Mangiare bene a 30 € al Papavero, ristorante stella Michelin sulla strada delle mozzarelle
Un ottimo rapporto prezzo-qualità. Lo assicura il ristorante stella Michelin Il Papavero di Eboli che quest’anno si è aggiudicato il premio del Gambero Rosso 2014 per la sua convenienza a tavola. La carta lo dichiara subito presentando due menu degustazione a 30 € (3 portate più piccola pasticceria) e 40 € (5 portate di pesce o di carne più il dessert). Siamo a Eboli, nel centro storico, a poca distanza dall’uscita dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria.
E come è già accaduto con la Locanda Severino, sempre sulla stessa direttrice più a sud, mi preme assicurarvi che quello del Papavero è un indirizzo da segnare in rubrica alla voce “autogrill”.
Una famiglia di 4 persone può concedersi un pranzo stellato con una spesa equilibrata in un punto di appoggio per lo shopping sulla strada delle mozzarelle. Si avvicina, infatti, il periodo migliore per assaggiare la mozzarella di bufala e il triangolo Battipaglia-Eboli – Paestum (con caseifici da podio e anche vicini a questo ristorante) vale un viaggio.
Il Papavero sì è trasferito al piano superiore dello stesso stabile ricreando arredi e atmosfera di una casa nobile della fine dell’800 rimodernata con tocco piacevole. Le sale si incastonano l’una nell’altra, come era tipico delle case del meridione, e sfoggiano una semina al pavimento che dichiara la tradizione.
La cucina dello chef Fabio Pesticcio, al Papavero dall’apertura sebbene con ruolo di secondo, è delicata e di carattere. Un connubio che seduce insieme alla gentilezza di Roberto Gigantino, tutore della sala. Ingredienti di stagione, molti del luogo ma senza privarsi di specialità in arrivo da più lontano.
L’entrée di cefalo dichiara i tratti felici, la scelta del fiano Pian di Stio esalta la cena.
Buoni i bignè ripieni di gamberi rossi su salsa di zucchine e pesto di olive di Gaeta (avrei preferito un bignè più morbido), eccezionali i totanetti ripieni di burrata su peperoncini cornetti, cedro candito e tentacoli fritti. Piatto da incorniciare.
La pasta che arriva in tavola è lo spaghettone di Vicidomini (altro luogo “da autostrada” al casello di Castel San Giorgio) qui in versione aglio, olio e peperoncino con seppie al completo. Un altro piatto da manuale.
Arriviamo al secondo e alla voce Trancio di pescato troviamo una generosa e gustosa lampuga che dà l’esatta dimensione di cucinare quello che passa in quel momento nel mare.
Siamo di passaggio e non possiamo osare di più considerata la tarda ora (e l’intervista notturna sollecitata). Un piccolo giro di dolci ci conferma che il registro di bontà arriva sino all’ultimo. Il cheesecake alla cilentana con i fichi indigeni è molto buono al pari della sfogliatella a cono, del babà e della piccola pasticceria.
Bellezze campane che meritano tutte insieme di essere meta di un vostro viaggio tra autunno e inizio inverno.
Il Papavero. Corso Giuseppe Garibaldi, 112. Eboli (Salerno). Tel. +39 0828.330689