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Ricette
14 Agosto 2019 Aggiornato il 19 Giugno 2021 alle ore 08:54

Come fare il pane dei Faraoni con il lievito egizio di 4500 anni fa

Ecco la ricetta per fare il pane come gli antichi Egizi: farina, acqua, lievito, olio, e Seamus Blackley, uno scienziato. Così potrete ottenere una
Come fare il pane dei Faraoni con il lievito egizio di 4500 anni fa

Ecco la ricetta per fare il pane come gli antichi Egizi: farina, acqua, lievito, olio, e Seamus Blackley, uno scienziato.

Così potrete ottenere una pagnotta uguale appunto a quelle che si cuocevano nella valle del Nilo diciamo 4.500 anni fa. Ma attenzione: il lievito deve essere proprio quello egizio.

Come è possibile? Vediamo anzitutto più da vicino gli ingredienti.

La farina: si consiglia di usare un mix di farine. In questo caso, per attivare lieviti e batteri egizi sono state usate farine di orzo e di farro monococco. Per il pane, si è aggiunto del Kamut (nome commerciale registrato di un tipo di grano antico, il Triticum turgidum turanum) – il grano come lo conosciamo oggi è comparso molto dopo questo lieviti.

https://www.scattidigusto.it/2018/01/21/pane-grani-antichi-ricetta/

L’acqua è quella di oggi, ovvio. Che probabilmente è diversissima da quella dell’antico Egitto.

L’olio, non filtrato, come doveva essere ai tempi.

Il lievito, egizio, è stato coltivato a partire da spore prelevate dai pori delle pareti di alcuni vasi usati probabilmente nell’Egitto dell’Antico Regno (2700-2200 a.C.) per fare il pane.

https://www.scattidigusto.it/2010/06/14/un-amore-di-pane-con-lievito-naturale/

Un po’ come succedeva per i dinosauri di Jurassic Park, creati a partire da una zanzara conservata in un pezzo di resina fossile.

A quanto pare, la maggior parte, se non tutti, dei microrganismi presenti nei lieviti possono ibernare, essenzialmente a tempo indefinito, nelle giuste condizioni.

Lo scienziato che si è inventato panettiere (e che presto sperimenterà metodi di corttura simili a quelli egizi) è Seamus Blackley, un fisico, inventore dell’Xbox, “nemico-amico dei fotoni” (sto copiando dal suo profilo Twitter), e “gastroegittologo”.

È stato lui, appassionato delle abitudini alimentari dei faraoni e dei loro sudditi, e creatore di una birra realizzata con metodologia simile, a impastare e cuocere la pagnotta storica.

Si è recato presso il Museum of Fine Arts di Boston e il Peabody Museum di Harvard. Qui, con l’aiuto di Serena Love, australiana, archeologa, egittologa e amante della birra (che, guarda caso, sembra essere nata fra l’Egitto e la Mesopotamia), e Richard Bowman, scienziato USA e gastroegittologo anch’egli, ha prelevato le spore di lieviti.

Il bello della faccenda è che è stata tutta postata su Twitter, passo passo, da Blackley, sin dall’inizio.

Ecco come Blackley racconta la sua creazione, novello dr Frankenstein col cappello da fornaio: “E questo è il risultato. Il marchio è il geroglifico che rappresenta il suono “T”, che è una pagnotta di pane. L’aroma è INCREDIBILE e NUOVO. È molto più dolce e più ricco della pasta madre a cui siamo abituati. È una grande differenza. La mollica è leggera e ariosa, specialmente per una pagnotta di grano antico al 100%. L’aroma e il sapore sono incredibili. Sono emozionato. È davvero diverso e puoi dirlo facilmente anche se non sei un nerd della panificazione. Questo è incredibilmente eccitante e sono così stupito che abbia funzionato.”

Interessante l’osservazione finale di Blackley: “Aggiornamento. Mia moglie sta decimando il pane egizio. Penso che in realtà lei sia Sekhmet” [N.d.R. divinità della guerra e della distruzione, nota anche come “la Potente”].

https://www.scattidigusto.it/2017/01/23/ricetta-perfetta-pane-cereali-lievito-madre/
Emanuele Bonati
"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.
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