Acquolina a Roma, la recensione della stella Michelin confermata
Il The First Hotel Arte Pavillon a Roma ospita due ristoranti.
Acquolina, freschissimo di conferma di stella Michelin 2020 – e ho cenato qui il 6 novembre nella giornata di presentazione della Rossa – con il bravo, giovanissimo ed intraprendente chef Daniele Lippi.
Sulla terrazza che domina i tetti di Roma, alle spalle di Piazza del Popolo e Via Del Corso, ecco Acquaroof con un’offerta più dinamica, ma comunque di grande qualità con la bravissima Claudia Ceppaluni.
Daniele Lippi ha preso le redini in mano in primavera per sostituire lo sfortunato Alessandro Narducci scomparso in incidente stradale lo scorso anno. Andrea La Caita unitamente a Benito Cascone, esperto uomo di sala con esperienze importanti da Alleno e Colagreco, stanno facendo un ottimo lavoro.
Dopo uno spuntino pomeridiano in terrazza ed una passeggiata per le via del centro mi godo un’ottima cena in compagnia dei coniugi Kavcic.
Inizio scoppiettante della cena con il Lardo di Seppia che è già tutto un programma positivo di quello che ci aspetta.
La carnosissima Ostrica, verza fermentata, uva fragola mi riporta alla mente un’altra grande ostrica mangiata da Mauro Colagreco. Che l’ottimo Benito Cascone ne abbia portata qualcuna qui a Roma?!
Lo Sgombro fichi, fegato grasso è un gran piatto, intenso veramente: wow.
Il Topinambur come un carciofo è già diventato un classico delizioso del giovane Daniele Lippi.
La Seppia in rete, salsa con i suoi fegatini è un grande piatto coraggioso. Il giovane chef non ha paura di osare con i sapori che si distinguono chiaramente. Mi scappa un altro wow.
Pane burro e alici cioè i tortelli di pane al grano arso con consommé è coerentemente saporito in sequenza. Molto buono.
Linguine di farro, matticella, bottarga ancora a dimostrare che pure con le paste fatte in casa, Daniele Lippi ci sa fare: ottimo.
La Triglia uva pizzuta, durello di pollo è un altre gran piatto, ma sono di parte perché sono ingredienti che a tavola mi fanno impazzire.
Giusto per continuare con materie prime che adoro, anche se lo chef non lo sa, Hoink-hoink anguilla aceto e fagioli solferino mi fa sobbalzare dalla sedia. Un piatto che merita un doppio wow.
Il Maialino di cinta, mela, castagne a chiudere la parte salata e l’asticella rimane alta.
Il Pollo al curry è un dessert divertente, ma anche molto buono.
L’esperienza da Acquolina è stata sorprendente e se poi fate un full-immersion in questa deliziosa struttura nel cuore di Roma, potrete godere al meglio della bellezza della città eterna. Non tralasciate di fare una capatina ad Hotel The First Dolce, distante circa 200 metri e situato su via del Corso – sempre gruppo Pavillon – con un progetto ispirato alla “dolcezza” di Velo e dove gustare ottimi dessert.
Capitolo prezzi. I menù di Acquolina sono 3: “Il Bosco e Riviera” modulare in 6 portate da 120 € e 8 portate da 150 €. Il terzo è dedicato al compianto “Alessandro Narducci” di 7 portate a 120 €.
Sono proprio felice di questa esperienza romana, dove ho trovato grinta, sapori, tecnica ed entusiasmo che si addice benissimo al giovane team al quale vanno i miei complimenti.
Acquolina. Via del Vantaggio, 14. Roma. Tel. +39 06 320 1590