Antonio Lucisano, ex direttore del Consorzio Mozzarella di Bufala, è morto
Antonio Lucisano, ex direttore del Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana Dop, è scomparso stanotte colpito all’improvviso da una malattia fulminante.
Persona di grandi capacità, si deve a lui la rinascita del consorzio in un periodo difficile in cui la mozzarella di bufala era avvicinata pericolosamente alla Terra dei Fuochi e a rischio commissariamento politico dal nord. Due intuizioni su tutte. Affidare il controllo qualità previsto dal disciplinare a un ente tedesco. E lo slogan O è Mozzarella di Bufala Campana DOP o non è.
Oltre alla partecipazione a diversi eventi che ampliarono la conoscenza del consorzio anche da parte del pubblico nostrano.
Siamo sempre stati rispettosamente sui lati opposti delle barricate rispetto alla modifica del disciplinare sul punto della cagliata condizionata. Cioè, in breve, sulla Dop per la mozzarella congelata. Uno strumento necessario per migliorare l’export per lui. Una minaccia alla tipicità per me. Ne parlammo più di 10 anni fa in un incontro faccia a faccia alla presenza dell’allora Ufficio Stampa a Roma che ci chiarì che le nostre posizioni erano distanti su questo aspetto. Ma nonostante le differenze di vedute, gli incontri nel tempo sono sempre stati piacevoli.
Le osservazioni di Antonio Lucisano sul mondo della mozzarella di bufala, che ha continuato a seguire con passione, sono sempre state puntuali. Una rara capacità di comprensione delle dinamiche nella loro globalità che aveva portato gli allevatori al tavolo di concertazione con i produttori. Un altro tassello della sua azione che aveva determinato anche l’attenuazione del contrasto tra produttori di mozzarella di Caserta e di Salerno.
L’uscita dal Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana Dop non l’aveva però allontanato dal mondo del cibo. Se ne interessava con la bottega di eccellenze a via Alabardieri a Napoli e anche con la scrittura sui social con puntate sui prodotti alimentari e sulla mozzarella.