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Ristoranti
2 Settembre 2020 Aggiornato il 2 Settembre 2020 alle ore 15:01

Filippo La Mantia: i veri motivi per cui chiude il ristorante di Milano nel 2021

Lo chef siciliano Filippo La Mantia chiude il ristorante a Milano ma è già alla ricerca di un nuovo locale. Intanto apre a Messina e a Palermo
Filippo La Mantia: i veri motivi per cui chiude il ristorante di Milano nel 2021

Filippo La Mantia è fra i primi a gettare la spugna in questo preludio d’autunno. Il suo ristorante in piazza Risorgimento a Milano, Filippo la Mantia Oste e Cuoco, rimarrà aperto fino al 31 gennaio. Ma lo chef palermitano si è già messo in cerca di un nuovo locale.

La situazione era diventata insostenibile, ha dichiarato La Mantia: il ristorante va bene, con una cinquantina di coperti, ma sono venuti a mancare gli introiti degli eventi.

Tutte le attività collaterali del ristorante non sono più ripartite. Cene private, cene aziendali, il brunch del sabato e della domenica, le consulenze. Ho dovuto interrompere anche le collaborazioni con Brera [il Caffè Fernanda] e la Fondazione Cini a Venezia. Anzi, a Venezia la situazione è ancora più difficile.” 

filippo la mantia dehors oste e cuoco

L’affitto dello spazio del locale, 28.000 € al mese per 1800 metri quadrati, era stato dimezzato dalla proprietà, ma solo per due mesi. E a queste condizioni, La Mantia si è visto costretto a rescindere il contratto con l’immobiliare Dolce con 5 anni di anticipo. La sua intenzione è comunque quella di rimanere a Milano, città che ama e in cui vive dal 2014.

Ho ricevuto alcune proposte, e le sto raccogliendo in una cartellina. La mia ricerca è appena iniziata, conto di fare un punto tra ottobre e novembre. Se entro [il 1° febbraio] avrò trovato un nuovo spazio ci trasferiremo immediatamente, altrimenti aspetteremo qualche mese. Sono deciso a rimanere a Milano, solo in uno spazio ridotto e più sostenibile economicamente.

I successi nella sua Sicilia

miscela d'oro sicilia 1946 messina ingresso

Alla crisi milanese fanno da contraltare le notizie positive dalla Sicilia. Anzitutto da Messina, da Miscela d’Oro Sicilia 1946, il nuovo ristorante creato dall’omonima torrefazione messinese Miscela d’Oro. Nato negli spazi di un locale storico della città, l’ex Bar Billè, chiuso dal 2014, ristrutturati dall’architetto Piero Lissoni, il ristorante è supervisionato da La Mantia.

miscela d'oro messina caffe

«Uno spazio legato all’arte del caffè, ispirato alla storia dell’accoglienza siciliana, con un percorso che va dalla pasticceria alla cucina. Bar ristorante, ritrovo, caffetteria: un’idea progettuale che mi ha subito affascinato. E mi ha spinto ad approfondire la straordinaria storia del cibo della provincia di Messina, tradizione variegate che ci consentiranno un’accurata selezione di piatti autoctoni. Insieme col nuovo team ho riesplorato la mia cucina, dandole una chiave di lettura dove l’innovazione incontra la tradizione, affinché il cliente si identifichi in un preciso luogo. Non trattandosi di una classica caffetteria, l’offerta gastronomica proporrà colazione, gelati, cocktail oltre la ristorazione. Ma soprattutto un ambiente dove assaporare il silenzio, accompagnati da una luce rilassante e un suono ovattato capace di farci sentire come a casa.»

grand hotel et des palmes palermo vecchia hall

A dicembre, invece, ci sarà l’inaugurazione del Grand Hotel et des Palmes, a Palermo, la cui ristrutturazione, rallentata dalla chiusura per la pandemia, dovrebbe essere completata per l’inizio del mese.

La proprietà della struttura è del fondo di investimento Algebris, che la ha acquistata all’asta. I fratelli Corvaia del Gruppo omonimo e proprietari del Metropol di Taormina, hanno affidato a La Mantia la consulenza per la ristorazione. L’offerta del delle Palme comprende i 40 posti del ristorante gourmet e il bistrot, e in estate un ristorante e un dehors esterno all’ultimo piano.

Chi è Filippo La Mantia

filippo la mantia primissimo piano

Filippo La Mantia, sessant’anni, palermitano, fotoreporter, aveva deciso di cambiare vita dopo aver trascorso alcuni mesi in carcere, innocente. Era stato accusato di aver vissuto in un appartamento che 8 mesi dopo sarebbe servito da base alla mafia per l’assassinio di Ninni Cassarà. Condannato, è diventato cuoco in carcere e da lì non ha più smesso.

Ha inaugurato il suo ristorante milanese nel 2015, nei locali del Gold di Dolce&Gabbana. Dal 2016 fa coppia con Chiara Maci, da cui ha avuto un figlio.

Filippo La Mantia Oste e Cuoco. Piazza Risorgimento ang. via Poerio. Milano. Tel. +39 0270005309.

[Link: Milano Today; Pambianco Wine&Food; Normanno]

Emanuele Bonati
"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.
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