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Ristoranti
19 Novembre 2020 Aggiornato il 19 Novembre 2020 alle ore 09:07

Come sarà il nuovo ristorante Dal Milanese che Luca Guelfi apre a Milano

L'imprenditore chiude i suoi locali in zona rossa a Milano ma pensa al futuro: Luca Guelfi aprirà la trattoria Dal Milanese a Porta Vittoria
Come sarà il nuovo ristorante Dal Milanese che Luca Guelfi apre a Milano

Luca Guelfi è pronto per aprire un nuovo ristorante di cucina meneghina: Dal Milanese Trattoria Bottiglieria

Un passo di lato, parziale, rispetto ai suoi format precedenti, giocati sulle cucine internazionali e sul glamour dei locali, Canteen, Saigon, Shimokita, per fare qualche nome. 

Canteen, Milano.

In questo anno particolare Guelfi non è stato certamente con le mani in mano. Chiusi i suoi locali, ha aperto una ghost kitchen, Via Archimede, per fronteggiare il lockdown. Alla riapertura di quest’estate, ha lanciato il nuovo Rafael in Sardegna, a Porto Rafael, ma ha chiuso, dolorosamente, Saigon a Milano, di fronte al famoso Canteen.

“A Milan quell che no se pò fa incoeu sel se fa doman.”

A Milano, quello che non si può fare oggi si fa domani.” Così, ora che i suoi ristoranti sono di nuovo chiusi, lui sta già preparando un nuovo format, Dal Milanese appunto.

Apertura l’anno prossimo, “in una location aperta dal 1927 nel quartiere più milanese di Milano,” Porta Vittoria.

Abbiamo chiesto a Luca Guelfi una descrizione del futuro Dal Milanese.

Il mio tentativo è quello di reinventare la trattoria creando un format classico ma con respiro internazionale. Una sessantina di coperti tra interno e dehors. Un luogo informale dove mangi a pranzo e a cena ma che puoi frequentare anche per un aperitivo o un bicchiere di vino dopo cena. Prezzi da trattoria. Gli arredi originali sono di fine anni Venti, come il pavimento in graniglia. Il mio intervento sull’ambiente sarà solo l’aggiunta di pochi elementi sempre di quegli anni, come i lampadari chandelier di Venini. Il resto è meraviglioso così. Candele, musica in sottofondo esclusivamente in vinile.”

Un ritorno culinario a casa, a Milano, quindi, dopo un giro delle cucine del mondo. Dal Messico di Canteen al Vietnam del Saigon, al Giappone di Shimokita, alla Bretagna dell’Oyster Bar. Ma anche la California del Big Sur e le specialità spagnole del Rafael, in Sardegna. 

(Petit) Bistro, Milano.

Senza dimenticare il punto di partenza, il Petit Bistro, ristorante di cucina italiana a Porta Nuova.

Sto facendo ricerca in giro per la Lombardia con l’obiettivo di selezionare i migliori prodotti di eccellenza lombardi. Anche i vini saranno solo ed esclusivamente del territorio. Il menu è diviso in 2 parti: proposte di piatti classici e piatti moderni milanesi di nostra creazione, sempre utilizzando prodotti nostrani.”

Come tutti i progetti che si rispettino, anche Dal Milanese è pensato in modo ottimistico.

Quando tutto tornerà davvero normale, i locali saranno pieni 7 giorni su 7. Pranzo e cena. Un’invasione. Bisogna farsi trovare pronti. Tutti hanno immensamente voglia di uscire, abbracciarsi, stringersi, andare nei locali e passare una serata senza limitazioni, decreti, distanziamenti. La voglia di stare uno attaccato all’altro. I prossimi anni a Milano saranno da record.

Ottimismo, un pizzico di incoscienza per qualcuno, ma comunque una visione ben precisa. Con più di un occhio al futuro

Dal Milanese è il mio primo locale di cucina tradizionale e se funzionerà, il mio sogno è quello di esportare il format all’estero. In tutto il mondo il brand Milano è visto con ammirazione e la nostra cucina è una delle migliori in Italia quindi del mondo. Prima tappa Los Angeles.”

Emanuele Bonati
"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.
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