Cocktail a NY. Borsa in ribasso, clicchi mi piace e ti fanno lo sconto
Ve lo immaginate in Italia un locale che abbassa i prezzi dei cocktail perché la Borsa va male? Ci vorrebbe ben altro per strappare da un sabato sera casalingo un avventore mancato (causa crisi) e spronarlo al consumo enogastronomico con qualche incentivo.
Ci vorrebbe, che so, il taglio del 20% sul bicchiere di birra se la benzina sale ancora, lo sconto del 30% sul Martini se l’Iva impenna o la riduzione del 50% sulla carbonara se la rata dell’Imu incalza.
Nell’attesa che a qualcuno venga un’idea anti-crisi anche da noi, vi raccontiamo un’iniziativa partorita Oltreoceano dalle menti mai indomite degli uomini del marketing. Che si sono chiesti: come ringiovanire l’immagine e la clientela di un locale di qualià ma un po’ a rischio fané che dalla colazione alla cena annovera già tra i suoi clienti il popolo di Wall Street e del Nasdaq (esisterà ancora)? E soprattutto riavvicinare quelli che la crisi ha messo in ginocchio? O i potenziali avventori, con in tasca i 18 euro del cocktail ma non i trilioni di una festa privata?
E questa è l’idea venuta al Bull and Bear Steakhouse, ingresso dall’atrio del Waldorf-Astoria di New York: perché non servire, tra i banconi del suo bar tutto mogano e pelle umana, Martini e Margarita a prezzi ritoccati secondo gli andamenti dei listini di Borsa? (meno un punto gli indici borsistici = meno un dollaro il drink).
Detto fatto. Un grande schermo documenta l’andamento delle quotazioni e se è tempo di Orso e se l’avventore ha già cliccato “I like” sulla pagina Facebook del locale, lo sconto è assicurato.
Ristoratori, pub e bartender, che ne dite? Ci proviamo con la seconda rata dell’Imu?
[Fonte: corriere.it Foto: nanopress.it, seductionmeals.com]