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28 Novembre 2018

Bergamo. Il programma di GourmArte 2018 con 24 chef e 200 prodotti

A Bergamo dal 1 al 3 dicembre c'è GourmArte. È la settima edizione e vi diciamo anche quest'anno cosa potete assaggiare. 24 chef e 24 piatti Innanzitutto
Bergamo. Il programma di GourmArte 2018 con 24 chef e 200 prodotti

A Bergamo dal 1 al 3 dicembre c’è GourmArte.

È la settima edizione e vi diciamo anche quest’anno cosa potete assaggiare.

24 chef e 24 piatti

Innanzitutto troverete 24 tra cuochi e pizzaioli che si avvicenderanno a pranzo e cena nelle 8 cucine proponendo un piatto come segno d’identità culinaria.

Eccoli. Pregustateli, ricordando il prezzo davvero appetitoso piatto + calice a 15 € e pizza o dolce + calice a 10 €.

Sabato 1 dicembre, h12-15 e h19-21:30

Ilario Vinciguerra – Ilario Vinciguerra, Gallarate (VA)
Ristretto di ragù campano in pacchero con crema di Grana Padano

Stefano Cerveni – Due Colombe, Corte Franca (BS)
Fagottelli di pasta fresca Milano-Bagolino (v. foto)

Gianni Tarabini – La Presef, Mantello (SO)
Raviolone alla zucca nostrana, mostarda di mandarino, burro nocciola Fiorida aromatizzato alle erbette

Vittorio Brignoli – Da Vittorio, Porto Palo di Menfi (AG)
Fusilloni, uova di San Pietro con gamberetti di Sciacca e polpettine di orata

Stefano Masanti – Cantinone, Madesimo (SO)
Maialino nero di Samolaco confit con melonz di patate viola, mortadella di fegato alle mele e cotechino con pult di segale

Fabrizio Ferrari – Unico, Milano
Merluzzo in “fermento” all’aglio nero e cipolla

Le pizze di Mattia Cantini – Il Ciclone, Sirmione (BS)
Pizza con impasto mais e semi di girasole; saor di cipolle di Montoro, zucca, pinoli uvetta, Bagoss di Bagolino / Focaccia croccante imbottita: burrata di Alberobello , crudo di Parma 22 mesi

I dolci di Gianni Pina – Pasticceria Pina, Trescore Balneario (BG)
Soffio d’Oriente, mousse al mango con sentore di coriandolo e ananas flambato al Grand Marnier / Ursula, crema leggera ai marroni canditi e zenzero

Domenica 2 dicembre, h12-15 e h19-22

Philippe Levéillé – Miramonti L’Altro, Concesio (BS)
Consistenze diverse di un’ostrica

Roberto Conti – Trussardi alla Scala, Milano
Un “Kebab” bergamasco

Claudio Sadler – Sadler, Milano
Cannelloni di baccalà con crema di zafferano e spinaci

Alberto Gipponi – Da Dina, Gussago (BS)
I casoncelli: dentro al sacchetto crudo ma cotto; nel piatto la tradizione in crema al Parmigiano 43 mesi e polvere di salvia (ne mangerei un bidet …)

Enrico Bartolini – Mudec, Milano – Casual, Bergamo
Riso e latte con cîvet di lepre

Federico Beretta – Feel, Como
Funghi d’autunno: saltati, in crema, tartufo nero e piantaggine

Le pizze di Ivan Gorlani – ERA Pizza, Monza (MB)
Pizza “Coq-au-Vin ricordi di Stendhal” (galletto alla brace sfumato al vino Montevecchia e cipolle croccanti) / Pizza “Monzese” (impasto al gelso, merluzzo in tempura di mais bianco perla, zucca, bacon croccante, semi di zucca e senape Dijon)

I dolci di Matteo Manzotti – Caffè Milano, Treviglio (BG)
Tiramisushi / Tarte eclair croccante ai frutti rossi con salsa al lampone

Lunedì 3 dicembre, h12-15

Fabio Abbattista – Leone Felice all’Albereta, Erbusco (BS)
Cardo gobbo, castagna affumicata e Taleggio

Marco Parillo – Casale del Mare, Castiglioncello (LI)
Raviolo di parmigiana di melanzane, carpaccio di crostacei della costa etrusca, emulsione di burratadella Val di Cecina

Edoardo Fumagalli – la Locanda del Notaio, Pellio d’Intelvi (CO)
Fagottini di leprotto alla reale

Riccardo Camanini – Lido 84, Gardone Riviera (BS)
Persico trippato fritto, miele di elicrisum e agrumi del Garda

Enrico Gerli – I Castagni, Vigevano (PV)
Risotto Carnaroli con cipolla di Breme e peperoni lomellini, passata di borlotti di Vigevano,polveri di peperonata disidrata

Chicco e Bobo Cerea, Paolo Rota – Da Vittorio, Brusaporto (BG)
Punta di petto brasata con prugne e vino rosso, purè di zucca allo zenzero

Le pizze di Antonio Pappalardo – La Cascina dei Sapori, Rezzato (BS)
Pizza a spicchi con seppia, kaki, macadamia e liquirizia / Pizza in teglia alla romana imbottita con guancia brasata, cavolo cappuccio e crema al Castelmagno

I dolci di Riccardo Schiavi – La Pasqualina, Almenno San Bartolomeo (BG)
Al contadino non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere (pere, croccante alla nocciola e gelato allo Strachitunt)/ Millefoglie Pasqualina

Assaggi e acquisti stravaganti

Ecco alcuni assaggi da noi testati in anteprima tra gli oltre 200 prodotti d’eccellenza e di piccoli produttori presenti da tutta Italia.

– La loanghina, aromatica salsiccia artigianale buona anche cruda della Macelleria Magri Bruno di Chiuduno (BG), fondata nel 1926, premio Custode del Gusto.

– Il formaggio nero de la Nona 1753 del produttore Attilio Perego – Valle Rossa Food di Bisanzano (BG), prodotto da una ricetta del ‘700, scritta nel dialetto locale dell’epoca su una pergamena nascosta in una scatola sepolta sotto una pietra in una baita. Praticamente, un tesoro ritrovato. Premio Esploratore del Gusto.

– Il Tiramisushi, dolce ideata da Matteo Manzotti del Caffè Milano di Treviglio, premiato come Figlio d’Arte – quando l’allievo supera il maestro. Ma il Maestro, nondimeno, cioè il padre di Matteo, è stato il codificatore e maggior promotore della Turta di Treì, gloria dolciaria del paese.

– Il Franciacorta DOCG Brut Animante Bio, prodotto da Barone Pizzini di Corte Bianca (BS), Premio Maestro del Gusto.

– Le uova azzurre delle galline Araucana, di origine cilena, proposte dal suddetto Magri. Il colore del guscio è frutto di un gene proprio di questa razza avicola, non dell’alimentazione, che è la stessa delle altre galline rustiche allevate a terra. Dobbiamo attenderci un sapore celestiale?

– Il casoncello crudo ma cotto (in realtà cotto a bassa temperatura ancora infarinato e presentato da solo e a sorpresa in un sacchettino di carta) di Alberto Gipponi del ristorante da Dina a Gusago (BS), premio Interprete del Gusto.

Prezzi

L’ingresso è libero, assaggi e degustazioni agli stand partono da 5 €, mentre al ristorante aperto a pranzo e a cena si paga come detto piatto + calice a 15 € e pizza o dolce + calice a 10 €.

Si ritorna alla formula sabato – domenica – lunedì perché il lunedì, giornata lavorativa, è per sua natura più business oriented e più adatto all’attenzione degli operatori del settore, soprattutto dopo un sabato-domenica di curiosi del gusto, se possiamo coniare una categoria provvisoria sulla falsariga di quelle ufficiali.

OK, appuntamento a Bergamo. Magari con qualche ora in più per visitare la meravigliosa città.

GourmArte – Fiera di Bergamo, raggiungibile in auto o in treno con bus linea 1 dalla stazione

[Immagini: iPhone di Daniela; F. Salce]

Argomenti:
Bergamo
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Daniela Ferrando
Milanese, trent’anni di copywriting e comunicazione aziendale. Le piace che il cibo abbia le parole che merita: è cultura. Parlando molto e mangiando poco, non si applica nel suo caso il “parla come mangi”.
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Scatti di Gusto di Vincenzo Pagano
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