Vera storia della cotoletta che costa 82 euro in un’osteria di Milano
Cosa sappiamo della cotoletta che un’osteria di Milano fa pagare 82 euro?
Parliamone, prima che scatti quella popolare forma di intrattenimento social che va sotto il nome di “indignashow”.
Il tema c’è, quello solito di Milano città “esclusiva”, cioè troppo cara. Dove ormai faticano a campare anche i ceo e founder di qualcosa (tutti sono ceo e founder di qualcosa a Milano).
Cotoletta da 82 euro all’Antica Osteria de il Ronchettino
All’Osteria di Ronchettino, nella zona sud della città, tra Gratosoglio e Milano Fiori, la cotoletta costa 82 euro.
Certo, detta così la cifra fa impressione. Anche di più, visto che in un’osteria (trattoria, taverna, locanda, chiamatela come volete) si dovrebbe mangiare di gusto ma spendendo il giusto.
I distinguo da fare, tuttavia, non sono pochi.
L’Osteria di Ronchettino non ha mai nascosto il prezzo della “cotoletta imperiale”, questo il nome del piatto. Anzi, lo segnala nel menu regolarmente consultabile online.
È altresì evidente che parliamo di una cotoletta abbondante, un piatto da mangiare in 2, 3 o 4 persone, a seconda degli appetiti. Comunque da condividere. E nel caso da portare a casa in una doggy bag.
La video recensione dell’influencer
Solo che pochi giorni fa un influencer, anzi due, hanno creato il caso della cotoletta a 82 euro. Nulla di giornalistico, appunto: stiamo parlando di influencer.
C’è un’osteria che fa pagare 82 euro la cotoletta? Invece di chiedersi perché, come farebbe un critico gastronomico, l’influencer dice andiamo a spendere questa cifra assurda – corollario: è tu la proveresti la cotoletta, tagga le persone con cui vorresti condividerla.
L’espressione non è quella comprensibilmente accigliata delle persone che decidono, di loro sponte, lo svuotamento del portafoglio. Bensì la tipica aria di felicità di chi non si preoccupa del prezzo – magari anche grazie a un contratto di un’agenzia di management per creatori digitali.
Guardate qui il loro video.
Osteria di Ronchettino: la recensione della Guida Michelin e la nostra
Dicevamo: l’Osteria di Ronchettino. Secondo la recensione della Guida Michelin, si tratta di “Un ristorante dall’eleganza rustica il cui nome deriverebbe dallo zoccolo rotto (il ronchetto) di Napoleone, che nel 1800 si sarebbe fermato qui per pernottare”.
I prezzi, potete giudicare voi stessi, sono sostenuti. Per quanto in linea con il “far west” che caratterizza Milano.
I risotti, per esempio, costano 19, 21 e 35 euro nella variante con ossobuco. Il prezzo medio a persona si aggira sui 50 euro, bevande escluse.
Poi c’è la cotoletta imperiale a 82 euro.
Ancora la Guida Michelin: “La cucina regionale si esprime in specialità quali l’immancabile cotoletta alla milanese che qui diventa anche ‘imperiale’, sicuramente da condividere”.
La cotoletta imperiale marca la volontà del ristorante di avere nel menu un piatto unico. Intorno al quale costruire l’identità del locale.
Ci sta: un classico milanese, espressione della tradizione, nella proposta culinaria di un’ex cascina del 1800 aperta come Osteria del Ronchettino dal 1929.
Vero, a 82 euro la cotoletta è comunque cara. E dal 2019, anno della nostra recensione, il ristorante ha alzato il prezzo di ben 22 euro (ne costava 60).
Ma è opinione diffusa in città, che quella del Ronchettino sia la cucina tradizionale più buona di Milano.
Cose da sapere sulla cotoletta da 82 euro
Guido Mori, chef e imprenditore, esperto del mondo food, ha fatto due conti.
“Una cotoletta costa 51,25 euro al chilo” (nel caso dell’Osteria di Ronchettino parliamo di circa un chilo e mezzo di carne). “La carne di manzo e arrosto costa tra i 4 euro l’etto fino a 9 euro”, continua Mori, “per cui bisognerebbe capire che bestia è per avere le informazioni complete”.
Lo chef ha anche spiegato com’è fatta questa cotoletta.
“È un misto tra due preparazioni: la cotoletta a orecchia d’elefante, battuta con il batticarne fino a farla diventare molto fine e molto grande, e una cotoletta vera e propria fatta alla milanese, fritta nel burro chiarificato”.
Per essere una cotoletta da 82 euro qualche difettuccio ce l’ha, secondo l’esperto di ristorazione.
“Non l’avrei servita con le patatine sopra perché è abbastanza trash, ma nel complesso la ritengo una ricetta classica con una piccola aggiunta da parte del ristoratore”.
“Mi ricorda la preparazione della bistecca fritta di Tullio a Firenze”, conclude Mori, “sono cose storiche che fanno parte di un retaggio culturale”.