Muore in un incidente Andrea Paternoster presidente di Mieli Thun
Non ce l’ha fatta, Andrea Paternoster, l’uomo che ha portato Mieli Thun al successo e al riconoscimento da parte della comunità gourmet.
L’imprenditore trentino, 54 anni, è morto all’ospedale Santa Chiara di Trento. Le ferite riportate nell’incidente di giovedì 15 aprile all’altezza di Nogaredo, sulla A22, erano troppo gravi.
Paternoster viaggiava su un furgone condotto da un trentenne. Il mezzo, per cause in corso di accertamento, ha tamponato violentemente un tir che procedeva lentamente in coda. Entrambi sono stati estratti dal furgone con l’aiuto dei Vigili del Fuoco. Immediatamente stabilizzati e trasportati in elicottero all’ospedale Santa Chiara, dove sono arrivati in condizioni molto gravi.
Domenica, la notizia del decesso di Andrea, che ha lasciato scosso e interdetto il mondo della gastronomia, italiano e non solo. I suoi mieli infatti vengono utilizzati dagli chef di tutto il mondo.
L’annuncio sui social
Un post sulle pagine Facebook e Instagram di Mieli Thun ha dato la notizia. Centinaia i commenti.
“oggi andrea paternoster ci ha lasciato.
ha combattuto fino alla fine con forza e tenacia, ma la battaglia questa volta era troppo grande, improvvisa e dura.
siamo tutti certi che andrea è e sarà in ogni ape che ci circonda, in ogni elemento della natura e in ogni respiro vitale che anima questo mondo.
i suoi organi sono stati donati pensando a questa continuità di vita ed energie.
le figlie, la famiglia e tutta la squadra di mieli thun vorrebbero salutare andrea insieme a tutti voi. considerata la situazione pandemica, ci riserviamo di comunicarvi quanto prima la data e l’organizzazione del funerale #andreapaternoster“
Chi era Andrea Paternoster
Andrea Paternoster aveva ereditato l’azienda del nonno, e si era messo subito al lavoro per portarla nel nuovo millennio. L’azienda, che si trova a Ton, in provincia di Trento, era diretta dallo stesso Andrea, che era anche esperto apicoltore.
La produzione di Mieli Thun valorizza il patrimonio botanico nazionale, grazie a circa 1400 alveari dislocati in 60 diverse zone produttive. In questo modo, le api operaie possono raccogliere vari tipi di pollini e nettari, in modo “nomade”.
Così Andrea si raccontava sul sito di Mieli Thun.
“Eredita dal nonno nome e cognome e l’infinito amore per il miele e l’apicoltura. Aggiunge entusiasmo e passione per far riconoscere ed apprezzare il miele come nobile alimento. Mieli Thun nasce nei primi anni Novanta con l’idea di esprimere una chiara connessione tra un brand e la qualità del prodotto. Le parole chiave, faro e bussola di navigazione, sono puro, essenziale, monoflora, crudo, naturale e nobile, ingrediente.
- Per conoscere meglio l’argomento-miele, ricordiamo le nostre Lezioni di miele.
- [Link: Il Dolomiti, L’Adige; Immagini: Facebook di Andrea Paternoster]