Trecca a Roma: recensione dell’osteria con una amatriciana da favola
Manuel e Nicolò Trecastelli hanno svolto un ottimo lavoro a Trecca, osteria a Roma il cui sottotitolo Cucina con Mercato è quanto mai azzeccato.
Il duo ci aveva subito convinto all’apertura con una scelta vintage in chiave contemporanea. Messe da parte alcune inesattezze e qualche astruseria tipo pasta diversa a pranzo e a cena, tutto gira molto bene.
In questo clima di incertezza da zone gialle e arancioni, la cucina casalinga evoluta di Trecca regala belle soddisfazioni. L’indirizzo è ormai luogo di approdo sicuro per un pranzo da modulare sulla lavagna che fa da menu contactless.
Il Mercato è tutto lì con questa capacità di adattarsi giorno per giorno lasciando in carta dei cult come amatriciana e carbonara. Certo c’è sempre il rischio di non trovare i maritozzi, ma la scelta è ampia.
Noi, in 4, abbiamo praticamente assaggiato tutta la lavagna, lasciando al loro posto giusto broccoli e cicoria.
La parola dominante è “alla Romana” e restituisce in pieno la filosofia di cucina con Nicolò che spesso spiega il motivo di una scelta o di un’altra con zia, mamma, nonna. Da loro che sono nati con la comunicazione (e hanno avuto un buon successo anche con le versioni delivery e surgelata) ci si potrebbe attendere uno storytelling studiato a tavolino.
Ma poi parlano i piatti che arrivano a tavola. E lì non c’è finzione che tenga.
Gli antipasti di Trecca
Parla al cuore la coratella di agnello che è un tripudio di paesanità, di colli e di sapori schietti (9 €).
L’abbiamo fatta precedere da un assaggio di lingua salmistrata con patate, cipolle e salsa verde (10 €), decisa ma equilibrata e finanche delicata.
Ottimi i carciofi alla romana (5 €) con la mentuccia di ordinanza ben calibrata.
I primi piatti
Sul fronte dei primi piatti Trecca spacca.
Nicolò ci aveva spiegato al momento dell’ordine che gli antipasti erano veramente antipasti per evitare abbuffate di avvio che compromettono il prosieguo.
Ma vedere arrivare i bucatini all’amatriciana (11 €) nell’insalatiera ci è sembrato un godurioso ossimoro. La piccola zuppiera era di quelle in uso in casa e averle ritrovate in produzione ha creato la combinazione. Che con i bucatini – finalmente cotti a dovere – e il rischio sugo sparso per l’aria, è perfetta. La pasta ha sezione di buco più piccola dell’usuale e viene tolta un paio di minuti prima del tempo dichiarato in etichetta.
Non poteva mancare l’altro cult e cioè i rigatoni alla carbonara (10 €), veramente ben fatti con tutte le cose al posto giusto. La pasta lunga sarebbe la morte definitiva, ma giustamente stanno sulla difensiva in caso di eccessi di richieste che rendono più semplice la gestione con la corta.
Dal fuori menu, ecco le pappardelle con spuntature e salsiccia (12 €), belle ignoranti ma senza eccessi volgari.
Il capolavoro è il mio piatto: fettuccine al ragù d’agnello (12 €) scelte per andare in combo con la coratella. Pasta tirata a mano con romantica doppiezza che quasi si accalca – si assembra – in qualche punto regalando bocconi consistenti.
Qui va tirata anche un’ode al pane. Temibile, pericoloso, ha accompagnato scarpette pazzesche richiedendo 2-3 rimpiazzi. Con l’amatriciana un tripudio di carboidrati da festa patronale.
I secondi di Trecca
Sui secondi, carne a tutto spiano.
La porzione di coda alla vaccinara (15 €) – sempre fuori menu – è quasi imbarazzante per quantità. Ma l’ottima esecuzione ha portato allo spazzolamento definitivo (con altro pane).
Buone anche le basiche polpette al sugo (10 €) e ben preparato il classico abbacchio a scottadito (15 €).
Viaggia bene anche il pannicolo di fassona alla griglia con scarola e alici (15 €) che testimonia anche quella voglia di contemporaneo che guarda sempre ai fasti del passato.
I dolci
Satolli e soddisfatti, arriviamo al dolce in posizione difensiva.
Giusto un assaggio del bignè allo zabaione con crema profumata e una fetta di torta al cioccolato e mandarino (entrambi a 6 €).
La cantina conta etichette allegre come il Lezèr, Teroldego di Foradori, che ci ha accompagnati a tutto pasto.
Godetevela la tavola di Trecca, o voi Romani. Almeno fino a quando sul ponte della Regione Lazio sventolerà zona gialla.
Voto: 9/10
Trecca – Cucina di Mercato. Via Alessandro Severo, 222. Roma. Tel. +390688650867