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14 Agosto 2020

Aperture di nuovi ristoranti: blocco per legge fino al 2022. Chi è d’accordo?

Aperture di nuovi ristoranti: si discute di bloccarle fino al 2022 con un ememendamento al decreto Stabilità. Chi è d'accordo?
Aperture di nuovi ristoranti: blocco per legge fino al 2022. Chi è d’accordo?

Aperture di nuovi ristoranti bloccate fino al 2022: di chi è l’idea? Ricordate Pasquale Naccari del Vecchio e il Mare di Firenze? Un piccolo sforzo di memoria. Sì, è il ristoratore che, in pieno lockdown, aveva chiesto a Peppe (Giuseppe Conte) di pagare lui, cioè lo Stato, gli affitti dei ristoranti.

È diventato una celebrità su Scatti di Gusto, nonché interlocutore del Governo con la sua associazione. Proprio Ristoratori Toscana –questo il nome dell’associazione con 15mila iscritti– fa sapere martedì scorso con un comunicato stampa che è stato dichiarato ammissibile l’emendamento al decreto Agosto firmato del senatore del Pd Dario Parrini. L’emendamento chiede la sospensione dell’efficacia della legge Bersani. In altre parole, il blocco dell’apertura di nuove attività nel settore della ristorazione.

Tradotto: niente più aperture di nuovi ristoranti, bar e pizzerie con una moratoria fino al 31 dicembre 2021.

Pasquale Naccari commenta soddisfatto: ”L’emendamento sarà discusso in Senato nei prossimi giorni e, visto l’interesse che a parole esprimono tutte le forze politiche nei confronti della nostra categoria, ci aspettiamo che sia approvato all’unanimità”.

L’associazione Ristoratori Toscana teme che nuovi imprenditori – contando su capitali freschi– riescano a scalzare i vecchi ristoratori, sfiniti dalla stagione difficilissima del Covid-19, spesso morosi loro malgrado dopo un lungo periodo di chiusura.

Fin qui la giornata di ieri. Ma questa mattina il senatore Dario Parrini, ex segretario del Pd toscano, ha negato di aver presentato una simile proposta e di volerla mettere in campo in futuro.

“Impedire a nuovi imprenditori di fare investimenti nel mercato della ristorazione sarebbe profondamente sbagliato. Una fase di crisi, come quella che viviamo, richiede l’esatto opposto: sarebbero utilissime delle robuste iniezioni di idee e liquidità”.

https://www.facebook.com/ristoratoritoscana/videos/vb.112316260570853/601290367423032/?type=2&theater

Eppure il video di Pasquale Naccari pubblicato sulla pagina Facebook dell’associazione non lascia spazio a dubbi sulle paterniità.

Sicuramente in campo c’è un altro emendamento, sempre del PD. Che è quello di vietare a macellerie e pescherie di far consumare cibi che vendono nei loro locali o in locali attigui a clienti. Sparirebbero, quindi, le risto-pescherie e le risto-macellerie, cioè quelle attività che di giorno sono negozi e di sera cucinano come ristoranti.

Se questo emendamento venisse approvato, il divieto sarebbe in vigore fino alla fine del 2021.

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