La pizza è una droga. Adesso è chiaro perché non possiamo farne a meno
La pizza è una droga? Mettiamola così: se esistesse una classifica dei cibi che danno più assuefazione, la pizza sarebbe al numero uno?
Notizia: la classifica esiste. Nel senso che i ricercatori dell’Università del Michigan hanno messo la pizza in testa alla graduatoria delle “droghe alimentari”, ovvero degli alimenti che –come abbiamo detto– danno assuefazione.
Perché la pizza è una droga?
In virtù di cosa, vi chiederete? La pizza raggruppa, rispondono gli scienziati, sale, grassi, carboidrati e tutti gli ingredienti cercati dal nostro corpo. E che, allo stesso tempo, riescono ad attivare il circuito cerebrale della ricompensa.
O per meglio dire: l’ormone della ricompensa. Cioè la dopamina, sollecitato dalle caseomorfine rilasciate durante la fase digestiva da una proteina del latte chiamata caseina.
Come sapete bene voi lettori, oltremodo fissati per la pizza (almeno quanto noi), esistono ulteriori stimoli che l’invenzione dei pizzaioli napoletani esercita per sedurre i nostri sensi e il nostro cervello. Per esempio: la pizza è una droga anche per aspetti psicologici quali profumi e colori. Ma non meno importante è l’associazione automatica che facciamo tra la pizza e i momenti piacevoli in compagnia degli amici.
Quali sono gli altri cibi che danno assuefazione
Non ce n’è per nessuno. Nemmeno per cibi che nell’immaginario collettivo precedono la pizza in questa graduatoria particolare, che va detto, è tutt’altro rispetto a una classifica degli alimenti più sani. Non ce n’è per la cioccolata (seconda classificata). Per le patatine (terze). Per i biscotti (quarti). E neanche per il gelato (quinto).
Ma non è il caso di criminalizzare la pizza neanche per il profilo nutrizionale. Che anzi, ne fa un piatto in linea con i principi della dieta mediterranea. Una Margherita preparata con ingredienti freschi fa bene pure alla salute. Parliamo di un alimento completo di antiossidanti e fibre grazie al pomodoro, di carboidrati grazie ai cereali, di proteine grazie al formaggio.
Nonostante questi requisiti e, contrariamente a quel che si crede di solito, noi italiani, con 8 chili a testa, non siamo i primi consumatori di pizza nel mondo. Il record spetta invece agli americani, che superano in bellezza i 13 chili procapite.
Ma questo è un discorso che abbiamo fatto più volte. Sono moltissimi gli americani cresciuti a Pizza Hut, Domino’s o Papa John’s, sicuri che la pizza sia stata invitata negli Stati Uniti.