Le 16 gelaterie più buone di Milano. Recensioni e sfide zona per zona
Insomma, eccola qui, Milano è tornata, da leccare più che da bere, una città con uso di gelaterie.
Perché dopo due anni di clausura, e di farsi il pane in casa, nessuno ha più voglia di cucinare. Milano esce e, siccome fa un caldo estivo, quasi agostano, affolla le gelaterie.
Comunque è la Milano del prima, prima del Covid.
Da quando la mascherina è scivolata via la voglia di assembramenti goduriosi ha preso il sopravvento. Milano è la città assembrante per antonomasia, specie nelle gelaterie dove tutto sembra davvero tornato ai tempi buoni.
Ghiotta occasione per aggiornare la lista delle gelaterie più buone di Milano al 2022 (dopo la classifica del 2015, del 2016, del 2017). Prima che tutti partano per le vacanze a Filicudi, Alicudi o nel mare ancora più limpido di un’isoletta greca.
8 giorni di sfide, 8730 metri camminati, 20 gelati mangiati
Così, dopo aver scelto e suddiviso per zone 16 gelaterie tra nuove e vecchie glorie di Milano, ne ho provate due al giorno. Oggi, finalmente, dopo 8 giorni di sfide e leccate serratissime, ogni gelateria ha il suo voto.
Per espiare le calorie di questa maratona del gelato di Milano ho coperto la distanza tra le gelaterie sempre a piedi. Nel caso qualcuno voglia provarci trova la mappa e, per ogni spostamento, la distanza da percorrere.
Allora, quali sono le gelaterie di Milano che nascondono i gusti e fanno godere col palato ancora più che col cervello?
Flashback: torniamo indietro al primo giorno.
Le gelaterie più buone di Milano: Porta Genova
Giorno 1: Da Gusto 17 a Augusto Premiata Gelateria
- Mappa
- A piedi: 4 minuti / 300 m
GUSTO 17: gelaterie di Milano da non mancare
- Via Savona, 17 – 02 39811835
- zona Porta Genova
Da Gusto 17 non manca davvero nulla del gelato aspirazionale riconvertito ai massimi culti Slow Food: le uova sono di Paolo Parisi, il miele di Giorgio Poeta, la fragola è Candonga.
Ma i tre giovani proprietari che, a leggere le bio, devono aver rinunciato a una carriera da broker finanziari per diventare mastri stracciatella, sono andati oltre.
Alle due piccole gelaterie aperte in poco tempo, in via Savona e in via Cagnola, hanno affiancato diversi “shop-in-shop” (a Milano nessuno parla più italiano).
Dove? Ce lo dicono loro: “dentro prestigiosi bistrot stellati”: Voce di Aimo e Nadia in Piazza della Scala e la food hall di Rinascente in Piazza Duomo.
Per celebrare Giorgio Armani –cosa devono inventarsi le gelaterie di Milano per farsi notare nella Settimana della moda– hanno fabbricato tre gusti colorati con le screziature di grigio tipiche dello stilista.
Mentre per l’happy hour ecco il gelato alla patatina variegato al cioccolato e arachidi salate. Così, senza imbarazzo.
Recensione: il gelato
Il gelato, cremoso e levigato, totalmente secretato dentro le carapine, viene preparato fresco ogni giorno nel laboratorio a vista come impone la semantica gelatiera contemporanea.
Sì, ma com’è? Sono indizi i volti radiosi dei clienti che fraternizzano con coni, coppette, lingotti e stecchi. O con il gusto dei desideri che l’indefesso personale prepara su richiesta.
Se dice che Gusto 17 è la gelateria del momento anche Caterina Zanzi, ex Scatti di Gusto, founder di Conosco un posto e regina delle influencer milanesi, una ragione ci sarà.
VOTO: 8,7
AVGUSTO PREMIATA GELATERIA
- Viale Coni Zugna, 54 – 02 3656 2772
- zona Porta Genova
Bastano 4 minuti di camminata (300 m) risalendo via Savona per entrare da Augusto. Curioso che il nome rampante della Gelato Valley milanese richiami l’antica Roma.
Il motivo non è il vecchio detto: “la mejo cosa de Milano è er treno pe’ Roma”, oggi superato dagli eventi.
No, è che Stefano Garibaldi, audace e giovane proprietario, sogna aperture all’estero e crede nella forza del marchio Roma Caput Mundi.
Recensione: il gelato
I gusti classici sono puliti e diretti, però manca il guizzo. Discorso diverso per il pistacchio Feudo San Biagio e la crema siciliana. In questi casi le sensazioni restituite al palato vanno oltre le tecniche e i manuali di gelateria.
VOTO: 7,6
Le migliori gelaterie artigianali di Milano: Porta Venezia
Giorno 2: Da Out of the box a Gelato Giusto
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- A piedi: 8 minuti / 600 m
OUT OF THE BOX
- Via Malpighi, 7 – 02 36637300
- Zona Porta Venezia
Gelato crudo vuol dire: “gluten free, senza lattosio e 100% plant based”. Il gelato di chi pensa fuori dagli schemi. Non a caso “Think out of the box” è il nome completo della gelateria che, dopo Porta Venezia, ha fatto il bis sotto i pregevoli balconi ondulati di Corso Lodi.
Perché tutto per gli imprenditori milanesi è una startup che nasce per essere duplicata e poi esportata.
Recensione: il gelato
Il gelato crudo è buono, ma con tutte quelle prescrizioni pare di prendere una medicina, o un’ostia consacrata. Le creme classiche hanno la consistenza della seta mentre nella frutta, dolcificata solo con agave, abbondano i pezzi di ghiaccio.
P.S. Out of the box è consigliato agli amanti del caffè specialty. Perché oltre a gelato e pasticceria, anche il caffè di governo è “crudo”.
VOTO: 7,7
GELATO GIUSTO
- Via San Gregorio, 17 – 02 29510284
- Zona Porta Venezia
8 minuti di camminata (600 m) passando per via Melzo, Corso Buenos Aires, Via S. Gregorio, e sono da Gelato Giusto, gelateria dal successo inversamente proporzionale alla metratura.
[Se invece avessi preso la metro sarei arrivato nelle sede di Netflix. L’emittente californiana non ha una sede milanese, ma è come se. Veste la fermata della metro di Porta Venezia col famoso arcobaleno].
Milano è annoverata tra le capitali del gelato da quando, nel 2009, l’esile ma volitiva Vittoria Bortolazzo ha aperto la sua botteguccia.
Oggi, con tanta concorrenza anche nel quartiere brandizzato Netflix, Gelato Giusto ha perso parte della sua centralità. Ma è ancora considerata, giustamente, una delle migliori gelaterie di Milano.
Recensione: il gelato
Se le coniste di Gelato Giusto, notoriamente affette da braccino, non lesinassero sulle porzioni, si noterebbe ancora meglio la struttura di tutti i gusti, avvolgente ieri come oggi.
Decido di ignorare una vivace discussione tra intenditori (“è un gelato da pasticceria”) mentre me la spasso con la combo pistacchio e cioccolato fondente Ecuador.
VOTO: 8,5
Gelaterie da non perdere a Milano: Porta Vittoria / Porta Romana
Giorno 3: Da Pavè Gelati e granite a Gelateria Piccolina
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- A piedi: 13 minuti / 1,1 km
PAVE’ GELATI E GRANITE
- Via Cesare Battisti, 21 – 02 94383619
- Zona Tribunale / Porta Monforte
Pavè, il complesso di locali-open space-salottini fichetti per cui è famoso El nost Milan, comprende due gelaterie. Messe su da tre ex ragazzi prodigio della patria pasticceria senza dimenticare mai “that you are Pavè”.
Che in poche parole significa: aria vintage, arredo disinvolto, slanci creativi, quarti di nobiltà a strafottere. Compreso il gelato affidato a Simona Carmagnola, alla faccia del gender gap.
Recensione: il gelato
I gusti secretati nei pozzetti sono meno melodiosi delle brioche di via Casati, dove tutto (Pavè) è cominciato.
In compenso è inferiore l’affollamento di clienti tatuati, barbuti e col piercing. Il meglio sta nel pistacchio crudo, bell’esempio di gelato riformista.
Un plauso per il ciuffo di panna gratis. I ragazzi sono svegli, hanno capito che “Cuore di panna” ci rappresenta meglio come nazione del solito “Un popolo di eroi santi navigatori”.
VOTO: 8,3
GELATERIA PICCOLINA
- Via Orti, 17 – 02 39528895
- Zona Porta Romana
Dopo 13 minuti e 1,1 km di camminata passando per via Freguglia e via della Commenda arrivo in una delle zone più belle del centro, nella via Orti appena rifiorita.
Complice il recupero di una villa ottocentesca, con annesso giardino storico aperto alla città, affidato a Michele De Lucchi. Il cantiere è nella fase finale, il lavoro molto glamour della barbuta archistar si è liberato delle impalcature.
Intanto arrivo alla Gelateria Piccolina. E inizio a suonare il blues del criticone che si aspettava di più.
Recensione: il gelato
Ci sono posti creati solo per essere instagrammati, anche se l’estetica di Instagram è superata, ci ha detto l’Atlantic.
Ma la risposta non può essere la gelateria PiccoLina, regno della piastrella lattiginosa. Il gelato è eccessivamente semplice, un po’ pasticciato, incapace di esiti superlativi.
VOTO: 6,7
Gelaterie buonissime a Milano: Corso Indipendenza / 5 Giornate
Giorno 4: da Gelateria Giova a Alberto Marchetti
- Mappa
- A piedi: 15 minuti / 1,2 km
GELATERIA GIOVA
- Corso Indipendenza, 20 – 02 716257
- Zona Indipendenza
È la gelateria cara a Sara Porro, scrittrice vera di cose gastronomiche, non influencer frou-frou in cerca di legittimazione culturale nella gastronomia, che l’ha avuta a lungo sotto casa.
Dopo 8 anni di onorato servizio nel quartiere, il signor Giovanni detto Giova merita un giubileo laico per quanto è solido e bravo.
Recensione: il gelato
Il gelato è sempre fresco, la produzione espressa e continua permette di gioire soprattutto con i gusti classici, per esempio nocciola Piemonte IGP tostata a legna.
Non si può che concordare con Sara Porro sulla superiorità del pistacchio di Bronte puro 100%.
VOTO: 7,9
ALBERTO MARCHETTI
- Viale Monte Nero, 73 – 02 5463245
- Zona 5 Giornate
Nell’Italia dove l’unica cosa seria rimasta, come dicevano a Boris, è la ristorazione, Alberto Marchetti ha costruito una delle prime catene di gelaterie artigianali partendo da Torino per arrivare, infine, a Milano.
Incluso lo sbarco con il gelato all’azoto liquido in piazza Cordusio nella cattedrale di Starbucks, la Reserve Roastery di Palazzo Broggi.
Recensione: il gelato
Non cercate le mode del momento predilette dai gourmet umorali che prendono il gelato oggi qui – domani lì. Le creme di Marchetti –gianduja, nocciola, zabaione e farina bona– sono delicate e appaganti, in una parola rassicuranti.
VOTO: 7,9
Il meglio delle gelaterie artigianali a Milano: Duomo
Giorno 5: da Ciacco a Artico Gelateria Duomo
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- A piedi: 3 minuti / 280 m
CIACCO: le gelaterie artigianali di Milano
- Via Spadari, 13 – 02 39663592
- Zona Duomo
Qualunque cronista noterebbe, arrivando da Ciacco in Via Spadari, che la storia della moda milanese è una grande storia di schiene scoperte. Laddove, in centri storici più giù di livello, domina la tetta esposta. A Milano non si scoprono mai le tette: si scopre la schiena.
Un altro classico pre-estivo in zona Duomo è la tanta gente meno che trentenne con borraccetta e airpod perenni che pendono dagli orecchi come gioielli di un faraone.
Recensione: il gelato
Chissà come si sente Stefano Guizzetti da Parma, oggi che, tra le gelaterie di Milano, la sua è considerata la migliore.
Almeno dai palati voraci che frequentano Via Spadari, quelli per cui il gelato di Ciacco è religione, sesso e droga. Sarebbero capaci di riconoscerlo tra cento: pistacchio elegante, dolce ma non troppo, zabaione delicato nei colori, leggero come una piuma.
VOTO: 8,6
ARTICO GELATERIA DUOMO
- Via Dogana, 1 – 02 49670146
- Zona Duomo
Bastano 3 minuti a piedi passando per via Spadari e via Cappellari per arrivare da Artico.
Nessuno tocchi al milanese il sacro graal del lavurà. E del piano di espansione. Con una scuola di gelato e 4 gelaterie Artico ha già girato la boa del milione di fatturato.
Una è in Brera, una a Città Studi, la prima in zona Isola e questa in Duomo. Il franchising che non si deve chiamare così perché fa poco gelato artigianale poggia sulle spalle larghe di Maurizio Poloni.
Gelatiere quadrato, bravo –dicono gli allievi– anche come formatore.
Il gelato
Insider credibili giurano che le code davanti alla gelateria siano reali, e non create da commessi briffati a rimestare lungamente le vaschette per allungare la fila.
I gusti al cioccolato sono il centro della festa. C’è anche quello con sale rosa dell’Himalaya.
Nella temperie gelatiera attuale ogni gusto ha il suo pedigree, il sale per aromatizzare il cioccolato deve essere almeno dell’Himalaya.
VOTO: 7,7
Gelaterie da provare assolutamente a Milano: Stazione Centrale
Giorno 6: da Terra Gelato a Gelateria Paganelli
- Mappa
- A piedi: 11 minuti / 850 m
TERRA GELATO: Gelaterie milanesi DOP
- Via Vitruvio, 38 – 02 91948458
- Zona Stazione Centrale
Come sempre il meglio di Milano è che se ci credi le cose diventano vere. All’apertura, nel 2018, Gianfranco Sanpò ha voluto che il gelato di Terra fosse fatto con prodotti DOP e IGP.
Una vera mania: nocciola Gentile del Piemonte, asparago di Altedo, gorgonzola di Cameri, limone di Sorrento. E dài e dài, è già tempo di raddoppiare (prossima apertura in Piazza Diocleziano).
Oggi il desiderio per un cono al pistacchio siciliano di Terra è davvero tanto. Anzi, pare che il crescente midcult milanese per la gelateria dipenda dal successo di quel gusto e del tiramisù.
Recensione: il gelato
Il latte? E’ il latte fieno del Sud Tirolo. Le uova? Deposte da galline allevate a terra e all’aperto. Il cacao per il cioccolato è un monorigine di pregio. Dell’ossessione per i prodotti certificati si è già detto.
Se questo è il modo di costruirsi una buona reputazione, Terra –bisogna dirlo– ha fatto le cose per bene.
Un giro dei meglio gusti che occhieggiano dalla vetrina, in effetti, conferma le aspettative. Ma niente supera il pistacchio dal colore più bello di Milano.
VOTO: 7,9
GELATERIA PAGANELLI
- Via Adda, 3 – 02 42441183
- Zona Stazione Centrale
Dopo tutti questi gelati, per evitare rapporti burrascosi con il peso forma, copro a piedi anche gli 850 metri che mi separano da via Adda. Arrivano voci indaffarate dalla Stazione Centrale: “Ci vediamo per il poke in Fondazione Prada”.
Ma è tempo di entrare nella gelateria di fronte al grattacielo concavo-convesso della Regione Lombardia. Dove tra torroni di lotta e creme di governo (al basilico, all’arancia) la spunta l’attivismo di Francesco Paganelli.
Dicono le gole profonde che per stare al passo con le isterie (hipsterie?) dei milanesi non dorma la notte.
Il gelato
Come fiche d’ingresso al suo negozio Francesco Paganelli si gioca estro e ricerca. Ma il meglio non lo trovate nei sorbetti col vino o al pomodoro, dev’essere la legge del contrappasso.
Danno soddisfazione invece mandorla, torrone, noce e crema di brigidini.
VOTO: 7,1
Le gelaterie più buone di Maggiolina / Città Studi
Giorno 7: da Gelateria Prossima Fermata a Tra le righe
- Mappa
- A piedi: 33 minuti / 2,6 km
GELATERIA PROSSIMA FERMATA
- Via Melchiorre Gioia, 131 – 02 23164834
- Zona Maggiolina
I tassisti non dicono “lì è dove abitava la Ferragni” come fanno quando passano davanti al Bosco Verticale, ma ora anche Melchiorre Gioia, zona più a nord di Isola, ha la sua torre di 16 piani. Meno glamour, però elegante. Fa parte del complesso “Abitare in Maggiolina”, poco distante dalla gelateria Prossima Fermata.
Aperta nel 2014, è una gelateria mini ma infarcita di design, la incontri con facilità nei portali di design e architettura.
Il gelato
Lo spazio manca ma è tutto al suo posto. Anche il gelato. I sorbetti alla frutta, anche su stecco, sono consigliati come auto-terapia per i momenti complicati.
VOTO: 7,6
TRA LE RIGHE: il salotto delle gelaterie di Milano
- Via Teodosio, 44 – 02 9176 2549
- zona Città Studi
Servono 32 minuti per coprire con passi lunghi e ben distesi i 2,6 chilometri che mi separano da Via Porpora, in zona Lambrate / Città Studi.
Dove vedo un sacco di gente che ha meno di trent’anni bella e felice. Come nella Milano pre-Covid, quando la città era un’isola di successo e letizia in un paese spacciato.
Cammino ancora 1 minuto e sono davanti a Tra le righe.
Il gelato
Lambrate è per Milano ciò che Brooklyn è per Manhattan, il quartiere periferico a più alta concentrazione di creativi, baretti, barbe, vinili e birrerie artigianali. Una specie di iper-Pigneto globale.
Perfettamente calato nello scenario, il salotto stile Pavè di Tra le righe funge da gelateria, pasticceria, paradiso del caffè filtro, rifugio per lavorare scroccando il Wi-Fi.
La cosa meno fuori dagli schemi è il gelato: semplice, buono, frutto di una produzione quotidiana. Con un paio di gusti setosi, la crema e il pistacchio di Stigliano.
VOTO 7,8
Gelaterie imperdibili a Magenta / City Life
Giorno 7: da Gnomo Gelato a Crema
- Mappa
- A piedi: 23 minuti / 1,8 km
GNOMO GELATO
- Via Francesco Cherubini, 3 – 02 4818134
- zona Magenta
“La dipendenza dai gusti al cioccolato”, afferma una nota influencer residente in zona (Corso Vercelli), mentre in outfit rosa elettrico gesticola al telefono, “consiste in una piccola ansia da placare almeno una volta al giorno”.
Dunque, se Gnomo finirà in una delle sue storie da migliaia di follower è per questa ansia da cioccolati –un sorbetto al fondente 85%, un gianduia, uno al latte e uno bianco– che conosce solo chi è stato nella gelateria di via Cherubini.
Recensione: il gelato
Rispetto allo sprazzo di contemporaneità rappresentato dall’influencer milanese, i critici polverosi che si trascinano per le gelaterie di Milano –veri boomer alla deriva come noi– vivono senza ansie particolari lo spettro di un giorno senza cioccolati dello Gnomo.
Sono buoni, intendiamoci, ma un paio di gusti alla frutta non hanno niente da invidiare. È solo l’opinione di noi analogici novecenteschi, beninteso.
VOTO: 7,2
CREMA: Una promessa tra le gelaterie di Milano
- Via Giovanni da Procida, 29 – 02 39285178
- zona City Life
Dopo 23 minuti (1,8 km) di camminata passando per viale Cassiodoro arrivo dove il cielo (non più grigio) di Milano è traforato di torri. Dove i loft superano i trilocali negli annunci immobiliari. Dove non si trova un Airbnb a meno di 150 euro. Arrivo a Citylife o, insomma, ai margini.
Due anni fa Giorgio Bulgari, nipote di Marina e rampollo di Sotirio, il Bulgari fondatore della maison, ha aperto Crema al ritmo di andiamo a comandare.
Ha voluto il gelato griffato Claudio Torcè, guru della Gelato Valley capitolina. Ha voluto la carta con 50 gusti più 25 sorbetti. Soprattutto, più che una gelateria, ha voluto una dichiarazione d’intenti.
Mogano, resina, poltrone, ampio dehors. Tre vetrine che sembrano quelle di una boutique dai massimi lussi.
Come imprenditore del gelato Giorgio Bulgari, nato a New York, cresciuto a Roma, residente a Ginevra, è diventato subito milanese. E i milanesi sono come i tedeschi in Europa, tendono a strafare.
Ecco allora la seconda apertura al Giambellino, nella piazza Napoli ristrutturata con tanto di fontanone.
Il gelato
Oggi il gelato di Torcè è senza zucchero e lattosio. Ma per lasciare il segno a un fuoriclasse con esperienza ventennale bastano panna, fruttosio e latte (abbondano anche gusti senza).
Nocciola, la serie dei 4 cioccolati in purezza, zabaione allo Sfursat, i gusti gastronomici come l’Asiago Dop. A forza di consigli facciamo notte.
VOTO: 8,1
Classifica finale: la top 5
Milano la smart city, la internazionale, la ricca, Milano persino col bel tempo, è diventata una città stato anche nel gelato. Centrale, importante e moderna come le sue gelaterie migliori.
- 1 – Gusto 17: 8,7/10
- 2 – Ciacco: 8,6
- 3 – Gelato Giusto: 8,5
- 4 – Pavè: 8,3
- 5 – Crema: 8,1