Roma. Bibere Bistrot fa centro con carbonara di stagione e pollo fuori programma
Non è tutta carbonara buona quella che luccica, ma Andrea Massari ha fatto centro con la carbonara “di stagione” al rinnovato Bibere Bistrot di Roma.
Il piatto più inseguito dalla rete può diventare una dannazione per un ristorante e il suo chef “costretti” a mantenerlo stabile in carta come è accaduto, ad esempio, a Luciano Monosilio del Pipero al Rex e ad Alba Esteve Ruiz di Marzapane. Ma può decretarne anche la fortuna. Come nei casi precedenti.
Accadrà lo stesso con Andrea Massari?
Due centri su due tiri sono uno score interessante. Prima la carbonara con il tartufo nero (di cui vi abbiamo fornito la ricetta), poi la carbonara con i funghi porcini (che hanno meritato l’attenzione per i passaggi in cucina).
La formula giovane di Bibere Bistrot è stata messa alla prova con la presentazione ufficiale del menu autunnale di questo ristorante che offre anche i cocktail di Valerio D’Arcangeli.
Il punto dolente per chi non lo ha ancora testato è riuscire a trovarlo: è ospitato negli ex mulini Biondi, attaccato al cosiddetto Ponte di ferro che unisce Ostiense a Marconi. Ma le segnalazioni per imboccare la rampa e parcheggiare praticamente non esistono (accanto c’è la birreria Stavio e il mega ristorante cinese all can you eat OZ).
Una ventina tra giornalisti e blogger hanno parteggiato apertamente per questa “carbonara di stagione” pur riconoscendo buona originalità ed esecuzione ad altri piatti del giovane chef. Che ha raccolto ulteriori consensi con un fuori programma.
Ma andiamo con ordine.
E partiamo dall’entrée, un’ostrica in tempura, piacevole.
Si entra subito nel vivo della freschezza con la battuta di ricciola accompagnata da un disco di pomodoro e dal gelato ai ricci di mare lungo e ben abbinato.
Il capitolo antipasti viene efficacemente chiuso con il Diplomatico, cioè fegatini accompagnati da fichi con la note dolce convogliata dal quinto quarto ben lavorato e presentato.
Si scivola un po’ sul primo piatto di pesce. Paccheri con una ventresca di tonno che si perde nel pomodoro e nelle note troppo balsamiche della mentuccia che stridono con le olive.
Ma la giostra riporta i commensali verso l’alto con l’interpretazione della carbonara con funghi porcini che non diventa stravolgimento ma piatto contemporaneo che riesce competere con le esecuzioni di altri chef capitolini.
Tendenza un po’ dolce per l’agnello sottolineata dalla salsa in riduzione e dalle patate con la liquirizia. Anche se la cicoria ha la giusta punta di amaro per far apprezzare la delicatezza della preparazione.
Molto buoni i dolci, due assaggi ridotti di mousse e di tiramisù che non deluderanno gli appassionati del genere.
E poi, come detto in apertura, un fuoriprogramma: pollo marinato 24 ore e preparato con due cotture che ha mandato in visibilio una sala satolla e provata anche dagli assaggi dei cocktail settecenteschi.
Sarebbe da programmare una serata a tutto pollo anche per dare possibilità al servizio in sala di mettere a punto qualche sbavatura.
Intanto voi, nel caso riusciate a trovare la rampa per arrivare a questo bistrot, fateci sapere se la carbonara di stagione può essere inscritta nel novero dei piatti da assaggiare a Roma.
O se avete preferito altro dalla carta che prevede due menu degustazione: 4 portate a 28 € e 6 portate a 39 €.
Bibere Bistrot. Via Antonio Pacinotti, 83. Roma. Tel. +39 06 5562738
[Immagini: Vincenzo Pagano]