Colomba di Pasqua di Cannavacciuolo: ottima la classica a 29 €
Una colomba a Pasqua, ma con 4 stelle, quante sono quelle di Antonino Cannavacciuolo, chef tra i più conosciuti ed amati dal grande pubblico.
Per le feste di Pasqua, lo chef ha sfornato dal suo laboratorio artigianale uova, pastiere e caprese in vetro, un lievitato Vesuvio e tre tipologie di colombe: classica (29 €), al limoncello, al cioccolato e arancia (32 €).
Antonino Cannavacciuolo ha presentato la colomba classica sui suoi profili social con la frase “Scopri il gusto inconfondibile della mia Colomba Classica”.
In un click ho messo nel carrello la mia colomba di Pasqua ed inoltrato l’ordine all’e-shop dello chef.
Ma sarà davvero così buona?
La colomba classica di Pasqua di Antonino Cannavacciuolo ha un peso di 750 grammi e si presenta all’interno di una scatola di un bellissimo colore azzurro brillante. Al centro spicca il nome dello chef due stelle Michelin contornato dai pallini simbolo dei bistrot e dagli inserti dorati.
Un packaging molto elegante e sofisticato.
L’assaggio della colomba di Pasqua di Cannavacciuolo
La colomba è preparata come vuole la tradizione con frutta candita (cubetti di scorza di arancia, sciroppo di glucosio-fruttosio, zucchero), pasta di arancia e di limone. E glassata con mandorle e granelli di zucchero.
Il profumo inebriante, di dolce e di buono, invita subito al primo morso.
Taglio la mia fetta per scoprirne l’interno.
L’impasto è davvero molto soffice. Merito anche della lunga lievitazione naturale annunciata.
Alveolatura ben sviluppata ed irregolare.
Il colore è di un bel giallo paglierino, i canditi di scorza d’arancia ben visibili e compatti.
Nell’aria si spande un piacevole profumo di burro e uova.
Al palato, la colomba di Antonino Cannavacciuolo è soffice con delicati sentori di burro e arancia.
Lo strato di mandorle e zucchero in superficie controbilancia la morbidezza ed il sapore della colomba, regalando un contrasto fra morbido e croccante.
Colomba super promossa!
Fidatevi delle parole dello chef Antonino Cannavacciuolo che vi chiede “Che fai: non la vuoi assaggiare?”
[Adele Pupella]