Prezzi pazzi a Milano: è normale pagare un piatto di pasta 26 €?
Il tema sono i prezzi impazziti di Milano, lo sfogo, sui social, è di Jonathan Bazzi.
Lo scrittore si è lamentato di aver speso 43 euro in una panetteria di Milano, zona Piazza Venezia, per comprare qualcosa di veloce da mangiare a casa. Pochi piatti da asporto, “roba fatta da ore, un po’ secca e fredda”.
Il solito piagnisteo dello scrittore premio Strega che si atteggia a vittima del “carovita” inondando i follower di luoghi comuni?
Vero, di geremiadi sui prezzi pazzi di Milano i social sono già strapieni. Ma comunque la pensiate su Jonathan Bazzi, che ha pubblicato lo scontrino del locale, le cifre colpiscono.
(Ma ci sono antidoti, per esempio: i migliori ristoranti economici di Milano. E 26 ristoranti economici e belli di Milano per mangiare all’aperto).
Lo scontrino di Jonathan Bazzi
Due quadratini di focaccia grandi come sottobicchieri, due fiori di zucca, due involtini, due mozzariselle e dei sofficini: prezzo totale 43 euro. “In un posto normalissimo”, ha precisato l’autore di “Febbre”, “su strada, con degli sgabelli come una rosticceria”.
Allo sfogo di Bazzi si può obiettare che dev’essere in crisi di ispirazione se il massimo della creatività è un post in cui si lagna del conto salato di un take away del centro di Milano, visto che i prezzi erano esposti.
L’autore milanese ha detto di non aver prestato particolare attenzione ai prezzi perché era di fretta e la panetteria cara come il fuoco stava chiudendo.
Un primo costa 26 €, una pizza 24 €
Ma lo sfogo di Bazzi, raccolto dal sito di FanPage, punta il dito contro i locali che privilegiano una clientela benestante e sono troppo “up” per i comuni mortali.
Si chiede retoricamente il 38enne autore di Milano se sia necessario essere dei VIP o degli influencer per permettersi i prezzi di certe zone della città.
“In molti quartieri”, afferma Bazzi, “se non ti siedi e ordini una cena completa praticamente non ti fanno entrare. E dove ti fanno entrare sai che devi vendere un rene. E badate, non parlo di ristoranti stellati”.
Lo scrittore abbonato ai tweet strappalike se la prende con la sua città che definisce “in una spirale degenerativa”.
Secondo lui Milano ha dei prezzi eccessivi per la qualità che offre. E gli stipendi non sono adeguati.
“Una volta sono andato in un locale nuovo a Porta Venezia, niente di speciale”, ha commentato Bazzi. “Eppure aveva dei prezzi esorbitanti. Un piatto di pasta 26 euro, una pizza 24. Come se fosse normale per locali mediocri pretendere cifre così alte”.
L’identikit non corrisponde al ristorante dell’Hotel Portrait, in pieno Quadrilatero della Moda, perché nel menu del 10_11 o Ten Eleven, questo il nome del locale, manca la pizza.
Ma qualche giorno fa il ristorante è diventato virale per il prezzo di un piatto che, di solito, costa meno: la pasta in bianco a 26 euro.
I veri prezzi di Milano
Da mesi i prezzi di Milano sono il tasto dolente di una città che, causa costo proibitivo della vita, sta facendo scappare i più giovani.
Eccoli riassunti i prezzi del capoluogo lombardo, anche quelli della ristorazione ma non solo.
Affitto casa. L’affitto medio per un bilocale in zona centrale è di circa 1.200 euro al mese. Nelle zone più esclusive di Milano, come Brera o Quadrilatero della Moda, i prezzi partono da 1.500 euro per 50 mq. Per un trilocale si spendono in media 1.600 euro, che arrivano a 2.200 in zone come Moscova o Crocetta.
Trasporti. Il biglietto ATM per l’area urbana della città costa 2 euro. L’abbonamento annuale per la metro, bus e tram è di 350 euro. I parcheggi in centro hanno un costo medio di 3 euro l’ora, che può arrivare fino a 10 euro l’ora in alcune zone.
Cultura. Il biglietto intero per la Scala parte da 195 euro. Il prezzo per entrare ai musei civici di Milano è in media 10 euro. Per le mostre temporanee allestite alla Triennale i prezzi variano tra 10 e 16 euro.
Serate. In discoteca o nei club l’ingresso con una consumazione costa circa 20 euro. Per i concerti i biglietti variano tra 15 e oltre 100 euro. Uno spettacolo teatrale ha un costo che va dai 20 ai 50 euro, a seconda del posto. Per musical e show di livello i prezzi superano agevolmente i 70-80 euro.
Shopping. Nelle vie del lusso come Via della Spiga o Montenapoleone un capo firmato costa in media tra 500 e 2.000 euro. Nel resto di Milano, in negozi low cost come Zara e H&M, i prezzi sono più accessibili, tra 30 e 150 euro.
I veri prezzi di Milano per bere e mangiare
Veniamo al cibo. Per un kg di Parmigiano Reggiano si spendono circa 18 euro, mentre un kg di caffè Illy costa 42 euro.
Aperitivo. Il prezzo medio di un aperitivo a Milano è di 10 euro, che comprende una consumazione alcolica e buffet. Nei locali più in voga e con maggior qualità di cibo si arriva facilmente a 15-20 euro. Particolarmente costosi i roof top, i bar con vista sulla città, dove un aperitivo può costare anche 25 euro.
Bar, pizzerie, ristoranti. Per un caffè si spendono in media 1,30 euro, che salgono a 2-3 euro nei locali più di tendenza. Una pizza Margherita costa, in media, 8/8,5 euro, ma arriva anche a 25 €. Un piatto di pasta al ristorante oscilla tra 12 e 26 euro. Per un menu completo in una trattoria si spendono circa 25-30 euro, mentre in un ristorante gourmet non si scende sotto i 50 euro a persona.