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17 Aprile 2020 Aggiornato il 17 Aprile 2020 alle ore 08:55

Milano. Pavè riparte con le consegne a domicilio di brioche e dolci

La pasticceria pensa alla ripartenza in fase 2 Coronavirus con il servizio di delivery di nuovi dolci preparati in via Casati dai soli soci
Milano. Pavè riparte con le consegne a domicilio di brioche e dolci

Ormai è chiaro: la ripartenza in fase 2 dell’emergenza Coronavirus per la gastronomia inizierà con la consegna a domicilio. Anche per le pasticcerie.

Pavè, altro grande nome della gastronomia contemporanea, a Milano comunica il nuovo percorso: gestire da via Casati il delivery con una versione beta in cui a lavorare ci saranno solo i tre soci, senza dipendenti.

Rimarrà aperto dalle 8 alle 12 anche per il servizio di take away (nessuna notizia invece dal fronte della gelateria Pavè.)

cornetti brioche Pavè Milano

«Dopo un mese si delinea, a fatica, un percorso di riapertura o ripartenza. Rimaniamo completamente fermi e in silenzio, in attesa, per quanto riguarda un intervento economico pratico. Perché dovete sapere che tra le conferenze stampa e l’operatività reale data a chi deve agire c’è un gap non da poco. È quello su cui si gioca la partita del sistema intero ma che non andremo qui a raccontarvi.

soci pavè milano casati interno

Quello che vogliamo dirvi è che il tempo speso nelle migliorie teoriche è passato, che la voglia è matta ma che i limiti son molti. Quello che possiamo fare, nel periodo che andrà da queste tiepide riaperture confuse alla riapertura vera, è di vivere una versione beta di Pavé con dentro noi tre soci a lavorare, senza dipendenti. A testare il nuovo delivery. Proverete un servizio, proveremo un servizio, ci affideremo agli Urban Bike Messenger per la consegna perché gli vogliamo bene e soprattutto lo fanno da anni nella maniera giusta. Insomma proveremo a testare quello che sarà. Con tutti quei problemi del caso che è però meglio avere ora piuttosto che quando si sarà normali.

Dolci monoporzione Pavè Milano

Esser normali non vuol dire essere noi tre. Noi siamo normali in più di trenta, con quei ragazzi che ora sono a casa, in cassa integrazione ad aspettare quello che aspettiamo tutti.

Questa è l’unica sfida da lanciare con anticipo e che può partire già adesso: soddisfare richieste, accontentare tutti, dover produrre di più. Sono i passaggi per arrivare a tirarli fuori da lì, piano piano. Prima li tiriamo fuori e prima anche noi ci sentiamo più normali. Riuscire a farlo con qualcuno prima che Pavé apra nel suo classico format sarà già una vittoria. E poi, piano piano, ci daremo dentro.
Il resto è una sfida fatta di tempo e pazienza (che litigano tra loro).

Noi volevamo farvi sapere che ci siamo ancora, che ci saremo un pochino di più tra qualche giorno. La versione beta deve essere solo un passaggio. E sarà pronta tra pochi giorni. Il negozio fisico, in via Felice Casati, sarà pertanto aperto con un orario ridotto (8-12) per la rivendita di una parte di ciò che consegneremo su Milano e di prodotti di prima necessità. Anche questo tra pochi giorni.

Pavè milano casati interno

Vi avevamo detto che al momento opportuno ci sarebbe stata una piccola chiamata alle armi e che ci saremmo sentiti un po’ meno a disagio a chiedervi una mano importante. Quel momento forse non è lontanissimo.
Vi aggiorniamo a breve, vi abbracciamo. Diego, Gio e Luca»

Il servizio di consegna a domicilio di Pavè in realtà era già pronto da tempo, e sarebbe dovuto partire a marzo. Rinviata a data da destinarsi l’apertura, ecco che i tre soci hanno deciso di farlo partire ora, nel momento in cui il delivery non è più un semplice servizio ma una reale necessità. Sul sito si possono già vedere i primi prodotti che saranno messi in vendita: biscottini, marmellate, la loro torta Sbrisolona, gadget.

Nei loro post (potete leggerli tutti sulla loro pagina Facebook) i ragazzi di Pavè sottolineano come sia «andata molto a decadere la distinzione tra clienti e ristoratori. Ci vediamo sulla stessa barca e, per assurdo, è adesso che abbiamo le stesse abitudini che son poi privazioni condivise. Quel che vi vogliamo dire è che ci mettiamo sotto coperta con voi ora che c’è la tempesta. Quando si potrà, come si potrà, ripartiremo nei nostri ruoli naturali e distinti. L’unica cosa bella di ora è che siamo uguali. La cosa più bella, quando ognuno si riprenderà il ruolo che ha sempre avuto, sarà sentirci un pochino più intimi per esser passati tutti indenni con una tempesta a passarci sulle teste.»

brioche cioccolato Pavè Milano

Un altro post dei giorni scorsi: «le brioche che ritroverete al banco saranno diverse. Vogliamo che ogni persona del laboratorio pensi ed elabori nuovi prodotti e che questi siano al banco a rotazione. Dietro le brioche ci saranno le persone, questa volta ancor più di quello che può far comodo allo storytelling. La sfida della ripartenza, per quello che ci riguarda, consiste nel rimettere in mano alle persone la libertà di fare.»

Sappiate però, amici di Pavè, che esigiamo di trovare ancora tutte, ripeto tutte, le brioche a cui siamo abituati. Non preoccupatevi: abbiamo abbastanza spazio nel nostro cuore gourmet per accogliere anche altre (ripeto: altre) brioche del cuore.

Pavé. Via Felice Casati, 27. Milano. Tel. +39 0294392259.

https://www.scattidigusto.it/2020/04/12/coronavirus-riapertura-cosa-devono-fare-ristoranti-e-pizzerie-a-maggio/
Emanuele Bonati
"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.
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