Il green pass al ristorante durerà fino a giugno 2022, probabilmente
Il 30 giugno 2022 potrebbe essere la data di proroga dell’obbligo di green pass al ristorante ma non solo.
Come sappiamo, lo stato di emergenza dovuto alla pandemia al momento è valido fino al 31 dicembre 2021. E con esso anche l’obbligo di esibire il green pass al ristorante sia come cliente che come lavoratore. Fino a questo momento il green pass è una derivata dello stato di emergenza. Ma le cose potrebbero cambiare.
La ripresa della virulenza sta facendo entrare in zona gialla le regioni quanto a numero di contagi per 100 mila abitanti. Mentre si tengono bassi i numeri dei ricoveri nei reparti ordinari e in quelli intensivi degli ospedali. Che sono gli altri numeri che effettivamente fanno cambiare di colore le zone.
Ricetta anti virus: vaccini, mascherine, green pass nel 2022
Il risultato, spiegano gli scienziati, è dovuto alla felice combinazione di vaccinazioni e green pass soprattutto. Insieme a mascherine, distanziamento. Un cocktail molto difficile da mandare giù per i no vax e i no green pass. Che annoverano tra le proprie file anche ristoratori, chef e pizzaioli. Quasi insospettabili se si pensa che è proprio sono proprio green pass e vaccinazioni a permettere il funzionamento del ristorante.
La data limite del 31 dicembre 2021 spostata al 30 giugno 2022 comporterebbe dunque il mantenimento in vita del green pass anche al ristorante. Questo significa che i lavoratori che non hanno accettato il vaccino o l’esibizione del green pass non avrebbero possibilità di riprendere le mansioni dal 1 gennaio 2022. Al più potrebbero sperare di fare a meno del green pass dal 1 luglio 2022. Un tempo lunghissimo per quanti hanno scelto la strada della protesta.
La novità è che le date di proroga dello stato di emergenza e della validità del green pass potrebbero non coincidere. L’ipotesi è che lo stato di emergenza arrivi fino al 31 marzo 2022. Mentre il green pass, anche al ristorante, acquisterebbe vita autonoma fino al 30 giugno 2022. O addirittura potrebbe coprire un arco temporale più lungo.
L’obbligo di green pass per il 2022 sembra scontato ad ascoltare le parole del ministro della Salute Roberto Speranza. “Ci consente di tenere aperti tutti i luoghi della socializzazione, della cultura, i ristoranti, le scuole e le università”.
Le zone a colori sono ancora attive
La logica di prevenzione manterrà in piedi anche il sistema delle zone a colori ritenute indispensabile con l’approssimarsi del Natale e delle festività. Le zone resteranno in vigore fino a quando ci saranno nuovi positivi e con esse le restrizioni nei passaggi ai colori via via più restrittivi. Soprattutto, come detto, in relazione all’occupazione dei posti letto occupati negli ospedali in area medica e in terapia intensiva. Al momento tutta l’Italia è in zona bianca e il coprifuoco è eliminato. Novembre sarà il mese in cui arriverà la decisione del prolungamento dello stato di emergenza e dell’obbligo di green pass al 2022, compreso ogni ristoirante.
Attenzione: quando si parla di prolungamento dell’obbligo di green pass non si intende il prolungamento della validità di efficacia del vaccino. Oggetto dell’inchiesta di Report a seguito del cluster di Cape Code. Che ha spiegato su quali basi scientifiche è stata allungata la validità di copertura del ciclo vaccinale a 12 mesi.
Ma per i ristoranti probabilmente il green pass è la certezza di restare aperti anche in zona gialla. E di paragonarsi agli altri esercizi commerciali in zona arancione. Ormai la pioggia ha spazzato via le polemiche con le recensioni negative e le speranze dei dehors. Ora c’è da monitorare le occasioni di incontro tra le persone nei locali al chiuso. Che aumenteranno con le festività di Natale.