Berlucchi o Ferrari: prezzo e sfida tra spumanti pigliatutto a Natale
La caccia al prezzo migliore tra gli spumanti Berlucchi e Ferrari è un grande classico dei giorni che precedono il Natale nelle corsie dei supermercati, Esselunga, Conad, Coop o altri.
È qui, di solito, che si decide quale spumante italiano metteremo in tavola nei pranzi e nei cenoni delle feste, Vigilia e Natale 2023 poi Capodanno 2024.
Se siete indecisi e volete capire una volta per tutte chi vince la sfida nazionalpopolare di Natale, eccoci, vi aiutiamo noi. Perché il confronto tra spumanti Berlucchi e Ferrari, magari in versione astucciata, non è solo una questione di prezzo, c’è anche altro.
Berlucchi e Ferrari: cos’hanno in comune oltre al prezzo
Berlucchi e Ferrari sono i vini entry level di due prestigiose aziende.
Guido Berlucchi & C., fondata nel 1955 da Guido Berlucchi, Franco Ziliani, scomparso nel 2021 e Giorgio Lanciani, produce vino a Borgonato, in Franciacorta, una DOCG che ha praticamente creato. Oggi è un gigante da 600 ettari di vigneto in Franciacorta e oltre 4 milioni di bottiglie prodotte all’anno.
Cantine Ferrari è un’azienda di Trento specializzata in vino spumante, che aderisce al consorzio Trentodoc, seguendone il disciplinare di produzione. Esiste dal 1902, quando fu fondata da Giulio Ferrari.
Spumanti Berlucchi e Ferrari: il prezzo medio
La fascia di prezzo sia per Berlucchi che per Ferrari, produttore dell’anno nel 2019, si attesta sui 10/17 euro, al netto dell’offerta, abbastanza frequente, di qualche supermercato.
Entrambi gli spumanti –non parliamo quindi di bottiglie diverse quali Berlucchi 61 (qui c’è la recensione del Berlucchi 61) o Ferrari Perlé, né di millesimati o di riserve, rientrano nella stessa fascia qualitativa. Diciamo media. Questi sono i prezzi medi delle due bottiglie al supermercato negli ultimi giorni:
- Spumante Berlucchi Cuvée Imperiale Brut: prezzo 15,80 €
- Spumante Ferrari Brut Trento Doc: prezzo 16,80 €
Sono due “metodo classico”, vengono cioè prodotti seguendo il metodo di produzione degli champagne.
Entrambi passano 18 mesi sui lieviti. Per un vino invecchiare sui lieviti significa maturare, cioè dotarsi di un corpo, strutturarsi, a contatto con i lieviti della fermentazione alcolica. Oltre a preservare le caratteristiche del vino nel tempo, la maturazione sui lieviti lo rende migliore fin dal primo assaggio.
Parliamo di due spumanti Brut (traduzione letterale grezzo, puro), vale a dire secchi (con un residuo zuccherino inferiore ai 12 g/l). La voce Brut indica dunque uno spumante secco e non dolce.
Le differenze
Quali sono le differenze? Intanto la provenienza. Il Berlucchi è uno spumante lombardo, Ferrari è prodotto in Trentino.
Quindi i vitigni. Se Berlucchi è un Franciacorta docg, fatto con uve chardonnay e pinot nero, Ferrari è un Trento doc, prodotto con uve chardonnay.
Confrontando due bottiglie di spumante che hanno identico periodo di sboccatura (step nel quale si rimuovono i lieviti ancora presenti nelle bottiglie dopo la seconda fermentazione), possiamo farci un’idea delle differenze tra Berlucchi e Ferrari, al netto del prezzo simile.
Berlucchi vs. Ferrari: recensione
Colore e perlage
Il colore di entrambi gli spumanti è il giallo paglierino, ma Ferrari è più brillante e vivido.
Anche nel perlage, cioè nell’effervescenza delle bollicine che spingono dal basso verso l’alto, Ferrari mostra una maggiore persistenza.
Assegnamo di diritto tre punti a Ferrari.
Spumanti Berlucchi e Ferrari: parliamo di profumo non di prezzo
Imitiamo il classico gesto degli esperti, cioè infiliamo il naso dentro il bicchiere per percepire meglio i profumi.
La complessità di Ferrari è apprezzabile. Un sommelier vi direbbe con aria solenne che si percepiscono note floreali, frutta gialla, vaniglia, una gradevole intensità di profumi in arrivo dal bicchiere.
Dobbiamo assegnare altri 3 punti a Ferrari. E siamo a 6 contro 0.
Scelta confermata nonostante dal bicchiere di Berlucchi arrivino profumi gradevoli. Ma più smorzati e meno compositi. Si sentono le note floreali, il lievito e la crosta di pane, ma l’intensità è inferiore rispetto al Ferrari.
Assaggio
Questo è il confronto più importante, insieme a quello del prezzo, tra gli spumanti Berlucchi e Ferrari. Da solo vale 9 punti.
Beh, il risultato è sorprendente.
Perché in bocca Berlucchi seduce con una maggiore gradevolezza. Sicuramente risulta minore l’acidità rispetto a Ferrari, collegata alla maggiore vividezza del colore.
Anche nella persistenza del gusto Berlucchi prevale, senza il finale leggermente amaro che si nota nel Ferrari.
In definitiva, alla fondamentale prova dell’assaggio, Berlucchi risulta equilibrato, meno aggressivo, in un aggettivo più elegante rispetto al concorrente.
I nove punti vanno a Berlucchi, che vince la sfida (a parità di sboccatura) con il punteggio di 9 a 6.
La valutazione, va da sé, è personale, prendetela dunque per quello che vale. E comunque buona caccia al miglior prezzo dello spumante Berlucchi Cuvée Imperiale Brut e dello spumante Ferrari Brut Trento Doc, nel vostro supermercato di fiducia.