Bologna: i wine bar più elettrizzanti dove bere vini naturali
Venerdì sera, il wine bar di Bologna è affollato. Un tavolo sociale lungo e stretto attraversa la sala, due sgabelli color ruggine guardano una finestra che fa condensa.
Nel menu, scarabocchiato sulla lavagna, spiccano i nomi di alcuni vini naturali. Oltre a pochi sfizi che un cuoco solitario prepara in una minuscola cucina. Ma a fornelli spenti.
Nei piatti si riconoscono rari formaggi d’alpeggio a latte crudo, tigelle con i salumi di mora romagnola, focacce con la mortadella di Pasquini. Mentre le battute funky jazz della musica risuonano al volume giusto.
Moltitudini di vini naturali di vigneron indipendenti allineati su scaffali di cemento hanno i prezzi scritti con un pennarello bianco.
Benvenuti a…
Beh, potreste essere in uno qualsiasi dei wine bar di Bologna. Già attivi da anni oppure di nuova generazione, di quelli spuntati a decine negli ultimi anni da Milano a Palermo.
Non semplici bar ma neanche veri ristoranti: la loro vocazione sono vini naturali e spuntini creativi. E che nessun cliente si senta escluso.
Wine bar a Bologna: come ti democratizzo il vino
Roma ha fatto il pieno di aperture. Infatti vi abbiamo segnalato i wine bar dove bere vini naturali a Roma. Da Ruvido a Retrovino, da Bar Bozza a Ciaparat, da La Mescita a Triodinamico. Oggi ogni quartiere della capitale, da Prati a Monteverde, ha il suo wine bar di nuova generazione.
È lo stesso nei quartieri alla moda di molte città italiane. Milano ha Bicchierino, Bar Nico, Minerale, Bar Paradiso. Torino ha Beva, Rossorubino, Luogo Divino. Napoli ha Vineria Bandita, Jus. Palermo ha Vino Veritas.
E ci sono i wine bar di Bologna. Più accessibili rispetto ai predecessori, meno bui e cavernosi.
Si mangia bene, ma non è obbligatorio mangiare. Ci sono taglieri, snack e piattini con ingredienti raffinati preparati a fuochi spenti. Neanche questo però è obbligatorio. A volte si cucina, e non solo qualche piatto di pasta.
I camerieri, con le loro t-shirt di Batman, non potrebbero essere più distanti dall’immagine del dogmatico sommelier in giacca e cravatta. Spesso sono preparati ma senza darlo troppo a vedere.
Bolognesi e turisti preferiscono il naturale, nel senso di vini che implicano pratiche agricole sostenibili e interventi chimici ridotti all’osso. Buona parte sono giovani, ma non mancano genitori di mezz’età.
A unirli tutti – cuochi, camerieri e avventori – è la stessa missione: liberarsi dell’immagine intimidatoria del vino.
Bevi come parli
Anche la lingua tradizionalmente associata al vino non è la stessa. Dagli avventori più giovani dei wine bar di Bologna si captano definizioni insolite, ritagliate su misura per i vini naturali: “luminosi”, “croccanti”, “succosi”.
Ispirazione parigina
Le radici del moderno wine bar affondano a Parigi. Dagli anni ’80 e ancora oggi il centro del movimento che ha imposto il vino naturale. Nello stesso periodo nascono cave à manger e bar à vin, posti piccoli e informali frequentati da appassionati che aprono bottiglie audaci, spizzicando da taglieri di salumi e formaggi o poco più.
Tutti i nuovi wine bar, soprattutto a Bologna, risentono dell’influenza parigina. Ma aggiungono qualcosa dei tapas bar spagnoli. E si inseriscono perfettamente nel culto italiano dell’aperitivo. Ordina un bicchiere, abbinaci un piattino sfizioso e scopri dove ti porta la notte.
Wine Bar: quando siete a Bologna fate come i bolognesi
Alla lista dei wine bar che state per leggere vogliamo aggiungere altre segnalazioni. A conferma di una scena vibrante che può riservare nuove sorprese. Sottobanco, in piazza Aldrovandi, Drogheria della Api in via degli Orti, Enoteca Al Risanamento, in via Zamboni e Vineria Favalli, in via Santo Stefano.
- Indirizzo: Via Mascarella, 26 B/C – Bologna
- Numero di telefono: 051 5876455
- Prezzo a persona: 10/30 €
Clientela vivace e giovane (ma non solo) che tira tardi in zona università affollando il wine bar più amato di Bologna.
Guidato da Andrea Rubbi, pioniere del format dedicato a vini naturali e bio, spesso con etichette rare introvabili altrove, cocktail, birre artigianali, tantissime e di nicchia, oltre a squisitezze tipicamente emiliane richiestissime a pranzo e all’ora dell’aperitivo.
Con tavoli all’aperto davanti ai classici portici bolognesi e le immancabili lavagne per scoprire specialità del giorno e prezzi.
Enoteca – wine bar di nuova generazione
- Indirizzo: Via Urbana, 12/B – Bologna
- Numero di telefono: 379 2470689
- Prezzo a persona: 15/30 €
Piccola enoteca con cucina aperta nel 2022 in zona Saragozza nel centro di Bologna.
La carta (che non c’è) contempla quasi esclusivamente vini naturali di piccoli artigiani privi di grandi distribuzioni, italiani e europei. Con un centinaio di etichette a rotazione disponibili anche per l’asporto.
Nel menu minimal del wine bar di Bologna figurano taralli (4 €), taglieri con formaggi (selezioni Guffanti) e salumi della macelleria Zavoli (13 e 10 €), crostini (da 5 a 8 €) e hummus di ceci (6 €).
Bivio organizza spesso degustazioni a tema, alla scoperta di vigneron indipendenti.
Il classico che non stanca
- Indirizzo: Via Altabella, 15/B, 40126 Bologna
- Numero di telefono: 349 3002939
- Menu
- Prezzo a persona: 25/35 €
Interni diversi, più formali, rispetto a quelli creativamente incasinati del wine bar di nuova generazione che attrae i fan dei vini naturali. E prezzi leggermente più sostenuti.
Imperdibili i taglieri (8-14 €), i crostini e le focacce (12-14 €) da consumare sui tavoli in legno massiccio dell’enoteca – wine bar di Bologna, o sul bancone in marmo, o ancora all’aperto sui tavoli di via Altabella. Tra i salumi si fanno notare la mortadella artigianale di Pasquini (10 €) o il crudo Sant’Ilario (14 €).
Ma veniamo alle librerie di vini che rivestono la parete principale. La scelta è tra circa 500 etichette non solo italiane con una mescita costantemente rinnovata e piena di vini naturali emiliani, lambruschi in testa.
Wine Bar sotto i portici di Bologna
- Indirizzo: Via Mazzini, 13/C – Bologna
- Numero di telefono: 377 5758808
- Prezzo a persona: 20/30 €
Un posto piccolo, molto centrale, dal piglio informale, che mette insieme scelte di grande personalità sia nei vini, tanti anche alla mescita e ruotati con continuità, che nei vari piatti e piattini.
All’insegna dei grandi salumi di mora romagnola di Zavoli, di spettacolari formaggi d’alpeggio, erborinati o stagionati e dei dolci del Forno Calzolari, altra colonna emiliana del gusto.
I bolognesi affollano il wine bar, sotto il portico degli Alemanni (non distante da Porta Maggiore), a pranzo e, soprattutto, all’ora dell’aperitivo. I vini di Bibe, che è anche piccola bottega, si possono tutti comprare.
Bottega, piccola cucina, vini naturali
- Indirizzo: Via Castiglione, 69A – Bologna
- Numero di telefono: 340 5485154
- Prezzo a persona: 15/20 €
Lo spaccio di quartiere rivisto e corretto.
Merito del trentenne Davide Avati, bottegaio appassionato passato per Bivio e per Forno Brisa, che stuzzica l’appetito dei bolognesi con i salumi dell’appennino bolognese, la mora romagnola di Zavoli, i formaggi a latte crudo di Andrea Bezzi, e un’infinità di prodotti da dispensa, tutto artigianale e di livello.
Non sono da meno i vini, soprattutto regionali (interessanti i siciliani), spesso biodinamici. Scovami si trova in questa lista nonostante chiuda alle 19:30, per il menu sfizioso che propone per la pausa pranzo e per l’aperitivo.
A base di focacce, tigelle (6 €), panini (6,7 €) e taglieri (10-12 €) realizzati con i prodotti in vendita al banco. Si possono ordinare cassette di verdure e ortaggi provenienti dall’azienda agricola dei genitori di Avati.