Cornetto a colazione. Ora c’è nero al carbone e non so quanti sono contenti
No, non è un cornetto bruciato (o, peggio, pieno di margarina).
Il colore lo conferisce il carbone vegetale o carbone attivo con un alto potere assorbente utile per combattere disturbi gastrici.
La Campania sembra distinguersi per volontà di utilizzo di questo ingrediente.
Lo abbiamo visto nella pizza in black di Vitantonio Lombardo del ristorante stella Michelin Locanda Severino a Caggiano che l’ha preparata insieme al pizzaiolo concittadino Angelo Rumolo.
E poi in una più discutibile mozzarella di bufala casertana.
E ora, appunto, il cornetto al carbone vegetale che al palato non differisce da quelli classici. E non potrebbe visto che il carbone vegetale è inodore e insapore.
Impasto e lievitazione sono quelli standard: farina 00, burro, lievito, latte, uova lasciati a lievitare per 8 ore.
Sarà moda? Non so, ma in questo piccolo forno di Agropoli (Amore e Tradizioni in viale Europa 33) l’entusiasmo dei clienti è palpabile ci avvisano i giovani titolari Nadia e il marito Francesco. Nadia è la nipote di un fornaio conosciuto qui in Cilento, Cosimo Miranda.
E difatti nella vetrina spuntano oltre ai cornetti anche i panini al carbone vegetale. Pane nero non è più quello integrale, ma quello al carbone vegetale.
Tutto questo carbone vegetale a partire dalla colazione migliorerà la digestione? Non lo so, ma i cornetti sono venduti vuoti e l’operatrice al banco ci consiglia di giocare con i colori: nutella bianca, granella di nocciole e un ciuffo di panna.
Che il carbone vegetale sia il sapone per lavare la coscienza sporca delle calorie in eccesso?