L’arte della baguette nel patrimonio Unesco proprio come la pizza
Emmanuel Macron, il Presidente della Francia, si è detto d’accordo. La baguette o, meglio, l’arte dei panificatori di Francia che creano il pane simbolo della nazione potrebbe aspirare a diventare uno dei tesori immateriali degni di tutela da parte dell’Unesco.
“La baguette è invidiata dal mondo intero. Occorre preservarne l’eccellenza e l’arte per cui bisogna iscriverla al patrimonio. La baguette è il quotidiano dei Francesi e il pane ha una storia particolare che accompagna i Francesi la mattina, il mezzogiorno e la sera”, ha sottolineato Macron rispondendo all’invito di Dominique Anract, presidente della Confederazione nazionale della panetteria-pasticceria francese(CNPBF)durante la tradizionale cerimonia della consegna della galette des rois, il dolce che nasconde un fagiolo al suo interno.
“La baguette è un prodotto meraviglioso fatto di farina, acqua, sale e lievito”, ha ricordato Anract.
Insomma, proprio come la pizza.
L’esempio proprio la pizza napoletana che indirettamente è diventata patrimonio dell’Unesco grazie all’iscrizione dell’arte dei pizzaioli che la realizzano aprendo uno scenario di ricadute economiche e turistiche ancora tutto da valutare.
La differenza tra l’iniziativa napoletana e quella francese potrebbe essere proprio la dinamica di costruzione del dossier che a Napoli ha avuto un percorso meno semplice di quello che potrebbe spianare il Presidente Macron con una partecipazione corale delle istituzioni governative sul modello di quanto è accaduto con la Festa Nazionale della Gastronomia Francese lanciata dal ministro Frédréric Mitterrand a seguito dell’iscrizione della cucina d’Oltralpe nel Patrimonio Unesco.
La capacità di fare quadrato dei Francesi sul tema cibo è cosa ben nota agli Italiani che scherzano sovente sui formaggi e sullo champagne, ma conoscono l’efficacia delle iniziative dei cugini.
A Napoli c’è stata la riprova dell’italico costume di andare ognuno per conto proprio con l’adesione in zona Cesarini del Ministro della Cultura Dario Franceschini il cui ministero è rimasto lontano dall’iniziativa di sostegno alla candidatura avviata dal Presidente dell’Associazione Pizzaiuoli Napoletani, Sergio Miccù.
“Io conosco i nostri panificatori, hanno visto che i Napoletani sono riusciti a far classificare la loro pizza nel patrimonio mondiale dell’Unesco e dunque si chiedono perché no la baguette e hanno ragione!”, ha concluso Emmanuel Macron.
L’arte, signor Presidente, l’arte non la baguette. Ma se riuscirete a far iscrivere la baguette invece che i panificatori, chapeau!
[Link: Le Figaro]