Dolia, nuovo ristorante che ha aperto a Gaeta con un occhio alla Michelin
Dolia è il nuovo ristorante che ha appena aperto i battenti a Gaeta, splendida perla della costa laziale.
Il nome richiama il dolium, l’antico recipiente in terracotta capace di contenere fino a 2000 litri di vino. Dolia si propone come un grande contenitore dove forma e sostanza si fondono per rendere indimenticabile l’esperienza degli ospiti.
Francesco Apreda riveste per Dolia il ruolo di consulente impegnato su tutti i fronti. Per lui è un ritorno alle radici. Lo chef, stella Michelin con il ristorante Idylio del The Iconic Pantheon Hotel di Roma, ha mosso i suoi primi passi professionali nell’Istituto Alberghiero della vicinissima Formia.
“Il sogno rimaneva sempre quello di creare qualcosa qui, in questi posti che ho sempre avuto nel cuore“, spiega con entusiasmo Apreda.
Il team di Dolia vede Michele Emilio Corrado nel ruolo di chef. Giovanissimo, ma con una grande esperienza internazionale tra Londra, Barcellona e Tokyo, i primi passi li muove qui, tra Formia e Gaeta. Stesso discorso per Paolo Terranova, maître che ha operato alla corte di Alain Ducasse e Gordon Ramsey, ma sempre partendo da questo territorio incantato.
Uno scrigno di colori, profumi e sapori che ha conquistato anche i giovani proprietari di Dolia: Elena Di Palma, Benedetto Leone e Rocco Toti, già impegnati nel settore con Fra i Monti, autentico gioiello della produzione vitivinicola laziale, e il Santo Bevitore di Cassino, punto di riferimento per i winelover non solo della zona.
I vini
“Le eccellenze del territorio rappresentano certamente uno dei punti di forza di Dolia – sottolinea Elena Di Palma – ma non l’unico. Abbiamo voluto “costruire” un locale che ci rappresentasse, capace di essere elegante e informale al tempo stesso. Con una squadra piena di talento e di passione. E con l’obiettivo di raccontare la nostra filosofia sia per quanto riguarda il menu che per quello che concerne la proposta vini”.
In effetti la carta dei vini di Dolia gioca un ruolo importante. Frutto dell’esperienza maturata negli anni dai proprietari, raccoglie etichette scelte con grande cura e competenza. Si spazia tra i principali terroir della Francia, Champagne in testa, a quelli della nostra Penisola, con un occhio di riguardo per il Lazio. C’è inoltre un’intera sezione dedicata a una serie di proposte fuori dagli schemi, di “Vini veri, autentici, senza compromessi”, come recita il suo incipit.
Un nutrito numero di label da abbinare ai piatti di un menu che è frutto del lavoro di squadra di Apreda e Corrado, legati da stima professionale, hanno lavorato per tre anni fianco a fianco, e da una profonda amicizia.
Cosa si mangia da Dolia
La carta vira sul mare, con il pescato del golfo, dalle alici alle sarde, dal sarago ai crostacei di Ponza, fino alle vongole di Terracina, la marmora e il nasello.
Ma nella carta di Dolia sono presenti anche incursioni tra i prodotti di terra della zona. Come ad esempio le olive di Gaeta, declinate in quattro varianti per dei gustosi aperitivi. O il Pomodoro Spagnoletta di Gaeta, succoso simbolo del sud pontino e utilizzato in un risotto che vede impiegate anche le cozze, altro prodotto tipico della zona.
E ancora la Lattuga Signorinella di Formia, il Sedano Bianco di Sperlonga, lo zafferano di Gaeta, conosciuto come lo zafferano del mare, i Kiwi di Latina, deliziosi componenti di una fresca macedonia che accompagna un goloso babà al cacao e latte di mandorla.
Il menu degustazione
Il territorio lo si ritrova nel menu degustazione “Viaggi e Miraggi di un Ritorno a Gaeta” a 65 €.
Comprende Carpaccio di Ricciola Sesamo Piccante e Basilico; Gobbetti Marinati, Mozzarella di Bufala 38° e Friggitelli; Tagliolini Arsi alle Sarde, Scarola e Peperone Crusco; Sarago Fumè in Guazzetto di Mare, Sedano Bianco e Semi di Cipolla; Pesca, Vino e Vaniglia.
Un dolce che gioca tra gola e leggerezza, frutto dell’estro di Mariko Sato, moglie di Michele Emilio, laureata in scultura presso l’Università di Tokyo. .
Dolia propone una cocktail list curata da Paolo Terranova e che flirta abilmente con i grandi classici della mixology senza dimenticare alcuni “signature” come il “Golfo Martini” (Grey Goose Vodka, Vermouth Extra Dry e Profumi di Olive di Gaeta). Da bere da soli o abbinandoli a proposte food come Tartare di Nasello, Lattuga e Semi di Papavero o Finger di Triglia n’dorata e fritta.
Il territorio è ben presente anche nei particolari: gli elementi della mise en place, così come i complementi di arredo di Dolia, sono stati tutti realizzati da artigiani del luogo.
Dolia. Piazza Conca, 22. Gaeta (LT). Tel. +39077165129