In pasticceria a Torino: 16 colazioni essenziali nella città più dolce d’Italia
In una città in cui la golosità ha fatto storia come Torino, la colazione in pasticceria, un piccolo rito strappato agli impegni quotidiani, è più buona che altrove.
Anche se i torinesi non fanno colazione solo in posti dove, varcando la soglia, si finisce catapultati in pieno Ottocento.
Oggi, nel capoluogo piemontese, sono rappresentate tutte le tendenze della colazione in pasticceria: dolce, salato, chilometro zero, biologico, vegetale, etnico, americano, sostenibile.
16 pasticcerie essenziali a Torino oggi
Se volete sapere dove, scorrete la lista aggiornata al 2022 dei 16 indirizzi essenziali per la colazione in città, suddivisa in 7 tipi di pasticceria:
- Classica
- Alternativa
- Americana
- Torteria
- Panificio
- Cioccolateria
- Caffetteria
P.S. Un capitolo della storia italiana è stato scritto nei caffè di Torino. Bicerin, Torino, Mulassano, San Carlo, Ghigo, Baratti & Milano, Fiorio, Stratta, solo per citarne alcuni.
Includere tutti i caffè storici nella lista sarebbe stato impossibile. Ne abbiamo scelto uno (Al Bicerin, il più imperdibile) per rappresentarli tutti.
Torino: pasticceria classica
Piazza della Consolata, 5 – Torino
Non esiste in Italia un’altra città che abbia altrettanti caffè storici: Bicerin, Torino, Mulassano, San Carlo, Ghigo, Baratti & Milano, Fiorio, Stratta.
Ma entrare al Bicerin è una festa per gli occhi e per i sensi dall’ormai lontano 1763, complici le boiserie color miele alle pareti e il pavimento in parquet, i velluti rossi dei divani e il marmo dei tavolini.
I confetti e le caramelle nei vasi trasparenti sugli scaffali e le etichette di vini e liquori adatti alla preparazione degli zabaioni, la lucente macchina per il caffè e la cassa risalente al XVIII secolo.
Sempre qui, in questo locale dalle dimensioni lillipuziane, nasce l’omonima bevanda, il bicerin, a base di caffè, cioccolato e latte, gustata da clienti come Nietzsche, Rousseau o Cavour.
Da provare assolutamente: Entrare al Bicerin e non assaggiare il bicerin sarebbe un controsenso. Ma perché si dovrebbe rinunciare a una colazione profumata dai favolosi e delicati zabajoni?
Piazza Carignano 2 – Torino
Accanto al ristorante che fu amato da Camillo Benso conte di Cavour c’era una farmacia. Il proprietario di oggi l’ha rilevata e ne ha fatto il bar del Cambio senza tradirne la storia: boiserie, cristalli, vetri, legni e pasticcini.
Non attendetevi analgesici o antinfiammatori ma fantastiche delizie pret a manger, dolci o salate, per fare colazione nell’intimità di una piazza salotto oppure da asporto chic.
Scegliete caffè o cappuccino e decidete con cosa darci dentro. Fagottini al cioccolato, croissant da inzuppo, vassoi di veneziane con cuore di crema delicato, crostate all’abicocca, ventagli di sfoglia da applausi.
Non uscite senza aver provato: Siamo banali ma in una mattina lenta baciata dal sole in Piazza Carignano, la combo cappuccino – brioche alla crema è un anticipo di paradiso.
Pasticceria Uva
Via San Secondo, 26 – Torino
Una meraviglia aperta nel 1965, prima panetteria e poi pasticceria.
Un rito, e non solo per i torinesi di Crocetta. Che, è vero, vanno da Uva per i migliori cannoli alla crema del Piemonte o per le classiche bignole.
Ma la ragione principale è un’altra e ha le morbide sembianze di sua maestà la tropézienne (nel senso di Saint Tropez, luogo d’origine, nome assegnato da Brigitte Bardot, addirittura).
Una torta fatta con due dischi di pasta choux ripieni di crema chantilly, quasi un ibrido con un’altra torta transalpina, la Paris-Brest, che oscura ogni altro dolce rintracciabile in città.
E comunque, fate colazione da Uva se volete capire Torino.
Da provare assolutamente: torta Tropezienne
Piazza Cln, 232 – Torino
Il format di locali che il re del panettone sta aprendo in serie, ma con una pasticceria diversa dall’altra a seconda della città, è partito da Torino.
Con tutti i dolci schierati già all’ora della colazione.
I lievitati per cominciare: brioche, croissant, le veneziane alla crema da amore al primo morso. Ma vogliamo parlare delle monoporzioni, con la piccola Setteveli a fare da sirena ammaliatrice.
Niente è meno che perfetto nella pasticceria di Massari a Torino, figurarsi caffè, cappuccini e marocchini.
L’angolo che consente di vedere la preparazione dei dolci all’interno del laboratorio è sempre frequentato.
La prima cosa da provare: l’aggiunta di crema pasticciera al maritozzo con la panna va sperimentata.
Corso Regio Parco, 24 – Torino
La colazione è il momento forte di Raspino, in pieno quartiere emergente di Regio Parco.
Perché croissant (anche salati), trecce, tortine, cannoli, girelle, pasticcini e mele in gabbia appena sfornate si accompagnano a un espresso perfetto (e per questo raro).
Viene preparato con una miscela di 8 monorigini e tostato personalmente dal pasticciere Gino Rigobello.
Non uscite senza aver provato: i “Turineis”, deliziose palline di ganache al rum che trovate nel reparto pralineria.
Bar Zucca
Via Antonio Gramsci, 10 – Torino
Uno dei miti spariti nel 2000 da via Roma, dove dagli anni Venti si era imposto come ritrovo elegante dei torinesi, è il Bar Zucca.
Un po’ caro ma smerciava tramezzini al mascarpone tartufato notevolissimi.
Lo hanno riaperto tra le vetrine e gli avventori alla moda di via Gramsci ormai da qualche anno. Elegante e ben frequentato più di prima.
Anche nella seconda vita è tutto molto curato: le brioche della prima colazione, il pranzo leggero, i cocktail serali, passando per i ritrovati tramezzini dell’aperitivo e un perfetto Club Sandwich.
Ma noi parliamo di colazione.
Si fa presto, è tutto buono: caffè, cappuccino, cornetti, fagottini, strudel, crostatine, cannoli, muffin. Piace molto ai giocatori della Juventus. Che siate tifosi o antipatizzanti, regolatevi di conseguenza.
Se il dehors in stile Costa Smeralda non vi spaventa, è il posto giusto per una colazione in buone mani.
Da provare assolutamente: il leggendario tramezzino al mascarpone tartufato
Piazza XXV Dicembre, 3A – Torino
Sfogliatelle ricce o frolle, babà, zeppole, caprese: tutto è pastarella.
Pardòn, Pastarell, pasticceria partenopea vicino a Porta Susa. Dove il cornetto con la crema pasticciera si gusta con la bocca buona del caffè napoletano.
La distesa di dolci è sterminata, se non sapete da dove cominciare vi aiutiamo.
Scegliete tra caprese al limone o al cioccolato. Poi ci sarebbe una fetta di torta pere e ricotta.
Cosa provare per primo: Ma forse il pezzo che non si dimentica è la brioche napoletana con crema pasticciera e amarena.
Torino: pasticceria – torteria
via Catania 10, via Po 11, via Cernaia 44, via Carlo Alberto 26 – Torino
Percorrendo via Po, dalla parte del Re, nel cuore di Borgo Rossini, non si resiste al profumo della piccola torteria che sembra uscita da un film di Nora Ephron con Meg Ryan.
Ambiente romantico, colori tenui, legno e mattoni a vista. Successo immediato dopo l’apertura nel 2012 che ha generato altre aperture in città.
Si chiama torteria per via della ventina di torte preparate ogni giorno, con le cheesecake a rubare lo sguardo.
A proposito, basta una rapida occhiata per innescare l’acquisto compulsivo dei croissant al pistacchio, grandi e da leccarsi i baffi (“Berlicabarbis” in torinese).
Ma la torteria è anche una sala da tè informale, dove per contare tutte le miscele disponibili –130 tra tè e tisane– serve un pomeriggio.
Non deludono i 15 (!) caffè alla piemontese, dove caffè e cioccolato convivono con cose deliziose come gianduia e granella di pistacchio.
Non uscite senza aver provato: una fetta di crostata con ricotta e pere.
Via S. Francesco da Paola, 8 – Torino
In centro, dietro a una delle piazze più belle di Torino, dopo aver strabuzzato gli occhi davanti alle vetrine, si entra nel paradiso delle torte accolti da un gran profumo.
Ci sono torte per tutti i gusti e per tutte le ore del giorno.
A colazione però, appena sfornate, accompagnate da un cappuccino cremoso o da uno dei numerosi tè in foglia, stimolano l’ormone del buon umore come i cornetti caldi che occhieggiano dal bancone.
Squisite le torte al cioccolato: torta bombardino (fondente, frutta secca e confettura di albicocche) Sacher, anche in versione vegana, torta pere e cioccolato. Poi le altre: cheesecake ai frutti di bosco, tarte-tatin, torta di nocciole e mele.
Da provare assolutamente: Le torte, ovvio. Ma date una possibilità il pomeriggio alle merende salate della pasticceria di Torino.
Pasticceria panificio
Via Cavour, 10 – Torino
Per chi non dovesse conoscerlo: lasciarsi sfuggire un panino veloce nel piccolo dehors è un peccato mortale.
Comunque, chiamatelo panificio, forno o bakery, come si dice ora, ma andateci per la colazione salata che ha pochi rivali in città, merito soprattutto di una focaccia che fa sospirare i liguri di nostalgia.
E del pane. E dei grissini.
Intendiamoci, sarete a vostro agio anche con i dolci. Le torte da forno, prima di tutte quella langarola alla nocciola, profumata e morbida. Poi crostate, plumcake, strudel, tartellette.
E se vi sembra una colazione consumata a Londra o a Copenhagen, invece che a Torino, poco male. L’importante è che sia buona.
Cosa provare per prima: focaccia ligure.
Piazza Carlo Felice, 29 e Corso Vittorio Emanuele II, 76 – Torino
La colazione comincia con un cornetto farcito al momento, che è sempre un bell’inizio. Anche perché le farciture abbondano: nocciola, pistacchio, albicocca, frutti di bosco e crema.
Ma gli habitué vi diranno di provare la torta Gaudenti, con mousse di cioccolato al caramello alternata a strati mandorle e biscotto al cioccolato.
Gaudenti è anche un forno, e che forno! Le pizze al mattone accendono il pranzo, insieme a focaccia ligure, pizzetta barese e pizza alla romana. Tutto preparato con biga e lievito naturale poi cotto nel forno a pietra.
Non uscite senza aver provato: il pane, preparato con impasti di segale e semola oppure nella versione in cassetta.
Pasticceria alternativa
Via Saluzzo 23/e – Torino
Nonostante il posto minuscolo con qualche tavolino fuori, l’ex blogger Sara Piva è riuscita a farsi largo tra le grandi firme della colazione torinese facendo scelte non mainstream.
Tutti i dolci, per dire, sono senza latte e senza uova. Del resto Sara è intollerante, ma sa come trasformare i problemi in opportunità.
Bisogna farne di colazioni nel piccolo laboratorio di via Saluzzo se si vuole provare tutto ciò che merita.
Granola e biscotti da assuefazione (spediti in tutta Italia), ciambelle glassate con fondente al 70% da intingere nel cioccolato, crostate astruse, chic e buonissime (Pan rosa al cacao).
E poi dolcetti vegani e merende vegetali, porridge colorati, succhi Kuna Juice, tè di Ethicru, caffè Altromercato.
Da provare assolutamente: granola.
Chiodi Latini New Food – Caffetteria
Via Antonio Bertola, 20 – Torino
Antonio Chiodi Latini è un cuoco di classe dedicato al cibo nuovo, quello senza animali né derivati. Il Pietro Leemann sabaudo.
Nel 2018, dopo il successo del suo bistrot in via San Quintino, ha aperto insieme al figlio una “caffetteria vegetale integrale”.
Nessuno si è spaventato.
Perché nel caso di Chiodi Latini significa solo valorizzare al massimo il cibo vegetale. E forse perché Torino è la città più vegan friendly d’Italia.
I croissant sono banditi. Ma torte, crostate, panini al cioccolato e pasticcini –vegani, integrali, senza lattosio né farine raffinate– sono una rivelazione.
Anche il cappuccino è buono. Scoprire che lo preparano con acque aromatizzate (avena, mandorla, soia) al posto del latte è una sorpresa.
Poi c’è il caffè, che qui è una missione. Scegliete tra miscele raffinate e decidete se preferite un espresso, oppure french press, V60, chemex .
Prima cosa da provare: I cocktail all’ora dell’aperitivo, che fanno ampio uso di fermentazioni.
Torino: pasticceria cioccolateria
Piazza Francesco Borromini, 78 – Torino
Torino, lo sappiamo, è una delle capitali internazionali del cioccolato.
Ziccat è una fabbrica torinese di cioccolato che ha aperto un posto insolito al di là del Po, vicino al mercato di Corso Brunelleschi.
Mette insieme laboratorio, negozio, angolo gelato e chocolate bar con salottino interno e dehors invitante. Il cioccolato ruba la scena anche a colazione.
Il pain au chocolat da affogare nel cappuccio o in una prodigiosa cioccolata calda sembra sfornato da una boulangerie parigina.
La brioche al gianduia riconcilia con le cose belle della vita come la gentilezza e i sorrisi dietro il bancone del bar.
Non uscite senza aver provato: I cavalli di battaglia del negozio tra scaffali di cioccolatini, idee regalo e abbondanza di cacao sono le tavolette. Ma cosa dire delle praline al caramello e dei gianduiotti? Mangiatene uno, la prova non si paga.
Torino: pasticceria americana
Via Ormea, 71/A – Torino
La prima cosa che abbiamo da dire è che non amiamo i cupcake. Ma ci piacciono i cupcake di Tauer Bakery. Com’è possibile? Perché sono differenti (come la banca della pubblicità).
Perfezionista com’è, Alessandra Torre, la vulcanica proprietaria, ha bandito le stucchevoli creme al burro rimpiazzate da gustose ganache e creme montate. Anche l’idea di restringere la taglia con i mini cupcake ha funzionato.
Sì, è vero, non ci siamo mai svegliati sopraffatti dalla voglia di fare colazione con cookies, muffin, pancake e cheesecake.
Eppure abbiamo frequentato la “bakery” torinese anche ora che si è spostata nel negozio di via Madama Cristina.
Ci siamo concessi gli enormi cookies, i pancake e la migliore cheesecake che si trova a Torino. Così, tanto per gradire.
Ammirando le molte scelte vegane e le confezioni biodegradabili che fanno bene all’ambiente.
Da provare assolutamente: “The Best” tortino morbido al cioccolato con corona di cremoso al pistacchio e cuore di lampone.
Torino: pasticceria caffetteria
Via Berthollet, 30/g – Torino
All’inizio era originale, cool, caotico e molto “San Salvario’. Ora meno, ma è sempre il piccolissimo regno del caffè a pochi passi dal mercato di piazza Madama Cristina.
I distributori di miscele dietro il bancone sono collegati a una grande mappa del mondo disegnata sulla parete: i caffè speciali e monorigine arrivano da Brasile, Honduras, India, Nicaragua, Etiopia (ma si alternano specie, provenienze e varietà).
Buone anche le miscele, come la Berthollet, da gustare sotto forma di caffè espresso, moka, caffè filtro, napoletana, cold brew.
Il cappuccino, o se preferite il marocchino e il bicerin, da consumare in piedi o a uno dei tavolini (la lotta è dura: sono sempre affollati!), si abbina a ottimi croissant.
Prima cosa da provare: il caffè, la miscela Berthollet o un monorigine che vi intriga.