Agrigento: arancini a 18 € l’uno: ma stiamo scherzando?
Arancini al nero di seppia che costano 18 € l’uno in un ristorante di Agrigento. Alla faccia dello street food e della cucina siciliana povera.
Gli arancini sono l’ancora di salvezza culinaria per chi vuole consumare un pasto veloce, a buon prezzo ma certamente sfizioso. (Qui vi abbiamo segnalato i 7 migliori arancini di Catania e dintorni).
Dovresti farci il sacrosanto favore, ristoratore di Agrigento che vendi gli arancini al nero di seppia 18 € l’uno. Visto che proponi una ricetta universalmente nota e simbolo di un territorio come sono gli arancini per la Sicilia, non speculare sulla sindrome Briatore.
Arancini a 18 €: è la sindrome Briatore
Per sindrome Briatore intendo quel disturbo della personalità che colpisce gli italiani quando vanno a mangiare nelle pizzerie Crazy Pizza di Briatore. E li trasforma in tanti zanza ossessionati dal mostrare che non sono poveri.
No, veramente. Non puoi rendere costoso un piatto popolare solo perché è tra i più diffusi al mondo.
Gli arancini al nero di seppia che costano 18 € nel tuo ristorante di Agrigento sono eretici e mammalucchi.
Mica sei ubicato in via Veneto a Roma o nella Milano degli affitti che costano quanto una manovra economica.
Gli arancini al nero di seppia costano 2 €
No, ti trovi ad Agrigento. E duecento metri più avanti hai un bar che vende gli stessi arancini al nero di seppia a 2 € l’uno. Magari fatti con la ricetta del Salvo Montalbano di Camilleri.
Fanno 16 € in meno per ogni arancino.
Li puoi servire, come fai, su un “letto” di mousse e decorarli con un pizzico di crudité di pesce. Ma sempre palle di riso impanate e fritte restano.
Causa di tanta indignazione non è solo la popolarità raggiunta dal gustoso manicaretto ma anche la relativa facilità d’esecuzione.
Di norma gli arancini sono farciti con ragù, piselli e caciocavallo, o con dadini di prosciutto cotto e mozzarella. In questo caso, invece, con il nero di seppia, alimento non particolarmente pregiato.
Quale astrusa peripezia culinaria deve affrontare il cuoco di un ristorante per fare pagare gli arancini 18 € l’uno?
Arancini a 18 €: I fatti
Siamo nel centro di Agrigento, lontani, lontanissimi dai clamori estivi della Crazy Pizza di Briatore che costa 65 euro se è una “Pata Negra” e 15 € se è una semplice margherita.
Interessati solo a un frugale antipasto, i clienti del ristorante della città dei templi che propone gli arancini al nero di seppia su letto di mousse decorati con un pizzico di crudité di pesce –prezzo 18 € l’uno–, scelgono dapprima un altro piatto.
Ma poco dopo il ristoratore torna al tavolo per dire ai commensali che la portata richiesta non è più disponibile. E al posto di quella suggerisce il piatto di arancini perché, riferiscono i clienti al sito Agrigento Notizie: “È molto buono, veramente buono”.
Solo quando hanno tra le mani lo scontrino che vedete in alto nella foto, i clienti scoprono che il prezzo sanguinoso degli arancini al nero di seppia è di 18 € l’uno.
Mai la leccornia che sazia e delizia le mandibole di siciliani (e non) è risultata tanto indigesta.
Il conto totale: 70 €
Anche perché si aggiunge al resto del conto incriminato.
Dove figurano un fritto di calamari e calamaretti (totale 14 euro), due arancini al nero di seppia (18 € l’uno dunque 36 € in totale). Aggiungendo i prezzi di una bottiglia di vino, una d’acqua e i due coperti, il conto pagato dai clienti del ristorante nel centro di Agrigento per un semplice pranzetto è di 70 euro.
E solo grazie a uno sconto di 7 euro.
Il precedente
A ottobre 2020, messinesi e siciliani tutti, se l’erano presa con Filippo la Mantia per gli arancini venduti a 7 €. Anche allora la risposta coram populo all’interrogativo “quanto devono costare gli arancini di riso?” era circa 2 €.
Soglia psicologica superata dal famoso chef palermitano, già fidanzato con la influencer Chiara Maci, che negli anni precedenti aveva incantato i milanesi con il ristorante Oste e Cuoco.
All’elegante bar torrefazione Miscela d’Oro, aperto nel pieno centro di Messina al posto dello storico Bar Billè, “l’arancina di Filippo” (nome della versione di Filippo La Mantia) costava 7 €.
Il ripieno di carne era quello tradizionale. Cambiavano la dimensione e la presentazione. Soprattutto il prezzo.