Cilento. Pan Festa con fichi e miele: la ricetta da fare a casa
Per voi appassionati di lievitati che sono il vero condimento della tavola di Natale, ecco la ricetta del Pan Festa che è un pane profumato dai sapori del Cilento e non il classico panettone.
Lo hanno inventato a Storie di Pane, il laboratorio gastronomico e spaccio di pani e altre bontà di Paolo De Simone (sì, il pizzaiolo pluripremiato di Da Zero), che lo ha messo in bella mostra nel bancone colmo di pastorelle di castagne e struffoli.
Un pane arricchito dagli ingredienti che nella tradizione cilentana si usavano nelle feste natalizie: miele, fichi, noci e pinoli.
La particolarità del Pan Festa è anche l’assenza di latte e di burro che lo rendono adatto a chi è intollerante al lattosio.
“È un buon compromesso per chi anche nelle festività punta a stare lontano dagli zuccheri perché sono il miele ed i fichi a dargli quella naturale dolcezza e profumo”.
A Vito Mazzeo di Storie di Pane abbiamo chiesto lumi (e ricetta) su questo pane che sa di antico.
La ricetta del Pan Festa ai sapori del Cilento
Ingredienti (per 4 Pan Festa)
1 l di acqua,
1 kg di farina tipo 0 di media forza
500 g di farina di grano tenero
3 g di lievito di birra
150 g di lievito madre,
30 g di sale
Fichi bianchi del Cilento
Gherigli di noce
Miele (di millefiori e castagno miscelati insieme)
Cannella
Pinoli e semi misti
Procedimento
Preparare un primo impasto con farina, acqua, lievito e sale nell’impastatrice dove far puntare per circa un’ora e poi aggiungere gli altri ingredienti: i fichi bianchi del Cilento, gherigli di noce, miele, cannella, pinoli e semi misti.
Rimpastare solo per far amalgamare tutti gli ingredienti poi spezzare l’impasto e formare 4 panetti da circa 650 grammi ciascuno.
Pirlare i panetti e adagiarli negli stampi lasciando lievitare ad una temperatura di 22/24 gradi per 12 ore o in alternativa far lievitare ad una temperatura di 8/10 gradi per 24 ore.
Infine infornare in forno già caldo a 200°C per 45 minuti.
Decorare con miele e fichi.
[Immagini: Lodovico Romito, Stefano Poggioli]