Qual è la pasta più buona del supermercato ora che è aumentata del 38%
Qual è la pasta più buona da comprare al supermercato?
Che marca scegliere tra gli scaffali della Gdo oggi che i prezzi della pasta in Italia sono in aumento del 38%?
Dopo l’estate, facendo la spesa al supermercato, non ci siamo accorti che il prezzo della pasta stava aumentando.
Ma già a ottobre, lo stesso chilo di pasta pagato il mese precedente 1,10 € ne costava 1,25.
Sotto le feste di Natale, che quella pasta fosse o meno la più buona, il prezzo è cresciuto fino 1,40 €.
La pasta è aumentata del 38%
Ma l’altro giorno Il Sole 24 Ore ci ha fatto sapere che non è finita qui, entro la fine di gennaio il prezzo per 1 Kg di pasta arriverà a 1,52 €. Come dire che in pochi mesi la pasta in vendita al supermercato è aumentata del 38%.
Il prezzo del grano e della semola in sensibile aumento incide per il 30%, secondo Vincenzo Divella, amministratore delegato del secondo marchio di pasta più venduto d’Italia. Il resto lo sta facendo il caro-bolletta che ha colpito il carrello spesa degli italiani: cellophane (che incide sui costi del packaging), gas, elettricità.
Le griffe artigianali italiane
In Italia non mancano le griffe della pasta. Sono pastifici di dimensioni piccole o medie che, alla faccia dei prezzi superiori rispetto agli omologhi industriali –5 € per mezzo chilo contro 1– riescono a vendere in ogni angolo del mondo.
Perché puntano sulla qualità scegliendo grani che assicurano sapore, colore, tenuta della cottura e tempi di essiccamento lenti oltre che a bassa temperatura.
Di queste griffe della pasta più buona abbiamo anche una classifica. Tra le nostre preferite ci sono la pugliese Cavalieri, un paio di pastifici campani come Gentile e Faella, Verrigni in Abruzzo.
Più altre marche spesso presenti nei menu dei grandi ristoranti, assenti invece dai supermercati. Preferiscono forme di distribuzione alternative, dal piccolo negozio specializzato allo shop online fino a Eataly o altre grandi catene.
Insomma, in alcuni casi si sceglie più per qualità e sicurezza che per il prezzo. Tuttavia, visto che la pasta è aumentata del 38% negli ultimi mesi, è opportuno parlare di quella più buona da scegliere al supermercato. Ovvero delle aziende che garantiscono ottima pasta, prezzi contenuti e una distribuzione capillare nel circuito della Gdo.
Calorie della pasta
Prima però consentite una breve divagazione sulle calorie della pasta. Si può dire che le calorie dei diversi tipi di pasta siano abbastanza uniformi, con variazioni inferiori al 5% tra paste dello stesso formato pur se di marche diverse.
Per la pasta secca in vendita al supermercato si parla di circa 360 calorie per 100 grammi. Va da sé che sughi e condimenti arricchiscono molto il piatto. Per calcolare le calorie della pasta con maggiore precisione si trovano online moduli appositi.
Il glifosato nella pasta
Il glifosato, nemico giurato della pasta più buona, è un erbicida per agricoltura e giardinaggio molto diffuso nel mondo. In Italia l’uso di erbicidi a base di glifosato è vietato dal 2016. Un anno prima, nel 2015, la IARC, Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, ha classificato il glifosato come “potenziale cancerogeno per l’uomo”.
La presenza di tracce di glifosato nella pasta di alcuni marchi italiani ha fatto legittimamente supporre l’impiego di grani con residui dell’erbicida provenienti da paesi extracomunitari, miscelati a quelli italiani.
La pasta italiana
Anche questo ha fatto scattare la corsa alla pasta Made in Italy. La domanda è cambiata, passando da “qual è la pasta più buona” a “qual è la pasta più buona prodotta solo con grano nazionale”?
Gli acquisti, aumentati del 29% nel 2021 rispetto all’anno precedente, hanno spinto alcuni pastifici, per esempio Rummo, verso l’impiego esclusivo di grano italiano.
Sono fioccate le liste dei pastifici che impiegano unicamente grano italiano, di seguito trovate la più aggiornata.
- Agnesi: grani duri di regioni italiane;
- Alce Nero: grani duri biologici italiani;
- Barilla: grano 100% italiano per i formati classici;
- Baronia: grano duro italiano;
- Conad: semola 100% italiana per la pasta bio della linea ”Verso Natura”;
- Divella: grano italiano per la pasta integrale;
- Eurospin: grano italiano per alcune linee, ovvero pasta biologica e “Tre Mulini” della linea “Bronzo”;
- Girolomoni: grano duro italiano;
- Granoro: grano pugliese nella pasta della linea Dedicato;
- La Molisana: grano coltivato in Molise, Puglia, Marche, Lazio e Abruzzo;
- La Pasta di Camerino: grano 100 % italiano;
- Libera Terra: grano bio coltivato nel sud Italia;
- Liguori: grani coltivati in Puglia, Basilicata, Molise e Marche;
- Pasta Armando: grano italiano;
- COOP: grano italiano nella pasta della linea Fior Fiore;
- Despar: grano italiano nella pasta Premium;
- Rummo: grano italiano nelle paste integrali e biologiche;
- Valle Del Grano: grano siciliano;
- Vivi Verde Coop: grano italiano;
- Voiello: grano italiano.
La pasta migliore del supermercato secondo AltroConsumo e Il Salvagente
I test italiani più affidabili, con prove di laboratorio e assaggi da parte di esperti, sono quelli di AltroConsumo e Il Salvagente.
AltroConsumo
AltroConsumo porta in laboratorio ogni anno 3.500 prodotti, da quelli di largo consumo al cibo. I test sono attendibili per indipendenza di giudizio e assaggi dei campioni “alla cieca” (senza conoscere le marche).
Il Salvagente
Ogni numero del Salvagente, il mensile “leader nei test di laboratorio contro le truffe ai consumatori”, presenta i risultati di un test. Numerosi quelli effettuati sugli alimenti.
Le migliori penne
Stando al test sulla pasta effettuato da AltroConsumo a giugno 2021 su 25 marche di penne rigate, di cui dieci tradizionali e quindici integrali, né il marchio famoso né quello costoso corrispondono alla pasta più buona.
I migliori spaghetti
Il Salvagente invece ha mandato in laboratorio 20 marche di spaghetti. Risultati del test: tracce di glifosato in 7 prodotti, in altri 6 il grano usato proviene (anche) da paesi extraeuropei.
Per compilare la classifica della pasta più buona in vendita al supermercato che state per leggere, abbiamo incrociato le posizioni occupate e i voti espressi nei rispettivi test dalle due testate.
Se invece volete sapere qual è la pasta più venduta d’Italia la risposta è Barilla, formato spaghetti numero 5.
Classifica della pasta italiana più buona del supermercato
Considerate che, siccome i test di AltroConsumo e del Salvagente sono antecedenti agli aumenti dell’ultimo periodo, i prezzi indicati potrebbero essere inferiori rispetto a quelli di oggi.
1. La Molisana
- Prezzo penne 0,99 €
- Penne integrali 1,22 €
- Prezzo spaghetti 1,80 €
Al netto degli incidenti social sui nomi (Abissine) di alcuni formati di pasta, l’azienda di Campobasso conquista il podio nella classifica della pasta più buona. Una bella notizia, considerati i prezzi dei vari formati, alla portata di tutte le tasche.
2. De Cecco
- Prezzo penne 1,22 €
- Spaghetti 2,70 €.
La storica azienda (1886) di Fara San Martino in Abruzzo è assente dalla classifica delle penne integrali di AltroConsumo ma ben piazzata in quella delle penne rigate. È invece al numero 1 nella graduatoria del Salvagente con gli spaghetti, il suo cavallo di battaglia.
3. Voiello
- Prezzo penne 1,19 €
- Penne integrali 1,44 €
- Spaghetti 2,18 €
Voiello si conferma di qualità (“buona”, precisa AltroConsumo ma non “non ottima”, e Il Salvagente concorda) superando le altre marche nella classifica della pasta più buona per tenuta della cottura.
4. Coop
- Prezzo penne integrali 0,80
- Spaghetti 1,38 €
Ottimo piazzamento generale per la pasta con marchio Coop, che conquista il titolo di primo prodotto a marchio, le cosiddette private label, della classifica. Non basta, è anche la pasta con il miglior rapporto qualità prezzo.
5. Rummo
- Prezzo penne 1,13 €
- Penne integrali 1,60 €
- Spaghetti 2,12 €
Penalizzata dal Salvagente per la presenza di glifosato, Rummo si comporta bene nei test di AltroConsumo e finisce al quinto posto nella classifica della pasta più buona.
La pasta italiana dal 6 posto in poi
6. Barilla
- Prezzo penne 0,79 €
- Prezzo spaghetti 1,72 €
Buon piazzamento, anche un po’ sorprendente, per la multinazionale di Parma, capace di garantire uno dei migliori rapporti qualità prezzo di tutta la classifica.
7. Libera Terra
Prezzo penne integrali 1,69 €
Libera Terra è il marchio che racchiude alcune cooperative con coltivazioni in territori confiscati alle mafie. Vince la classifica della pasta più buona di AltroConsumo, che loda le penne integrali per i valori nutrizionali ma le bacchetta per il prezzo eccessivo.
8. Garofalo
- Prezzo penne 1,09 €
- Penne integrali 1,48 €
- Spaghetti 2,58 €.
Altro marchio penalizzato dalla quantità di glifosato trovato negli spaghetti dai test del Salvagente. Spicca per il pastificio di Gragnano, in Campania, il buon rapporto qualità prezzo.
9. Esselunga
- Prezzo penne integrali 0,93 €
- Spaghetti 1,09 €
Nelle classifiche della pasta più buona la catena di supermercati fondata da Bernardo Caprotti figura di solito più in alto, in particolare per i prezzi contenuti. Ma Il Salvagente ha trovato alto il valore del glifosato nelle analisi degli spaghetti e “mediocre” la prova organolettica.
10. Alce Nero
Prezzo spaghetti 4,34 €.
Il marchio specializzato in prodotti provenienti da agricoltura biologica conquista la decima posizione della classifica, in virtù del buon risultato ottenuto nel test del Salvagente sugli spaghetti. Ma il prezzo è molto più alto rispetto ai concorrenti.
Le marche di pasta da evitare per AltroConsumo e Il Salvagente
Dopo la lista della pasta più buona al supermercato arrivano le dolenti note.
Come detto in 7 prodotti testati dal Salvagegnte sono state trovate tracce di glifosato, pur se con una concentrazione entro i limiti di legge. Ma stando al mensile, l’erbicida probabile cancerogeno secondo la Iarc, Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, è un bagaglio ingombrante che ha penalizzato questi marchi di pasta.
- Agnesi: 0,094
- Garofalo: 0,073 mg/kg
- Divella: 0,038 mg/kg
- Lidl – Combino: 0,037 mg/kg
- Rummo: 0,023 mg/kg
- Eurospin Tre Molini: 0,018 mg/kg
- Esselunga: glifosato 0,012 mg/kg
Rummo e Garofalo hanno replicato al Salvagente.
Rummo per dire che il valore del glifosato riscontrato negli spaghetti è “434 volte inferiore al massimo consentito”. Vale a dire 0,5 mg per ogni chilo di peso corporeo (parametri Efsa, agenzia europea per la sicurezza alimentare).
Garofalo ha precisato il glifosato rilevato dalle analisi del Salvagente “presenta valori circa 150 volte inferiore al limite di legge”.
Oltre a compilare la classifica della pasta più buona, anche AltroConsumo si è soffermata sulla presenza nelle penne di micotossine e pesticidi. E anche in questo caso le percentuali riscontrate sono state inferiori ai limiti consentiti dalla legge. Ma il mensile ha messo ai primi posti della classifica le marche con la concentrazione più bassa.
Tre, invece, sono i pastifici che hanno fatto peggio degli altri, avendo ottenuto meno di 50 punti. Due di questi, particolarmente noti.
- Barilla 46 punti
- Tre mulini (Eurospin) 45 punti
- De Cecco 44 punti.