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20 Ottobre 2020 Aggiornato il 21 Ottobre 2020 alle ore 10:02

Coronavirus. De Luca non aspetta Halloween: è lockdown in Campania

La Campania si prepara a un lockdown dell'intera regione. Vincenzo De Luca ha deciso il coprifuoco a partire dalle 23 del 23 ottobre
Coronavirus. De Luca non aspetta Halloween: è lockdown in Campania

Vincenzo De Luca, il Presidente della Regione Campania, si era scagliato contro Halloween – monumento all’imbecillità – per preconizzare un lockdown nel fine settimana di dolce o scherzetto.

Invece ha deciso di anticipare a questo venerdì 23 ottobre con un coprifuoco che partirà alle ore 23.

23 e 23 sono i due numeri che annunciano la chiusura di tutte le attività con un lockdown dell’intera Regione.

Aggiornamento del 20 ottobre: stop alla mobilità interprovinciale e chiusura ristoranti alle 23

Il coprifuoco previsto dall’ordinanza n. 82 del 20 ottobre 2020 prevede all’articolo 3 la limitazione della mobilità interprovinciale tutto il giorno.

Con decorrenza dal 23 ottobre 2020, al fine del contenimento dei rischi di contagio correlati alla mobilità sul territorio, ai cittadini campani è fatto divieto di spostamenti dalla provincia di residenza o domicilio abituale verso altre province della Campania, fatti salvi gli spostamenti connessi ad esigenze- la cui ricorrenza andrà autocertificata sotto personale responsabilità, ai sensi del DPR 445/2000- relative a:
– motivi di salute;
– comprovati motivi di lavoro;
– comprovati motivi di natura familiare;
– motivi scolastici e/o afferenti ad attività formative e/o socio-assistenziali;
– altri motivi di urgente necessità .
E’ in ogni caso consentito il rientro presso la propria residenza o domicilio abituale.

Per quanto riguarda le altre decisioni relative alla prevenzione e al contrasto dell’epidemia, la Regione Campania ha chiesto al Ministro della Salute di condividere e disporre la sospensione di ogni attività dalle 23 alle 5 del mattino e degli spostamenti dalle 24, a partire dal prossimo fine settimana, sull’intero territorio regionale.

Al momento non è chiaro se, sul modello della Lombardia che ha anche citato, con un coprifuoco solo notturno. O se rifacendosi alle dichiarazioni in occasione dell’attacco a Halloween il coprifuoco riguarderà l’intero weekend.

In pratica fino al lunedì successivo, quando saranno riaperte le scuole elementari.

La situazione è dunque precipitata e De Luca vuole correre ai ripari con l’unica arma che sembra avere a disposizione per frenare l’impennata dei contagi.

Il tracciamento è un’arma ormai spuntata e il contagio corre in particolare nei quartieri di Napoli ad alta densità come Miano e Stella che hanno il primato delle segnalazioni.

La “condivisione” condominiale, uno stile di vita di molti napoletani, sta permettendo al coronavirus di diffondersi agevolmente. Unita a riti nuovi e antichi, la movida dei baretti e il pranzo della domenica, è diventata terreno fertile per il Covid-19.

A pagarne immediatamente le conseguenze saranno bar, ristoranti e pizzerie colpiti da una chiusura di massa. Non è chiaro nemmeno se la chiusura sarà totale e quindi non sarà possibile nemmeno il delivery. Il metro rosicchiato a maggio alla riapertura e l’ora in più di apertura diventata nuovo motivo di protesta sono ormai alle spalle.

C’è da affrontare l’emergenza dei post letto nelle strutture sanitarie sottolineata dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris che qualche ora fa aveva indicato nel lockdown l’inevitabile soluzione.

Le dichiarazioni di Vincenzo De Luca sul lockdown

Vincenzo De Luca lockdown

«Ci prepariamo a chiedere in giornata il coprifuoco. Il blocco di tutte attività e della mobilità da questo fine settimana in poi».

«Volevamo partire dall’ultimo week end di ottobre ma partiamo ora. Si interrompono le attività e la mobilità alle 23 per contenere l’onda di contagio. Alle 23 da venerdì si chiude tutto anche in Campania come si è chiesto anche in Lombardia».

“Abbiamo chiesto alla Protezione civile 600 medici e 800 infermieri. Ad oggi abbiamo avuto l’assicurazione che invieranno 50 medici e 100 infermieri. Quindi siamo clamorosamente al di sotto delle esigenze minime poste dalla regione Campania”, spiega il presidente della Regione Campania nel corso di una visita al Covid Residence per i positivi asintomatici all’Ospedale del Mare. “Ad oggi non è arrivato nessuno. Vedremo nei prossimi giorni chi arriva, per il resto faremo miracoli per reperire da altri reparti gli anestesisti che saranno necessari”

«Autorizziamo da subito progetti speciali scolastici per bambini disabili e autistici e da lunedì anche le attività delle scuole elementari».

«C’è stata una riunione poco fa tra l’assessore alla scuola Fortini e le organizzazioni scolastiche che hanno concordato sulle misure per la scuola su cui anche il Tar ci ha dato ragione. Ovviamente per le elementari i dirigenti scolastici devono rivolgersi alle Asl per garantire che ci siano condizioni sicurezza. Il presupposto per riaprire deve essere la garanzia delle condizioni sanitarie e questa garanzia non può essere scaricata sui presidi ma sulle Asl».

[Link: Repubblica, Corriere, Il Mattino]

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