Lezioni di miele. Gli 11 migliori mieli di acacia d’Italia
Con i migliori mieli di acacia (o robinia), Lezione di Miele cambia registro. Qui non c’è posto per l’ambrata amarezza del castagno, né per il richiamo animale alla Madre Terra del miele di eucalipto.
Il miele di acacia è solo salita verso l’alto, solo ascensione di leggerezza. Nell’assenza di colore sta il segno della sua purezza; la luce lo attraversa senza trovare in esso impedimenti, i riflessi non lo scalfiscono, né lo volgono a tonalità inedite: la sua nitidezza non riflette nulla se non se stessa.
Ci restituisce un flusso ininterrotto di limpidezze, presenze luminose che ricordano le eteree figure angeliche di qualche dipinto rinascimentale. Nel miele di acacia più puro, il bianco e il giallo diventano indistinguibili: la trasparenza è il loro comune destino.
La sua produzione richiede notevole attenzione e molti sono i fattori che possono alterarne la purezza. Di certo la precocità e la breve durata della fioritura delle piante di acacia rappresentano la prima difficoltà per l’apicoltore. Un altro elemento che ne compromette la purezza è il tarassaco che fiorisce nello stesso periodo e che può conferire al miele di acacia una nota gialla (che non deve però essere mai troppo prepotente).
Al naso non presenta odori particolarmente marcati e in bocca risulta molto dolce, acidulo e privo di amaro, con note delicatissime molto floreali e calde. Viene prodotto in Lombardia (in particolare nel varesotto), in Piemonte e in generale nella zona prealpina, ma si segnalano produzioni interessanti anche in Toscana e in alcune zone dell’Appennino centrale.
Il suo alto potere dolcificante, lo stato costantemente liquido (cristallizza dopo anni) e il sapore delicato lo rendono un miele molto richiesto e particolarmente amato.
Io ho messo in fila i migliori esemplari italiani.
1. Miele di acacia Apicoltura Nonna Giovannina
Regione di produzione: Veneto
Quando si cerca un miele di acacia puro e straordinariamente cristallino da sembrare quasi sgorgato da una fonte alpina, non si può non avere quello che Andrea Lorusso, giovane apicoltore dall’entusiasmo esplosivo e talento da vendere, produce nella collina di Montello, non lontano da Treviso. Del resto, certi miracoli di trasparenza li possono fare solo la roccia e le api. Appena percepibile al naso con i suoi sentori vegetali (di erba), in bocca dispiega la sua dolcezza con grande eleganza, restando incredibilmente morbido e temperato. Vietato utilizzarlo come un semplice dolcificante!
Riconoscimenti: Primo Classificato – L’ape d’Oro 2015 Premio Città di Lazise. Due Gocce d’Oro – Grandi Mieli d’Italia 2015
Apicoltura Nonna Giovannina. Via Marmarole, 26. Calalzo di Cadore (BL). Tel. 328.0987419
2. Miele di acacia Azienda Agricola Colle Fibbialla
Regione di produzione: Toscana
Nel piccolo borgo di Fibbialla sulle colline della Versilia, immersa tra gli oliveti e i boschi misti di acacia e castagno, c’è l’azienda agricola di Francesco Lucchesi. Azienda giovane, nata nel 2012, ma con le idee chiarissime sulla propria idea di qualità; pochi mieli ma ben scelti: acacia, castagno, millefiori e, solo nelle annate che lo consentono, tiglio e melata. Questo miele di acacia è senza dubbio il migliore dei biglietti da visita che si possano presentare: belle le note in bocca, calde e fruttate con una piacevolissima acidità che ricorda quella di un frutto estivo (magari un’albicocca), da provare su un ottimo pecorino della Versilia (fresco o stagionato, a voi la scelta).
Riconoscimenti: Due Gocce d’Oro – Grandi Mieli d’Italia 2015
Azienda Agricola Colle Fibbialla. Frazione di Fibbialla, 7. Camaiore (Lucca)
3. Miele di acacia BIO Apicoltura Colle Salera
Regione di produzione: Abruzzo
Il Parco nazionale della Majella è uno scrigno di natura e storia millenaria nel cuore dell’Abruzzo. Da un luogo simile, popolato nei secoli da poeti e da santi eremiti, non poteva che provenire un miele prezioso. Come questa acacia BIO dell’Apicoltura Colle Salera, azienda che opera in apicoltura ormai da più di un decennio e la cui qualità viene ogni anno riconosciuta e premiata a livello nazionale. Con un lieve sentore di cera al naso, questa acacia si presenta calda e avvolgente in bocca nelle sue note dolci e molto fruttate. D’ora in poi vi ricorderete della Majella non più solo per i confetti di Sulmona!
Riconoscimenti: Due Gocce d’Oro – Grandi Mieli d’Italia 2015
Apicoltura Colle Salera. Via per Prezza, 58. Pratola Peligna (L’Aquila)
4. Miele di acacia Apicoltura Il Castello
Regione di produzione: Toscana
Ricca di numerosi avamposti, rocche e torri di difesa, testimonianza delle perenni contese medioevali per il dominio sulla zona, la Garfagnana è un pezzo di Toscana in parte inedito e dalle grandi sorprese. Tra le quali vi è senza dubbio questo “Miele del Castello” che, Domenico Rossi e Anna Maria Giannotti, producono a Filicaia, un piccolo borgo della zona. Con tutte le caratteristiche di un ottimo miele di acacia, presenta un impatto in bocca fruttato e tipicamente vanigliato. PS. se vi capita, provate questo miele nei Panigacci dell’ape di street-food “La Tusca”!
Riconoscimenti: Due Gocce d’Oro – Grandi Mieli d’Italia 2015
Apicoltura Il Castello. Filicaia. Comune di Camporgiano (LU). Tel. 345.8098629
5. Miele di acacia Apicoltura Mario Rubini
Regione di produzione: Abruzzo
Con il Gran Sasso che svetta alle spalle, il piccolo borgo di Castiglione Messer Raimondo conferma la propensione dell’Abruzzo ad essere una terra di grandi passioni per le api e il miele. Come questo miele di acacia prodotto da Mario Rubini di grande limpidezza e purezza. Al naso presenta un sentore di cera appena accennato, in bocca una bella dolcezza lievemente fruttata che perdura per un po’ richiamando alla fine quella stessa nota di cera, quasi impercettibile, a mostrare una carattere unico e ben definito. Che meraviglia dev’essere abbinato a qualche formaggio caprino della zona…
Riconoscimenti: Due Gocce d’Oro – Grandi Mieli d’Italia 2015
Apicoltura Mario Rubini. Contrada Gattopio. Castiglione Messer Raimondo (Teramo). Tel. 333.7027000
6. Miele di acacia Cascina Mirani
Regione di produzione: Lombardia
Come per l’ottimo castagno di cui vi ho già parlato, l’eleganza è un tratto costante dei mieli della Cascina Mirani. Questa acacia ne è la conferma. Lieve ma molto sottile il primo sentore al naso (con una punta vegetale un po’ fredda davvero apprezzabile), al gusto è caldo, con tutte le caratteristiche di un ottimo miele di acacia, ma conserva un temperamento che lo rende davvero interessante. La nota fruttata, anch’essa presente ma mai stucchevole, è ben addomesticata in bocca.
Riconoscimenti: Due Gocce d’Oro – Grandi Mieli d’Italia 2015
Cascina Mirani di Filippo e Riccardo Baldazzi & C. Sas. Località Cascina, 8. Zavattarello (PV)
7. Miele di acacia Apicoltura Colibazzi
Regione di produzione: Marche
Dal parco dei Monti Sibillini arriva questo miele di acacia dell’apicoltura Colibazzi dai sentori marcatamente floreali e di bella intensità con una nota di vaniglia che perdura in bocca anche dopo l’assaggio. Una bella conferma della produzione dell’apicoltura Colibazzi e del suo forte legame con il territorio che rappresenta (già dall’etichetta).
Riconoscimenti: Una Goccia d’Oro – Grandi Mieli d’Italia 2015
Apicoltura Filippo Colibazzi. Via Angelo Biondi, 69. Amandola (Fermo).
8. Miele di acacia Apicoltura Glam
Regione di produzione: Abruzzo
Ancora Abruzzo. Non distante da Ortona (Chieti), l’apicoltore Giuseppe Falcone produce questo miele di acacia che non ha davvero nulla da invidiare alle acacie prodotte al nord, in quelle che vengono considerare le zone tipiche per la produzione di questo miele. Dai sentori molto floreali in bocca, con note molto calde (quasi di marmellata) e una dolcezza significativa, il miele di acacia dell’apicoltura Glam è un’altra bella pagina da aggiungere al capitolo apicoltura in Abruzzo.
Riconoscimenti: Una Goccia d’Oro – Grandi Mieli d’Italia 2015
Apicoltura Glam. Via Circonvallazione Pineta snc. Colledimacine (Chieti). Tel. 328.2226412
9. Miele di acacia BIO Lo Dzet
Regione di produzione: Piemonte
A metà della Valtournenche in Valle d’Aosta, sorge il piccolo paese de La Magdeleine dove Monica Voncini ha collocato la propria azienda apistica, coniugando magnificamente la passione per le api e quella per la propria storia (date un’occhiata al recupero fatto nella zona del Sentiero dei Mulini). Il suo miele di acacia dalle note fruttate e floreali è prodotto a Foglizzo (TO), in una zona ottima per la produzione di miele di acacia. PS: Lo Dzet, in dialetto patois, significa “lo sciame” (di api, ovviamente!).
Riconoscimenti: Una Goccia d’Oro – Grandi Mieli d’Italia 2015
Apicoltura Lo Dzet. Loc. Zirol, 1. La Magdeleine (AO). Tel. 349.1054820
10. Miele di acacia Il miele di Nonno Lello
Regione di produzione: Emilia Romagna
Il leitmotiv dell’apicoltura Il miele di nonno Lello mi piace molto: “poche arnie, poche api, ma tanto entusiasmo”. L’etichetta poi – tra le più belle in circolazione – mi piace ancor di più. L’azienda è giovane, ma con queste premesse non più che andare molto lontano. Questa acacia, prodotta sulle colline di Vezzano sul Crostolo (a sud di Reggio Emilia), al naso resta molto pulita quasi priva di odore, in bocca presenta un buona nota floreale e una dolcezza ampia e assai fruttata.
Apicoltura Pisi Angela. Via Martiri della Libertà, 9. Vezzano sul Crostolo (Reggio Emilia)
11. Miele di acacia Apicoltura Brezzo
Regione di produzione: Piemonte
Quando si parla di miele di acacia, chiudere con il Piemonte è senz’altro d’obbligo con l’azienda Brezzo, una delle realtà storiche dell’apicoltura piemontese. Con una leggera nota di cera al naso, questa acacia presenta in bocca morbidezza e rotondità. Bella la nota fruttata molto ampia, piacevolmente acidula e dalla dolcezza equilibrata ma persistente. E’ senz’altro un miele per accompagnare un bel formaggio stagionato.
Apicoltura Brezzo. Frazione Tre Rivi 87. Monteu Roero (Cuneo)
Voi avete un’altra lista da proporre alla voce miele d’acacia?
[Immagini: 4.bp.blogspot.com, Agriturismo Il Campo, www.1zoom.net, Giacomo Petrarca]
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