Carlo Cracco vuole aprire una scuola di cucina a Milano
A scuola di Cracco: lo chef stellato continua ad ampliare il proprio raggio d’azione a Milano, e partecipa al bando per l’assegnazione degli spazi di un palazzo di proprietà del Comune di Milano a Porta Genova, Palazzo De Magistris. Quindi, se l’operazione andasse in porto, Carlo Cracco sarebbe presente in città con il ristorante-bistrot in Galleria, Carlo e Camilla in Segheria e Carlo e Camilla in Duomo, e con questa scuola Maestro Martino – Cracco. A cui si aggiungono la gestione del Pitosforo a Portofino, e varie consulenze e collaborazioni.
E lo fa attraverso l’Associazione Maestro Martino, di cui è presidente, che si propone di realizzare qui un progetto per la formazione professionale di giovani cuochi.
Palazzo De Magistris, in piazzale Cantore 10, inaugurato nel 1933 come sede della Fondazione Emilio De Magistris, di un gruppo rionale fascista e di una scuola di avviamento professionale, ospita attualmente la Fondazione EMiT Feltrinelli (corsi di formazione e servizi) ed era stato nei mesi scorsi oggetto di un primo bando per il suo utilizzo ai fini formativi, andato deserto; un secondo bando è stato aperto dopo una dimostrazione d’interesse di Maestro Martino, e se non venissero presentate altre offerte, l’assegnazione sarebbe assicurata.
«Non ci rassegniamo al fatto che l’immobile, destinato ad attività educativa e di formazione professionale, rimanga vuoto», dichiara Roberto Tasca, Assessore al Demanio. «Ci conforta sapere che esiste un progetto concreto da parte di un’associazione pronta a partire per la riqualificazione di parte dello stabile.»
Il bando riguarda solo una porzione dell’edificio, 1.369 mq su uno spazio complessivo di 3.318 mq, per un canone di 200mila euro, con l’obbligo di provvedere alle opere di restauro degli spazi (si parla di 2 milioni di euro, da scomputare sul canone dei primi 4 anni).
L’Associazione Maestro Martino è un ente sorto nel 2011 “per promuovere la filiera agroalimentare lombarda attraverso la Cucina d’Autore.” Maestro Martino de Rossi, lombardo, è stato il più importante cuoco (già: non useremmo mai per lui il termine chef) italiano del Quattrocento, attivo alla corte degli Sforza e autore di un libro di cucina, il Libro de Arte Coquinaria, che ha portato la cucina del nostro Paese dal Medioevo al Rinascimento, ed è tuttora considerato un caposaldo della letteratura gastronomica.
“Obiettivi primari dell’Associazione Maestro Martino sono la promozione e la qualificazione dell’offerta enogastronomica territoriale che viene elevata a eccellenza culturale del nostro Paese grazie anche all’istituzione di un’Accademia dedicata alla Cucina d’Autore, magnete di attrazione nazionale e internazionale.”
Il sito dell’Associazione sembra abbastanza “fermo”, e anche la pagina Facebook non svela molto sull’attività didattica; negli anni scorsi, l’Associazione ha gestito gli spazi del Convento dell’Annunciata ad Abbiategrasso, e la fine della locazione aveva lasciato un po’ di polemiche.
Le cronache registrano nell’autunno scorso un accordo fra Maestro Martino e il Comune di Robecco sul Naviglio per l’affitto di Villa Terzaghi, un edificio del Settecento. Il contratto, di 6+6 anni, prevede che la Villa diventi la “casa” dell’Associazione, e quindi la sede di un progetto di “ristorazione didattica” rivolto ai ragazzi delle scuole alberghiere.
[Link: MilanoToday, Repubblica Milano; l’immagine di copertina è di Carlo Fico]