Alta Fedeltà. Liste di gusto. La pasta
Ci sono liste che hanno fini pratici e sono finite, come la lista di tutti i libri di una biblioteca; ma ve ne sono altre che vogliono suggerire grandenze innumerabili e che si arrestano incomplete ai confini dell’indefinito. (Vertigine della lista. Umberto Eco)
Tempo fa scrissi un domenicale dove giocavo con le liste. L’idea della lista mi è sempre stata congeniale, fin da ragazzo con gli amici facevo playlist su tutto e tutti, era un gioco, ma anche (come ho capito dopo) una maniera di interpretazione del reale, una modo giocoso di ragionare sulle cose e metabolizzarle.
Poi mi sono imbattuto in un libro straordinario: La vertigine della lista di Eco, lo consiglio a tutti. Un divertissiment, serissimo come si può essere solo non prendendosi troppo sul serio. E da qui al decidere una nuova rubrica per Scatti il passo è stato brevissimo.
Un giorno a settimana sotto il titolo Alta Fedeltà uscirà una lista di argomento gustoso, cinque indicazioni intorno ad un tema, con nessuna ambizione di essere esaustivi, ma solo per vedere l’effetto che fa… Se riuscirà, come spero e penso, si arricchirà dei contributi di tutti quelli che vorranno, così da ragionare in maniera divertita e divertente su questo nostro piccolo e bellissimo mondo.
Ho pensato molto da cosa incominciare… alla fine ha vinto il minimalismo, cosa meglio che cominciare dal Primo?
LE MIGLIORI PASTE
1) Spaghettone, Benedetto Cavalieri, un mito e una delizia, se ti ci imbatti mon torni più indietro. definitivo
2) Fusilloro, Verrigni. Ammetto che la prima volta che sentii parlare di una trafila in oro pensai, ma siamo davvero decadenti… Poi la provai e dovetti ammettere che era semplicemente stupefacente. Goloso
3) Calla, Pastificio dei Campi. Praticamente la calamarata a taglio obliquo. Un classico reinterpretato in maniera nuova e convincente. Moderno.
4) Casarecce, Fabbri. Un pastaio che da un secolo lavora ad un livello di qualità assoluta. Pochi come lui sanno lavorare sul grano e sulla qualità. Esoteriche.
5) Paccheri, Setaro. Un grande classico che stupisce ogni volta per come tiene la cottura di un formato difficile da gestire. Il sapore poi è intenso e consistente. Classico
Ecco le cinque posizioni di vertice assoluto secondo me e in un ordine che non vuole essere qualitativo ma di memoria. Ce ne sono molte altre, più o meno conosciute, le aspetto da voi…
Ciao A