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3 Maggio 2021 Aggiornato il 3 Maggio 2021 alle ore 10:42

Osteria La Corte a Spoltore: recensione della buona cucina d’Abruzzo

Il ristorante Osteria La Corte a Spoltore, appena fuori Pescara, propone interessanti menu stagionali con soli prodotti regionali dell'Abruzzo
Osteria La Corte a Spoltore: recensione della buona cucina d’Abruzzo

Appena fuori Pescara, a Spoltore, c’è l’Osteria La Corte. Una struttura accogliente con una interessante cucina.

Alla prima uscita dopo il parziale “libera tutti” della zona gialla (non per tutte le regioni purtroppo), abbiamo pranzato in questo ristorante, allineato alle norme vigenti. Un po’ in barba alla languida pioggia che ha deciso di accompagnare la giornata del primo maggio.

Staff collaudato con alla guida il simpatico e preparato Maurizio Della Valle, uno chef fortemente radicato al territorio ed alla sua stagionalità.

All’esterno, l’Osteria La Corte ha un ampio che spazio permette oggi di ospitare tranquillamente almeno un centinaio di persone, distanze incluse.

Una struttura interessante anche per un pranzo oppure una cena all’interno, quando si potrà. Pietra e legno che si riscaldano vicendevolmente.

Il menu a 45 €

Abbiamo aderito alla proposta ideata da Osteria La Corte per il primo maggio, affidandoci all’estro della cucina. Prezzo 45 € a persona, perfettamente equo.

In linea, alcuni dei must del menu a là carte. Nel dettaglio gli antipasti il carciofo “a modo mio”, la bomba salata con maialino e senape in grani, l’uovo croccante con asparagi.

Il primo, manco a dirsi, ha visto l’istituzione abruzzese del primo maggio: le virtù, di cui vi abbiamo parlato più nel dettaglio ma che per noi è stata comunque una sorpresa. Il menu non lo conoscevamo!

Per secondo delle nocette di agnello abruzzese con zucca e bietola ed in chiusura una eccellente bomba fritta al momento, farcita con crema pasticcera.

Gli antipasti

Parola d’ordine all’Osteria La Corte: stagionalità. È bello pensare che qui sei vicino al mare ma poi ti giri e, non molto lontane, scorgi le vette appenniniche. E allora ti si illuminano gli occhi quando sai che nel menù à la carte (che abbiamo ovviamente sbirciato), ci sono proposte di terra assieme a qualche divagazione di mare.

Il carciofo a Cupello (CH) è un’istituzione, quasi sinfonica. Uno dei prodotti più rappresentativi del territorio che poi abbraccia tante ricette, in tutta la regione, in ogni dove, anche a Spoltore. Il periodo di maturazione comincia tra la fine del mese di marzo e l’inizio di aprile, a seconda dell’andamento climatico, portandosi anche un po’ più avanti.

Cotto a puntino e servito con un crostino molto sottile di pane, impiattato su una passatina (sempre di carciofo). La ciliegina sulla torta, sono un paio di pezzettini di limone candito da pescare nella passatina. Una buona idea, pensata affinché si bilanciassero bene i sapori (potenzialmente persistenti).

Parlando di bombe, siamo in pace sia chiaro, vengono subito alla mente quelle dolci. Ma anche no. Perché anche salata è talmente buona che ne mangeresti almeno due, anzi tre.

Le dimensioni giuste, una farcitura composta da piccoli sottoli, cipolla rossa e, dulcis in fundo, della senape in grani. Qui all’Osteria La Corte il maialino è cotto a puntino, l’idillio per il morso. Dei pezzettini che hanno richiamato quasi in assolo un bis impossibile da non fare.

L’ultimo giro di antipasti vede come protagonista l’uovo croccante con gli asparagi. A proposito, lungo la strada abbiamo incontrato almeno un paio di cercatori di questa meraviglia…Sarà stato un caso?

L’uovo preparato alla coque, avvolto da una pastella leggerissima e croccante. Sul fondo la cremina di asparagi, piacevole e leggera. Un antipasto goloso ed equilibrato, tante consistenze, sprigionanti autentiche emozioni. Se fossimo in Inghilterra, potremmo mangiarlo a colazione. E faremmo un figurone.

Osteria La Corte: le virtù

È vero, Osteria La Corte non è a Teramo. Nemmeno in provincia. Ma vi avevamo chiesto venia e pertanto, sposiamo l’idea dello chef di proporre le virtù (teramane) in questa giornata di festa.

Preparato in maniera impeccabile. Le cotture, il punto cruciale dell’intero ritualismo, sono impeccabili. Abbiamo fatto il bis. Difetti? Nessuno. Un rincorrersi di sapori, più o meno intensi, in un mix di legumi, erbe, verdure e paste. Idillio.

Osteria La Corte: l’agnello

L’agnello è una carne scontata in Abruzzo? Macché.

Se poi parliamo di nocette stiamo dicendo che la carne sarà tenera e gustosa. Se a ciò ci aggiungiamo una passatina di zucca, unitamente a qualche foglia di bietola, il risultato è ancora più avvincente.

Succulenza e timida grassezza smorzate dalle due verdure. Un piatto bello a vedersi, buono a mangiarsi, come un quadretto. A completamento della carrellata del nostro pranzo.

La bomba fritta dell’Osteria La Corte

Pranzo che si avvia a conclusione con una bomba fritta con crema pasticcera. Argomento piuttosto fatale e sul quale torneremo più avanti.

In breve, fritto a puntino, uno di quei dolci che forse mangeresti idealmente più a merenda, all’uscita da scuola. Sporcandoti con tutto lo zucchero tutt’attorno. O a colazione per sprintare.

Ma che qui, ci sta a pennello. La crema con il sottofondo di vaniglia, fatta con uova appena raccolte.

Bravo lo chef di Osteria La Corte. Anche come pasticcere. Mica è poco.

I vini

L’intercedere dei piatti è stato intervallato da due bollicine, presenti nella carta dei vini, anch’essa a prevalente impronta regionale.

La prima, un Trento DOC raffinato, un vino di montagna fresco e cremoso: il Levii Extra Brut Riserva 2013. Vitigni protagonisti sono lo chardonnay (75%) ed il pinot nero (25%) che permettono a questo spumante di danzare ancora dopo una sosta di 72 mesi sui lieviti. Un sorso di grande persistenza ha accompagnato a meraviglia il nostro giro di antipasti, con un sottofondo minerale (pietra focaia) e gradevolmente sapido. Con un leggero cenno agrumato sul finale. Grandi gli aromi terziari.

Alle le virtù, piatto senza dubbio più strutturato e complesso e l’agnello, abbiamo abbinato uno champagne rosé. Tra i più versatili, la Cuvée Rosé di Laurent Perrier. 100% Pinot nero. Un classico senza tempo, fresco, affilato, con un ritorno di frutti rossi mai troppo sovrastante.

Pecchiamo se diciamo che la sua lunghezza stava discretamente bene anche con il bombolone e la sua crema? No dai…

Cucina e servizio, unitamente al posto, in sé gradevole e rilassante fanno di questo ristorante una tappa che merita senz’altro una visita. Una cucina non sfarzosa ma assai concreta. Dove poter assaporare l’essenza del prodotto tipico, del territorio.

La mano, paziente e preparata, è di Maurizio Della Valle.

Osteria La Corte. Via Montani, SN. Spoltore (PE). Tel. +39085.4159787

Andrea Mucci
Di giorno bancario, di sera un curioso scopritore dei luoghi fatti di cibo e vino, con le loro infinite storie da raccontare. Natio della terra d’Abruzzo, dove occhi e pancia vogliono sempre la loro parte
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