Amarone. Verticale Campo dei Gigli di Tenuta Sant’Antonio
Fabrizio Russo di Atheneum ha guidato la seduta di degustazione di Amarone in una bella sala gremita in compagnia di Tiziano Castagnedi, della famiglia proprietaria dell’azienda Tenuta Sant’Antonio di cui è anche enologo.
Assaggiamo Valpolicella superiore La Bandina 2007, fra i nostri preferiti da sempre. Botte grande, al naso freschezza, non ci sono esuberanze olfattive. In bocca ha personalità e rispetto per il carattere varietale del vitigno. Marasca e frutti di bosco. Una nota mentolata e un’acidità che dinamizzano la beva in un bocca piena, lunga e persistente.
E’ un gran bel vino questa Valpolicella!
A seguire una verticale di 5 annate di Amarone Campo dei Gigli, l’ammiraglia della tenuta veneta.
Cominciamo con l’annata più recente, la 2004: vino materico, ricco, con grandi estratti. In questa fase c’è una sorta di dicotomia fra naso e bocca. Il primo espresso con frutti, spezie e grande personalità. In bocca è ancora alla ricerca di un equilibrio perchè è giovane e ha un tannino ancora incompiuto ma il vino è molto buono e promette un eccellente futuro.
2000: naso meno articolato rispetto al 2004, ma grande eleganza con una bella e sorprendente nota floreale, l’unica concessione al terziario è una nota di cuoio e di liquirizia ma con una buona acidità. In bocca struttura tannica setosa ed elegante. Non e’ una grande annata ma il vino c’è.
1999: vino piu’ nervoso, meno carezzevole rispetto al 2000, con una leggerissima volatile tutt’altro che sgradevole però,fresco e verticale ma più vicino a un Valpolicella superiore che non a un Amarone.
1997: annata calda, marasca, ciliegia e un tannino un po’ polveroso cioè asciugante. Armonico e caldo in bocca ma non ha una grande acidità.
1995: naso molto interessante, speziato, tabacco e muschio, una nota ferrosa. Integro in bocca con una buona acidità. il
millesimo ci e’ piaciuto molto.
La seduta si e’ conclusa con un assaggio di Recioto Argille Bianche 2004 in abbinamento al cioccolato di Vestri. Un Amarone dolce, un vino molto equilibrato con una leggera sensazione volatile e una dolcezza modulata che invitano alla beva…fin troppo!