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Ricette
17 Maggio 2011 Aggiornato il 8 Agosto 2024 alle ore 16:45

‘Chicks’, il pollo di Bresse come non l’avete mai visto. Nei click di Janine Gebran

Scene di quotidianità, interni di vita domestica, rassicuranti e famigliari. Con un ingrediente in più: l'ironia. Che nasce dal mettere il cibo (in questo
‘Chicks’, il pollo di Bresse come non l’avete mai visto. Nei click di Janine Gebran

Scene di quotidianità, interni di vita domestica, rassicuranti e famigliari. Con un ingrediente in più: l’ironia. Che nasce dal mettere il cibo (in questo caso il pollo) nei luoghi dove è solito stare ma in una veste inedita.

Come nella pentola trasformata in vasca da bagno e con la spazzola sotto l’ala.

Su una tovaglia ma col cappello da chef (sullo sfondo gli strumenti di lavoro che solitamente ne fanno più una vittima che un protagonista).

Sulla piastra, ma a farsi l’abbronzatura in un mare di ultravioletti.

Nel forno-bordello, vestito nei panni disinvolti di una donnina allegra, con smalto, slip tentatore e ciglia finte.

A scherzare col cibo, esaltandone, con ironia, il potere consolatorio ci ha pensato Janine Gebran, fotografa francese che ha già al suo attivo diversi reportage in giro per il mondo.

‘Chicks’, la sua esposizione fotografica di polli di Bresse, in scena a Parigi, al Parc des Buttes de Chaumont (Pavillon du Lac), fino al 20 maggio, promette di strappare un sorriso anche a chi il pollo (tantopiù quello di Bresse, Denominazione di Origine Controllata dal 1957) lo vede bene anche in una pentola senza smalto, minislip o tintarella.

 

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