Caricamento banner...
Logo
Leggi, Mangia, Bevi, Ama
Cercacerca
menu
Ricette
13 Dicembre 2024 Aggiornato il 13 Dicembre 2024 alle ore 12:13

Arancina ai frutti di mare: la ricetta del ristorante i Pupi di Bagheria

Il 13 dicembre è l'Arancina Day e noi lo celebriamo con la ricetta ai frutti di mare dello chef Tony Lo Coco – da rifare anche tutti i giorni
Arancina ai frutti di mare: la ricetta del ristorante i Pupi di Bagheria

Andare oltre la classica arancina vuol dire scoprire come un classico cibo da strada siciliano può trasformarsi grazie alla creatività degli chef – e qui vedremo la versione con frutti di mare.

Avvertenza importante: i Catanesi leggano per cortesia arancinO, o arancinU, così evitiamo le discussioni filologico-campanilistiche. Ma comunque la diffusione dei due termini è abbastanza uniforme, con arancinA usato in buona parte della provincia di Palermo, in tutta quella di Trapani, quasi tutta quella di Ragusa e parte di quella di Siracusa. Mentre il maschile è diffuso nel resto dell’isola.

Che poi si tratta di un PAT, Prodotto Agroalimentare Tradizionale italiano, come “arancino di riso”. Ma l’alternanza femminile/maschile era ben precedente alle disposizioni ministeriali.

preparazione arancina

Cibo di strada, ma anche piatto immancabile nei menu dei ristoranti di cucina regionale – ma anche delle pizzerie. Nelle varianti classiche, ormai risapute (burro, ragù, prosciutto e mozzarella….). Ma ci sono anche le arancine fine dining, elaborate dagli chef, con frutti di mare, sugo di alici, porcini e guanciale. C’è anche un’arancina al cioccolato di Modica, volendo. Vi raccontiamo qui alcune di queste varianti – da leggere sempre come se fossero asessuate…

arancina

Un’ultima precisazione: la forma. Se quella della ricetta che vi proponiamo è un’arancina ai frutti di mare cilindrica, quelle classiche hanno due forme, a palla e a cono. Quella a palla, diciamo palermitana, è per ricordare le arance. Quella a cono, catanese, si ispira alla forma dell’Etna.

E prima di mettervi a leggere la ricetta, potete sempre dare un’occhiata alla mappa per iniziare a mangiarle.

L’arancina ai frutti di mare di Tony Lo Coco

arancina ai frutti di mare

Lo chef Tony Lo Coco del ristorante I Pupi, 1 stella Michelin a Bagheria, in provincia di Palermo, ha scelto per noi questa ricetta, che fonde tradizione siciliana e orientale.

L’arancina ai frutti di mare è stata in carta ai Pupi – ma nel menu del ristorante l’arancina è sempre presente, con ricette diverse.

Si tratta di un piatto dalla preparazione laboriosa, ma che si può benissimo rifare a casa.

“E’ una ricetta che mi rappresenta perché nel mio ristorante prediligo la cucina di mare.” Quel mare che gustando questa arancina lo senti dentro, tale è la ricchezza di frutti di mare ial suo interno. Vengono utilizzati calamari, seppie, polpo, gamberi, cozze, vongole. Senti anche tanta Sicilia.

Lo Coco utilizza il pomodoro picchio pacchio (il nome deriva dallo sfrigolio picchiettante del pomodoro spellato unito all’olio caldo) e la mollica di pane atturrata. Detta anche il formaggio dei poveri, la mollica atturrata (abbrustolita) si utilizzava tradizionalmente in sostituzione del Parmigiano. Ancora oggi continua a rappresentare un segno distintivo della cucina siciliana.

Il pangrattato, ottenuto dal pane raffermo, viene passato in padella con olio extravergine di oliva, zucchero di canna e acciughe di Aspra. Aspra è un piccolo borgo marinaro che si affaccia sul golfo di Palermo: qui si trova il Museo dell’acciuga, che racconta le tradizioni della pesca del luogo.

tony lo coco chef arancina frutti mare

Lo Coco è un cuoco che predilige piatti fortemente identitari e molto creativi, rivisitati ad arte, che sono diventati il manifesto della sua cucina. Questa sua arancina ai frutti di mare ne è un esempio.

Se poi voleste ripiegare su una più classica arancina al ragù, qui trovate la ricetta dello chef Ciccio Sultano – con accompagnamento di una fonduta di formaggio Canestrato.

[In collaborazione con Valeria Zingale]

Vota la ricetta:
0/5

RicettaArancina ai frutti di mare del ristorante i Pupi di Bagheria

Un'arancina di mare che utilizza come ripieno calamari, seppie, polpo, gamberi, cozze, vongole. La ricetta di Tony Lo Coco, chef del ristorante I Pupi di Bagheria, 1 stella Michelin
🍴 Preparazione: 360 minuti
🔥 Cottura: 40 minuti
⏰ Tempo totale: 400 minuti
🍽️ Porzioni: 4
🍜 Portata: cibo di strada
🌍 Cucina: siciliana
Arancina ai frutti di mare del ristorante i Pupi di Bagheria

Ingredienti

  • 320 g di riso Carnaroli
  • 1 litro di brodo di scampi
  • 20 g di seppie pulite
  • 20 g di cozze
  • 20 g di gambero bianco
  • 20 g di polpo
  • 20 g di calamaro
  • curcuma qb
  • 30 g di cipolla bianca
  • 20 g di crema di riso
  • 100 g di pomodorino datterino spellato
  • aglio qb
  • olio extravergine di oliva
  • basilico qb
  • sale qb
  • pepe qb
  • 100 g di pangrattato
  • acciughe qb
  • zucchero di canna qb
  • 100 g di acqua di mare (brodo di cozze)
  • 3 g di farina di carruba
  • erbette miste (per decorazione)

Preparazione

Per il risotto tostare il riso carnaroli con la cipolla, portarlo a metà cottura, mantecarlo con l’aggiunta di olio e curcuma, utilizzare la colatura di alici per insaporire al posto del sale e farlo raffreddare.
Preparare un ragù rosso di seppie, calamari, polipi, cozze e vongole con l’aggiunta di estratto di pomodoro, e un ragù bianco di pesce.
Per il pomodoro “picchio pacchio” spellare i pomodori e farli soffriggere con olio, cuocere leggermente e aggiungere il basilico.
Per la “mollica atturrata” tostare in padella il pangrattato con olio, zucchero di canna e acciughe dissalate.
Lavorare il riso e disporlo nel tappetino da sushi, farcire l’interno con il ragù rosso di pesce, richiudere come se fosse un rollè e farlo riposare in frigo per circa 5 ore.
Passare il rollè di riso prima in olio di oliva, poi nel pangrattato.
Cuocere in salamandra (per la cottura in casa cuocere in forno a 200°C dai 5 ai 7 minuti).
Servire l’arancino su un letto di acqua di mare, con ragù bianco da una parte, pomodoro picchio pacchio dall’altra e erbette a decorazione del piatto.
Emanuele Bonati
"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.
scatti di gusto
Scatti di Gusto di Vincenzo Pagano
info@scattidigusto.it
P.IVA: 01353010539
Privacy Policy-Cookie Policy-Preferenze
Sviluppato da
*redmango - Web Agency Torino