I 10 migliori Taurasi 2008. Vincenzo Mercurio domina con il cru Coste
Non c’è storia. Alle Anteprime del Taurasi l’annata 2009 è stata superata di gran lunga dalle bottiglie dell’annata 2008 (valutata in 18/20 dalla commissione tecnica individuata dal Consorzio di Tutela, mentre il 2009 è ancora senza voto). Al termine della degustazione delle 64 etichette assaggiate in tre (insieme a me, Gianmarco Nulli Gennari e Stefano Ronconi), la classifica con i magnifici 10 vede Contrade di Taurasi con il suo Coste dell’enologo Vincenzo Mercurio in ampio e solido vantaggio su tutti gli altri. Un nuovo riconoscimento al wine maker formatosi alla scuola di Luigi Moio che fa incetta di premi con le sue realizzazioni al Sud e mette in prima linea un grande aglianico. Da mettere subito in cantina con un prezzo che oscilla sui 30 € a bottiglia
I 10 migliori Taurasi del 2008
- Taurasi Coste 2008 – Contrade di Taurasi: vibrante, teso e minerale. Sentori di visciola, prugna e agrume. Elegante, complesso, ricco e profondo. Un vero monumento all’aglianico. Alcune voci ci dicono che sia il preferito anche di Daniele Cernilli.Non sappiamo se corrisponde a verità. Per noi, in ogni caso, è il miglior assaggio della giornata in assoluto. 95/100
- Taurasi Nero Né – Il Cancelliere: sentori di frutto croccante e spezia. Tannino giovane ma di qualità. Profondo, ampio e con beva orizzontale. 90/100
- Taurasi Macchia dei Goti 2008- Antonio Caggiano: Note di grafite, china e frutta secca. Fresco, complesso e molto piacevole chiude con sensazioni di agrume, buccia di pesca e ricordi minerali. 90/100
- Taurasi Riserva 2008 – Sanpaolo: sentori di prugna croccante e spezie. Pieno, elegante, acido, con finale agrumato e di buccia di pesca. 89/100
- Taurasi Issàra 2008 – La Marca: vino con tanta materia, un tannino importante ma di qualità, un naso ancora chiuso, ma fresco e di grande profondità. Chiusura balsamica. 88/100
- Taurasi 2008 – D’Antiche Terre: Fresco, agrumato e minerale. Chiude con ricordi di china, erbe aromatiche e macchia mediterranea, mantenendo una bellissima bevibilità. 88/100
- Taurasi Alta Valle Riserva – Colli di Castelfranci: sentori di mallo di noce, rosmarino e macchia mediterranea. Fresco , pieno e di grande beva. Finale agrumato e di buccia di pesca. Di grande piacevolezza. 88/100
- Taurasi Vigna Vinieri 2008 – Montesole: gioca le sue carte sulle note fruttate di amarena e mora. In bocca pieno e strutturato. Chiude con sensazioni olfattive di tabacco, cuoio e tamarindo. 87/100
- Taurasi Fatica Contadina 2008 – Terredora: incenso, spezia, rosmarino per un naso che accompagna una bocca sapida e minerale . Teso ma profondo. Chiude con toni agrumati. 86/100
- Taurasi 2008 – Montesole: note di frutti di bosco freschi e di frutta secca, spezie e grafite. Elegante, ed ampio, ha un lunghissimo finale di macchia mediterranea. 86/100
Non abbiamo rinunciato a segnalare anche le migliori etichette del 2009. Ma per mantenere un alto standard qualitativo, non possiamo andare oltre una top five. Da segnalare Pietracupa che non è più solo sinonimo di fiano e Di Prisco che va oltre il “solito” greco.
- Taurasi 2009 – Donnachiara: Sentori di agrumi e frutti di bosco si uniscono ad una piacevolissima mineralità. Profondo, ampio e complesso, chiude con ricordi di frutta secca .Vino esemplare 91/100
- Taurasi Principe Lagonessa 2009 – Amarano: ancora mineralità ed ancora frutti di bosco. Finale di mora, lampone e spezia. Fresco, elegante e di grande beva. Finale di grafite. 90/100
- Taurasi 2009 – Villa Raiano: visciola e pepe, lampone, rosmarino e macchia mediterranea sono i marcatori olfattivi di questo piacevolissimo taurasi. Ampio e espansivo chiude con ricordi di incenso. 89/100
- Taurasi 2009 – Pietracupa: il sottotitolo potrebbe essere “non solo fiano”. Ed infatti questo vino ci sorprende per un frutto croccante, per freschezza e per mineralità. 88/100
- Taurasi 2009 – Di Prisco: e qui un altro sottotitolo “non solo Greco”. Toni minerali, di china , di radice, macchia e mirto. Complesso ed elegante. 88/100