Aiuto, mi si è ristretto l’ipermercato! Italiani in cerca di prossimità
Avete smesso da tempo di percorrere chilometri a spingere un carrello alla ricerca della confezione sparita? Ne avete abbastanza di macinare carburante per intercettare l’irresistibile promozione? Se si, siete in buona compagnia. Artefici di un cambio di marcia che le ricerche di mercato oggi registrano, con notarile puntigliosità.
Lo ha fatto Nielsen, società specializzata in studi sull’andamento del mercato, che in un suo report ha così sentenziato: gli ipermercati sono al tramonto, il negozio del cuore si fa più vicino, più piccolo e meno assortito.
E’ cambiato il modo di fare la spesa: meno viaggi lungo le autostrade degli scaffali e in fuga dai centri abitati. Più rapida la spesa vicino casa e con assortimenti che riducono i tempi della scelta. “A partire dal 2003 lo sviluppo degli ipermercati in Italia si è arrestato” e, dati alla mano, l’appeal delle grandi strutture con metrature superiori agli 8000 mq è in netto calo. “Se fino alla seconda metà degli anni Novanta gli ipermercati guadagnavano circa un punto di quota ogni anno, la crescita negli ultimi otto anni è stata molto lenta e la quota è rimasta pressochè invariata dal 2008 ad oggi”.
Complice anche l’espansione dei discount e l’aumento delle offerte promozionali nelle strutture medio-piccole, le compere si fanno sempre di più, preferibilmente, nel quartiere o nelle vicinanze dei luoghi di lavoro. Per i più affezionati alla GDO il passaggio è dall’ipermercato al supermercato di prossimità, altro “non luogo”, secondo la nota definizione del sociologo francese Marc Augé, solo un po’ più piccolo (arriveremo al luogo?)
L’abbandono delle grandi superfici si registra anche “non food, in particolare sulle categorie merceologiche del bazar pesante, per esempio i grandi elettrodomestici, per le quali i consumatori si sono sempre più rivolti alle grandi superfici specializzate”, spiega Nielsen.
[Fonte: Nielsen Foto: grandedistribuzione9.blogspot.com, pricesharing.it]