31 vini della Guida Slow Wine 2024 che meritano il vostro assaggio
La guida Slow Wine 2024, “Vite, vigne, vini d’Italia”, quattordicesima edizione, presentata al Superstudio Maxi di Milano, è già disponibile in libreria. Un utile strumento per andar per cantine, per orientarsi nel panorama italiano del vino, per conoscere i vignaioli aldilà del contenuto nel bicchiere.
Siamo stati alla presentazione e abbiamo partecipato alle degustazioni. Dal migliaio di vini presenti abbiamo scelto quelli di 16 cantine.
Di cui vi diamo subito conto per arricchire la vostra cantina prima di darvi numeri della guida e ragguagli su premi e premiazione.
16 aziende e 31 vini da non perdere della Guida Slow Wine 2024
Il fiore all’occhiello della manifestazione è la degustazione successiva alla presentazione, quest’anno davvero ben centrata.
Oltre 450 cantine, tutte premiate dalla Guida Slow Wine 2024, quasi 1.000 i vini in degustazione. Con il tempo come principale nemico. Poco quello a disposizione, ma tante le aziende interessanti. Insomma, non è stato facile districarsi.
Ho cercato di muovermi senza alcun pregiudizio, cercando ove possibile di assecondare la mia attenzione verso etichette legato al mondo artigianale. Privilegiando in ogni caso aziende con un numero ridotto di bottiglie e dal minimo intervento sia in vigna che in cantina.
Di seguito trovate le mie brevissime note su 16 aziende, tutte egualmente interessanti, e i loro vini; rimando al mio articolo precedente sulla guida Slow Wine 2024 per la simbologia.
Gli assaggi delle cantine del Nord Italia
1. Hof Gandberg – Thomas Niedermayr, Appiano (BZ) – 30.000 bottiglie
La massima biodiversità in un ecosistema dove dimorano solo vitigni PIWI, quelli resistenti. Bronner, Souvigner gris, Cabernet cortis e Muscaris. Fermentazioni spontanee, nessuna chiarifica e nessuna filtrazione.
Vini vibranti, su tutti Abendrot 2019, da uve Souvigner gris.
Premi Slow Wine 2024: CHIOCCIOLA e VINO SLOW.
2. Damijan Podversic, Gorizia – 32.000 bottiglie
Nel Collio Goriziano, autentico punto di riferimento per tutti gli appassionati di orange wine. Le vigne sono gestite con estrema cura e attenzione, senza utilizzo di sostanze chimiche o di sintesi. In cantina fermentazioni spontanee, lunghe macerazioni con le bucce.
Un vero capolavoro la Ribolla 2019.
Premi Slow Wine 2024: CHIOCCIOLA e VINO SLOW.
3. Svetlik, Ajdovščina (SL) – 6.000 bottiglie
Poco più di un ettaro di vigneto, lavorato a mano con la massima cura. Anche in cantina si lavora nel rispetto della tradizione.
Piace molto Rebula 2018, da uve ribolla gialla con 14 giorni di fermentazione con le bucce e 18 mesi di botti di rovere da 500 litri. Interessante anche Rebula Selekcija 2017, in botte grande.
Premio Slow Wine 2024: VINO SLOW.
Vini e cantine di Toscana nella Guida Slow Wine 2024
4. Podere Erica, Barberino Tavernelle (FI) – 12.000 bottiglie
Chianti Classico, tre gli appezzamenti, di diversa composizione i terreni, in regime biologico certificato. Dai terreni argillosi vini di struttura, da quelli con argilla e galestro vini più freschi e minerali.
Ottimi sia Il Picchio 2019, da uve Sangiovese in legno piccolo, che La Ghiandaia 2021, Sangiovese e Canaiolo in cemento.
Premi Slow Wine 2024: CHIOCCIOLA e VINO SLOW.
5. Fornacina, Montalcino (SI) – 20.000 bottiglie
Due le vigne, una a nord e una a sud, di 3 e 2 ha rispettivamente, poste ad altezze differenti e con composizioni del terreno diverse, condotte in regime biologico certificato. In cantina si rispetta la tradizione, elaborando vini potenti e complessi.
Assoluto protagonista il Brunello di Montalcino 2018, non da meno il Rosso di Montalcino 2021.
Premi Slow Wine 2024: CHIOCCIOLA e VINO SLOW.
Centro Italia: tre cantine dalle Marche
6. Brunori, Jesi (AN) – 50.000 bottiglie
Uso attento di rame e zolfo, inerbimenti a rotazione tra le file e raccolta manuale in piccole cassette. Un vero approccio agronomico sostenibile sui 7 ha dell’azienda. In cantina interventi minimi e affinamento in cemento.
Interessanti sia il Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Superiore San Nicolò 2022 che Le Gemme 2022, Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico.
Premi Slow Wine 2024: MONETA e VINO QUOTIDIANO.
7. Valter Mattoni, Castorano (AP) – 12.000 bottiglie
Vignaiolo passionale, depositario della tradizione di famiglia. Ai terreni (3,5 ha) in conversione biologica fa corrispondere in cantina la massima attenzione nello svolgere fermentazioni spontanee.
Arshura 2020, da uve Montepulciano, autentico vino simbolo. Non da meno Trebbien 21, da uve Trebbiano vinificate in acciaio.
Premi Slow Wine 2024: CHIOCCIOLA e VINO SLOW.
8. Maria Letizia Allevi, Castorano (AP) – 12.000 bottiglie
Dieci ettari complessivi di cui tre con Montepulciano, Passerina e Grenache, oltre ad altri due più a nord con prevalenza di Passerina. Tenuta in Biologico certificato, attento uso dei legni in cantina.
Di sostanza l’Offida Rosso Mida 2020, beverino l’Offida Pecorino Mida 2022, dalla vibrante acidità.
Premi Slow Wine 2024: BOTTIGLIA e VINO SLOW.
Vini e cantine d’Abruzzo e Molise a Slow Wine 2024
9. Fontefico, Vasto (CH) – 50.000 bottiglie
Azienda agricola biologica che coltiva esclusivamente vitigni autoctoni (15 ha) e produce vini nella Costa dei Trabocchi, sul Golfo di Vasto. Lo stile in cantina è assolutamente artigianale, e da vita a vini immediati ed eleganti.
Ottimo il Cerasuolo D’Abruzzo Sup. Fossimatto 2022, altrettanto l’Abruzzo Pecorino Sup. La Foia 2021.
Premio Slow Wine 2024: VINO SLOW.
10. Steiger-Kalena, Casacalenda (CB) – 40.000 bottiglie
La scelta di due coniugi di coltivare vigneti nella loro terra d’origine. Azienda (biologica certificata) di 31 ettari di cui 12 divisi tra Montepulciano, Aglianico e Tintilia. In cantina nessuna filtrazione e chiarifica.
In vetrina il Rosso Passatella 2022, blend delle tre varietà. Dallo stesso blend l’intrigante Rosato Passatella 2022.
Premi Slow Wine 2024: BOTTIGLIA e VINO SLOW.
Cantine e vini dal Sud
11. Paolo Petrilli, Lucera (FG) – 40.000 bottiglie
Azienda considerata uno dei punti di riferimento di tutta la Puglia. Biologico certificato, in cantina si cerca di rispettare al massimo le caratteristiche dell’uva di Troia, sin dalle versioni immediate e tradizionali del Cacc’e Mitte di Lucera.
Assente il vino premiato da Slow Wine 2024, si fa apprezzare Motta del Lupo 2022, Cacc’e Mitte di Lucera DOC.
Premi Slow Wine 2024: CHIOCCIOLA e VINO SLOW.
12. Terre di Briganti, Casalduni (BN) – 30.000 bottiglie
Azienda nata nel 2002, 7 ha nel Beneventano, da subito con approccio alla terra il più naturale possibile. Oggi l’attenzione è rivolta alle pratiche biodinamiche, mentre in cantina si usa l’acciaio non disdegnando legno ed anfora.
Falanghina 2022 spiazzante, elaborata a contatto con le bucce. Ottimo lo Sciascinoso 2021, fresco e beverino.
Premio Slow Wine 2024: VINO QUOTIDIANO.
13. Arteteke, Barile (PZ) – 25.000 bottiglie
Cooperativa Agricola sorta da un progetto di formazione e inserimento nel mondo del lavoro di ragazzi con fragilità e disabilità. I 2,5 ettari sono governati in regime biologico. In cantina fermentazioni spontanee e una selezione di lieviti indigeni.
Buono Russe 2020, da uve Aglianico. Interessante anche Ianghe 2022, da Malvasia bianca di Basilicata.
Premi Slow Wine 2024: BOTTIGLIA e VINO SLOW.
14. Vigneti Vumbaca, Cirò (KR) – 23.500 bottiglie
Un chiodo fisso in testa: valorizzare i vitigni autoctoni. Gaglioppo, Greco bianco, Magliocco e Pecorello, distribuiti su 6 ha. Biologico certificato, in cantina si cercano di rispettare le caratteristiche dell’uva e del territorio.
Il Cirò Rosso Cl. Sup. Riserva 2020, da uve Gaglioppo, fa in pieno la sua parte. Non da meno il Cirò Rosato 2022 ed il Cirò Rosso Cl. Sup. 2021.
Premi Slow Wine 2024: BOTTIGLIA e VINO SLOW.
Sicilia e Sardegna
15. Cantine Barbera, Menfi (AG) – 60.000 bottiglie
Vigneti su 15 ha vicini alla foce del Belice. Prima di tutto Inzolia, poi Grillo, Catarratto, Zibibbo, ma anche Nero D’Avola, Frappato e Perricone. Vini che esprimono più che bene il terroir.
Bene Ammano 2022, zibibbo lavorato a mano. Ben fatti Arèmi 2021, Catarratto macerato e Coste al Vento 2022, Grillo, affinato sulle fecce fini.
Premi Slow Wine 2024: CHIOCCIOLA e VINO SLOW.
16. Schirru, Orroli (SU) – 9.000 bottiglie
Una delle realtà più interessanti del panorama viticolo sardo di questi ultimi anni. Vecchie vigne recuperate e lavorate manualmente. In cantina interventi minimi e ponderati.
Fresco il Fastigiu 2022, da Bovale con un saldo di Monica. Eccellente Arrògusu 2021, da uve Monica in prevalenza, lavorato sapientemente tra acciaio, legno ed anfora.
Premi Slow Wine 2024: BOTTIGLIA e VINO SLOW.
25.100 vini per la Guida Slow Wine 2024
La guida Slow Wine è il frutto del lavoro di oltre 200 collaboratori che hanno, nell’ordine:
- assaggiato 25.100 vini
- visitato e recensito 2006 cantine, di cui 1143 certificate biologiche, biodinamiche o in conversione
- inserito in guida 141 nuove cantine
- reso 422 cantine visitabili virtualmente tramite QR Code presente in fondo alle schede
- assegnato 238 Chiocciole alle aziende più vicine alla filosofia Slow Food
- premiato 198 cantine con la Bottiglia, simbolo di un’eccellente qualità organolettica
- indicato 799 Top wine
La guida a “Vite, vigne, vini d’Italia” Slow Wine 2024 «è come una bottiglia di vino: richiede un anno di lavoro e quando è pronta la apriamo, la annusiamo, cerchiamo gli errori per migliorarci l’anno successivo. E soprattutto ce la godiamo insieme alla nostra comunità, composta da vignaioli, enologi, sommelier, enotecari, osti, professionisti e appassionati.» Così ha presentato la guida Slow Wine 2024 il curatore Giancarlo Gariglio.
«Ci piacerebbe che, sfogliando le pagine della guida, l’appassionato comprendesse come tutta l’Italia del vino vada valorizzata e conosciuta, non fermandosi alle solite blasonate denominazioni. In giro per il Paese ci sono produzioni eccellenti che rifuggono da uno stile unificato. La ricchezza sta nella diversità e il valore nella capacità di proteggere la propria unicità salvaguardando l’ecosistema. Vorremmo però anche che il cittadino comune percepisse il baratro climatico sui cui stiamo camminando. Una crisi che vignaiole e i vignaioli vivono a loro spese, tra fenomeni climatici estremi, come grandinate distruttive e ondate di calore, e fitopatie, dalla peronospora alla flavescenza.»
Il mondo del vino tra crisi dei prezzi e speculazione
Interessante è stata la tavola rotonda sul tema “A ogni costo? Il mondo del vino tra crisi dei prezzi e speculazione”, svoltasi durante la presentazione della Guida Slow Wine 2024. Grazie all’intervento di diversi esperti di settore, si è parlato delle dinamiche che coinvolgono i diversi attori del mercato. Con il plus della vignaiola Marilena Barbera della Cantina Barbera che, con dovizia di particolari e slide esemplificative, ha sviscerato più di un numero significativo sul processo che porta alla formazione del
I premi alle persone del vino nella guida Slow Wine 2024
Come già accaduto in precedenza, anche quest’anno sono stati consegnati i premi Slow Wine.
Il Premio Speciale alla Novità dell’anno è stato consegnato a Marco Schirru (in copertina), dell’azienda agricola Schirru di Orroli (Sud Sardegna)
Il Premio Speciale per l’Accoglienza in cantina è stato consegnato a Cristina Varchetta, di Cantine degli Astroni di Napoli
Premio Speciale al Giovane Vignaiolo è stato consegnato a Edoardo Dottori, dell’azienda agricola Edoardo Dottori di Maiolati Spontini (Ancona)
Il Premio Speciale per la Viticoltura Sostenibile è stato consegnato a Chiara Boschis, dell’azienda agricola E. Pira e figli – Chiara Boschis di Barolo (Cuneo)
Il Premio Speciale Slow Wine Coalition alla Solidarietà è stato consegnato a Giulio Francesco Bagnale, della cooperativa agricola Arteteke di Barile (Potenza)
Il Premio Speciale alla Carriera è stato consegnato a Francesco Marone Cinzano, della cantina Col d’Orcia di Montalcino (Siena).
[Foto di copertina: Marco Del Comune. Le foto delle bottiglie sono di Massimo D’Alma. Le altre foto sono di Marco Del Comune]