Angelo Mattia Tramontano vince il contest con il sangue di San Gennaro
E’ Angelo Mattia Tramontano il vincitore del contest, giunto alla terza edizione, ideato in onore del patrono di Napoli: “San Gennà…Un dolce per San Gennaro“.
Lo ha stabilito la giuria tecnica formata da Gino Fabbri, presidente dell’AMPI (Accademia Maestri Pasticceri Italiani), Luigi Biasetto e l’Ad di Mulino Caputo, Antimo Caputo.
Quello di Tramontano è stato un lavoro certosino e corale. Ha creato la sagoma dello stampo avvalendosi della tecnologia di una moderna stampante 3d, ha chiamato a raccolta artisti e grafici per la realizzazione del packaging, ha studiato tutto nei minimi particolari.
E alla fine, il pasticcere trentaduenne, dal 2018 responsabile della pasticceria del Gran Caffè Napoli 1850 di Castellammare di Stabia, si è aggiudicato la vittoria del contest del dolce di San Gennaro organizzato da Mulino Caputo.
Il dolce di San Gennaro di Angelo Mattia Tramontano
Il suo “E’ sango e nun è acqua” è una monoporzione del peso di 80/90 grammi, che riproduce la sagoma stilizzata di San Gennaro. Il cuore della composizione è una madeleine all’olio di oliva e basilico, realizzata con farina 00 Classica Mulino Caputo, accompagnata da una bavarese alla vaniglia, con gelatina di amarene Agrimontana e copertura in cioccolato bianco.
Il dolce di San Gennaro di Ciro Poppella
Al secondo posto si è classificato Ciro Poppella, dell’omonima pasticceria napoletana, che ha presentato una apprezzatissima sbriciolata, battezzata “Ampolla di San Gennaro”, e realizzata lavorando un mix di farina 00 Mulino Caputo e farina di pistacchi, farcita con crema di pistacchi a marchio Agrimontana e rifinita con lamponi.
Il dolce di Aniello Iervolino
Sul terzo gradino del podio è salito Aniello Iervolino, il giovane executive pastry chef dell’Hotel Regina Isabella e del Ristorante Indaco di Ischia. “’A Santarella”, questo il dolce che ha presentato alla giuria, fa riferimento alla sfogliatella Santa Rosa, da cui trae ispirazione. Si tratta di un impasto brioche realizzato con farina Caputo Oro, completato con un tappo di sfogliatella riccia, farcito con una crema al liquore Strega e finito con un gel all’amarena chiara Agrimontana.
“Veder crescere questo evento anno dopo anno, toccare con mano l’impegno, la creatività e il desiderio di confrontarsi, che anima anche i pasticceri più affermati oltre che le giovani leve, per noi è davvero ragione di grande soddisfazione. Napoli ha una lunga tradizione pasticcera e il nostro augurio è che emerga sempre più la capacità di creare dolci di estrema qualità e identità” – ha dichiarato Antimo Caputo – che ha aggiunto: “Dopo gli eventi social, Mulino Caputo guarda avanti e, con il dovuto rispetto delle norme di sicurezza, riparte con gli incontri e i confronti che favoriscono la ripresa non solo del mondo della pasticceria ma anche di tutto l’indotto”.
L’invito rivolto agli italiani è quello di visitare Napoli e portare a casa uno (o tutti) i dolci dedicati a San Gennà. E una delle caratteristiche del dolce, infatti, deve essere la portabilità.
I 10 pasticcieri del contest
I concorrenti della terza edizione sono stati
- Avallone – Pasticceria Avallone di Quarto
- Rocco Cannavino – Zio Rocco Lab-store di Pomigliano D’Arco
- Ciro Cascone – Pasticceria Giuseppe Ferraro di Terzigno
- Andrea Casillo – docente dei servizi ristorativi presso l’istituto alberghiero Luigi Veronelli di Casalecchio (BO)
- Alessandro Fiorucci – Caffè La mela verde di Roma
- Aniello Iervolino -Executive Pastry cheF Regina Isabella *****L e Ristorante Indaco di Ischia
- Nicola Obliato – Pasticceria Mille Dolcezze di Frattamaggiore
- Pasquale Pesce – Pasticceria Pesce 1896 di Avella
- Ciro Poppella – Pasticceria Poppella di Napoli
- Angelo Mattia Tramontano – Gran Caffè Napoli 1850 di Castellammare di Stabia