Cilento. Il Bar Myosotis Da Rossano a Pioppi per mangiare anche alici fritte
In posti come Pioppi, nel Cilento, i cambiamenti sono processi lenti e rari. Non a caso è il paese della longevità e culla della dieta mediterranea, ed ogni suo singolo abitante ha una storia di radici saldamente legate al territorio.
Uno di questi è Rossano Laiacona, il figlio di Arnaldo, che nel suo giardino animava i palati dei villeggianti sin dagli anni ’80, infornando migliaia di pizze ed altre specialità durante i mesi estivi. Negli anni ’90 Rossano rileva l’attività e in pochi anni “da Arnaldo” diventa “da Rossano”, o per gli avventori occasionali il Myosotis, e resta per anni nella sua dimensione di bar estivo supportando anche l’attività del lido.
Parallelamente Rossano diventa sommelier nel 2008 con un conseguente avvicinamento al mondo della cucina. Poi, con la recente ristrutturazione del Myosotis nel 2016, dopo un incendio che ha distrutto la vecchia buvette, Rossano ha cominciato lentamente a mettere mano ai fornelli in maniera continuativa.
Nota bene. Il Myosotis non ha una dimensione di ristorante, ma con il dovuto preavviso Rossano è in grado di mettere su una cena di tutto rispetto, nonché degli abbondanti aperitivi preparati con cura e simpatia. La proposta culinaria è netta, coerente con il territorio e sempre alla ricerca del miglior prodotto in linea con i prezzi molto contenuti.
Sono a cena con Vincenzo, che da perfetto conoscitore della zona è seriamente preoccupato su come mangeremo. Cerco di tranquillizzarlo, ma solo quando incontrerà la gentilezza e la professionalità di Federica toglierà dal fodero l’Excalibur di Scatti di Gusto, la sua macchina fotografica.
Concordati portate e vino (Pietraincatenata Maffini) viene servito un’entrée che è una bruschetta con bufala (La Cilentana) e alice di Menaica. Bene qui la scelta dei prodotti non è fatta a caso. Allora passiamo all’antipasto di baccalà marinato con datterini e olio cilentano. Semplicità e forza degli ingredienti, il mio palato annuisce.
Due primi proposti. Fusilli (Pastificio del Cilento) con pesce spada e olive ammaccate di Monzo e spaghetti a vongole. Meglio i fusilli in tutto, ma è anche vero che spesso una vongola in Cilento è un incidente di percorso. Ok, siamo sulla strada giusta per la realizzazione, peccato però quella manciata di secondi abbondanti per la pasta. Mantecatura is not free lunch: se aggiungi cottura da un lato da qualche altra parte la devi togliere.
Buone le alici acciarolesi in chiusura. Il piatto abbonda dei piccoli principi del mare e li mangiamo nella loro interezza. Corretta la frittura.
Chiudiamo con un gelato di Pizzo Calabro (Antica Gelateria del Castello) in versione rosa di Pizzo (amarena) e cacao. Anche qui, l’accuratezza della scelta ci rallegra. Non è una cosa del tutto scontata in Cilento e chi frequenta queste zone lo sa bene.
Parliamoci chiaramente, i rischi erano più alti dei benefici attesi, eppure al Myosotis abbiamo mangiato degli ottimi prodotti, cucinati in maniera efficace anche se non sempre impeccabile, ma comunque presentati correttamente e per questo valorizzati. Il rapporto qualità prezzo è veramente ottimo e anche simpatia e disponibilità sono ancora un valore aggiunto non di poco conto.
La cosa che mi piace di Rossano è l’umiltà e l’estremo rispetto con cui sta insinuando la sua idea di cucina, praticamente in punta di piedi. Guarda, assaggia, impara, ripete, riprova, innova, propone. Un mantra che corretto per la giusta dose di entusiasmo e audacia potrà regalargli grandi risultati e la fiducia necessaria per avviare un’attività di ristorazione.
Myosotis. Via Caracciolo. Pioppi (Salerno). Tel. +39 3392472910
[Francesco Simone Lucidi]