La pizza di Sting al Palagio in Toscana è semplicemente immangiabile
La pizza di Sting ha tenuto banco sui social e sul web in questa settimana. Ma a quanto pare non sul bancone né al tavolo.
L’icona musicale, insieme alla compagna Trudie Styler, ha acquistato nel 1997 una tenuta di oltre 300 ettari in Toscana a Figline vicino Firenze.
E sul suo canale Instagram da 1 milione di follower ha annunciato l’apertura alla Tenuta Il Palagio della pizzeria tra rulli di tamburi. E conseguente rilancio della notizia degli appassionati e dei siti specializzati in food e generalisti.
“Venite e unitevi alla gang de Il Palagio pizzeria e wine bar, dove potete prendervi una pizza favolosa, provare tutti i nostri vini e qualche birra artigianale toscana. Claudia e Paolo vi daranno un caloroso benvenuto”.
E l’invito è stato raccolto anche da chi mastica pizza (quasi) ogni santo giorno.
Al Palagio per assaggiare la pizza di Sting è andato Albert Sapere, curatore della guida on line 50 Top Pizza. Una notizia succulenta e la speranza di poter inserire la nuova pizza di Sting tra gli indirizzi da segnalare.
Idea morta sul nascere. Sapere ha prenotato ed è andato a tempo di record alla pizzeria toscana.
E seduto al tavolo, mentre sciorinava ad occhi chiusi titoli e ritornelli del cantante, ha visto arrivare la pizza margherita di Sting che secondo le prime indicazioni doveva essere in stile napoletano. Con il cornicione importante. E, ovviamente da storytelling duro e puro, realizzata con farine toscane.
Il risultato è molto distante.
Com’è la pizza di Sting
Non ha fatto meglio la pizza con funghi e prosciutto. Forse più cotta, ma il risultato è lo stesso: immangiabile.
E a maggiore prova, Albert Sapere pubblica anche la foto della parte inferiore della pizza di Sting. Bocciata.
In classifica può restare solo Message in a Bottle che per Rolling Stones è al posto 65 delle “100 migliori canzoni con la chitarra di tutti i tempi”.
Al bancone della pizza è tutta un’altra musica.