Ciak&Gnam. Mozzarella Stories, commedia di bufala malavitosa
Una commedia noir a base di caglio. E di mozzarella di bufala di Caserta. Così è stato presentato il film Mozzarella Stories, al cinema dal 23 settembre.
Mozzarella Stories è l’opera prima di Edoardo De Angelis che a Caserta ha vissuto tra il 1998 e il 2001 e della mozzarella di bufala ha colto il lato di identificazione del prodotto e del territorio: “Ogni uomo, donna o bambino che si trovi a mettere piede sul suolo di Caserta, lo fa con le papille gustative in fibrillazione e in testa un unico pensiero: la Mozzarella. La bontà di questo formaggio fresco a base di latte di bufala è rinomata in tutto il mondo. Chi possiede terre, bufale ed è in grado di estrarre il loro prezioso latte, detiene una fortuna tale da potere parlare di “Oro bianco”.
Durante gli anni trascorsi a Caserta, Edoaerdo De Angelis ha maturato la convinzione di essere in una città a un passo dall’affermarsi che riesce però a fallire: la squadra di basket che vince lo scudetto e l’anno successivo si arena, quella di calcio che agguanta la serie B e poi precipita, la squadra di pallanuoto a un passo dalla serie A.
Storie di ordinari fallimenti che si ripercuotono in questo film a tratti surreale ma con profondi agganci con la realtà territoriale. Dominata da Ciccio DOP (Giampaolo Fabrizio, conosciuto al grande pubblico per la sua imitazione di Bruno Vespa), casaro e signore di un impero che ha costruito uscendo dal carcere.
Dopo anni di dominio incontrastato, Ciccio DOP si trova ad affrontare una crisi senza precedenti. I suoi avversari sono cinesi che producono una mozzarella di ottima qualità e di sapore eccellente venduta nei supermercati a metà prezzo.
In questa cornice si muovono la carismatica figlia Sofia (Luisa Ranieri), il cantante Angelo Tatangelo (Massimiliano Gallo), la sua vecchia partner e amore mai dimenticato Autilia “Jazz – Mood” (Aida Turturro), l’ex campione di pallanuoto Dudo, detto lo zingaro napoletano (Massimiliano Rossi) e addetto alla riscossione dei crediti, l’inquietante Mastu Pascale, il violento Gravinio (Tony Laudadio) e il folle melodrammatico Gigino a’ Purpetta (Giovanni Esposito). Sarà il Ragioniere (Andrea Renzi) a offrire i consigli giusti, mentre un’enigmatica massaggiatrice cinese mostrerà a Sofia la strada per creare qualcosa dal nulla.
Sembra quasi una parodia delle paure e delle notizie di cronaca nera che ruotano attorno agli allevamenti di bufale e alla indiscussa capacità dei casari casertani che leggenda vuole siano in grado di filare un calzino sporco. Ma il film, ammette il regista, nasce dalla domanda che si è posto insieme allo sceneggiatore Devor De Pascalis: “cosa succederebbe se un giorno qualcuno scomparisse non perché è morto, bensì perché è rimasto bloccato sotto il corpo della sua ‘voluminosa’ amante, deceduta, presumibilmente ‘felice’, durante un amplesso”.
Un film corale e scandito da donne uniche e a loro modo affascinanti per celebrare l’universo femminile, mentre la mozzarella con la sua struttura e porosità descrive al meglio il carattere degli abitanti di Caserta come ricorda lo scrittore e giornalista Antonio Pascale ne La città distratta.
Se vorrete sapere dove comprare la migliore mozzarella di bufala a Caserta potete leggerlo qui (e se amate quella di Paestum trovate i migliori in questo post), ma dopo il film con e su Gennaro Esposito presentato a Venezia, non potete farvi sfuggire il film dedicato all’oro bianco per cui molti gastroappassionati sono disposti a macinare chilometri per mangiarla gocciolante appena fuori dal caseificio.
Immagini: EaglePictures
(Big Picture: le foto possono essere ingrandite cliccando sull’immagine)