Da’Mare, ristorante dove mangiare pesce a Roma in via Sicilia
Il quartiere Ludovisi a Roma accoglie un nuovo ristorante, Da’Mare. Il nome riprende sia le iniziali del nome di battesimo dello chef Davide Cianetti sia l’idea di un luogo a cui legarsi a livello sentimentale. In ultimo un angolo urbano dove trovare piatti di pesce fresco.
Siamo in Via Sicilia, accanto al ristorante Carpaccio e da Orma di Roy Caceres.
Il direttore è Andrea Cicconi (originario di Anzio) che ha lavorato molti anni a Londra. Lo chef afferma “volevo al mio fianco una persona che contasse su un’esperienza internazionale, non imbastardita dalla piazza di Roma”. Perché Da’Mare ambisce a una clientela locale ma anche internazionale. E vorrebbe ottenerla cucendo l’esperienza come un abito su misura, per soddisfare il cliente che deve poter uscire rincuorato, con il sorriso sulle labbra.
Com’è Da’Mare a Roma
Oltre alla proposta enogastronomica, Da’Mare si fa notare per lo stile dei suoi arredi. Come il bancone in marmo e l’imponente lampadario in rattan che riproduce un pesce gatto. È merito dell’architetto Roberto Antobenedetto con il quale lo chef ha già collaborato in passato.
Da’Mare si fa notare in particolare per le boiserie in legno scuro, gli alti archi a tutto sesto ricoperti internamente con scaglie di legno in diverse gradazioni di colore che ricordano le squame di un pesce. In una delle sale troneggia un grande dipinto con un volto blu su fondo oro dell’artista siciliano Sergio Fiorentino.
Il locale, che può accogliere 45 coperti, vanta una cucina a vista e la vetrina dov’è esposto il pescato fresco. Una piccola cantina dei vini è al piano inferiore. La cura per gli interni si ritrova nei colori e nel design dei piatti che esalta una cucina semplice e pulita con pochi ingredienti ben riconoscibili che seguono la stagionalità. Il motto è “togliere anziché aggiungere”. Il pesce selezionato arriva soprattutto dalle aste di Anzio e Fiumicino, ma anche dalla Sicilia, dalla Grecia e dalla Spagna.
Lo chef Davide Cianetti
Lo chef Davide Cianetti è figlio di un macellaio e dai 15 anni affronta la prima esperienza importante in cucina: il Coniglio di Vicolo dell’Orso. Nel 2008, a soli 26 anni, con un ristorante sulla Pisana, esce nella Guida Michelin per lo spaghetto alla vongole. Chiude sulla Pisana e sposta il ristorante Iolanda all’interno di Os Club a Colle Oppio, dove apre anche Hostaria. Diventa executive chef di Pierluigi – che si trasforma da osteria di 300-400 coperti al giorno in ristorante – e di “Al Bolognese” in piazza del Popolo.
Nel 2020 apre invece Numa al Circo, che prende il nome dal secondo re di Roma, Numa Pompilio e dal luogo di insediamento, il Circo Massimo. Il suo intento qui è creare una “giostra gastronomica” tra pizzeria e cucina, salumeria e cocktail bar, dove poter “salire” nell’arco dell’intera giornata. L’allestimento del locale di duecento metri quadri è curato da RPM Proget, di cui Roberto Antonbenedetto è stato uno dei tre soci fondatori.
Qui da Da’Mare per cominciare ci si siede al bancone e si viene accolti dal bartender Silvestro Mignacca.
Proviamo un Riviera Maya. È un Twist del Paloma realizzato con Mezcal Montelobos, sciroppo alla cannella, soda al pompelmo ma si può scegliere anche Spuma, cocktail con schiuma in superficie che ricorda le onde sulla battigia o l’Havana, un twist di un Negroni fatto con il rum Zacapa 23.
Dopo esserci seduti a tavola assaggiamo il pane fatto in casa (come la pasta): focaccia, paninetti al burro con semi, grissini e lingue dette “streghe”.
I piatti di Da’Mare
Per questa cena stampa di conoscenza partiamo poi con una delle specialità del ristorante: i Crudi. Li abbiniamo con un bianco biologico il Grillo Villa Carumé di Mazara del Vallo.
Il piatto d’antipasto è un un Tris di carpacci composto da ricciola, tonno e salmone selvatico condito con olio, sale maldon e gel di limone. Con un Tris di tartare composto da ricciola con crema di melanzane, pomodorino confit e polvere di pomodoro; tonno con maionese alle alici, cappero in fiore e polvere di olive nere; salmone selvatico con mousse di caprino agli agrumi. Infine, il carpaccio di capasanta.
Per chi preferisce un antipasto di pesce cotto suggeriamo di provare la frittura di alici, di moscardini o di totanetti. Noi proviamo un mix tra alici e totanetti. È molto gradevole soprattutto perché accompagnata da una sfiziosa misticanza selvatica raccolta in grotta condita con frutti di bosco freschi, gel ai frutti di bosco, aceto di lamponi e polvere di barbabietola.
Altrimenti c’è la catalana di mazzancolle. In abbinamento il Vermentino Vigneti Mezzaluna Azienda Boriassi (Massa-Carrara).
Come primi è assolutamente da provare il Pacchero al sugo di tracina e pomodoro del piennolo (24 euro).
Un po’ sottotono ma comunque buona la linguina con ricci di mare. In abbinamento abbiamo provato il Sauvignon Bisù Cantina Corvée, Trentino DOC delle Dolomiti.
Per i secondi si può scegliere il pescato che arriva dalle aste con cottura tra griglia, al sale, al guazzetto o alla mugnaia. Ma anche al forno con patate.
I dolci di Da’Mare a Roma
Arriviamo al dessert. Se non volete sbagliare scegliete la selezione di fruttini gelato – noce, fico, limone, lime, frutto della passione e kumquat, il mandarino cinese. Sono uno più buono dell’altro, a partire dalla noce, passando dal maracuja fino arrivare al kumquat.
In abbinamento il bartender Silvestro Mignacca propone il Caffè Copacabana – vodka Ketal One, Caffè Borghetti, Espresso e cocco. Risulta fresco e accompagna benissimo anche il Magnummisu guscio di cioccolato che racchiude una crema di mascarpone al caffè con un inserto di savoiardo e caramello.
Buono ma non da capogiro il Limoncello. È una bavarese al limone servita con un crumble ai pinoli e gel al limoncello – che comunque fa la sua figura come gli altri dolci di Da’Mare.
Quanto costa il ristorante Da’Mare a Roma
Ostriche Utah Beach (5 € al pezzo)
Regal selezione oro (8 € al pezzo)
Ricci (4 € al pezzo)
Tartufi (3 € al pezzo)
Gambero rosso di Mazara (120 € al kg)
Carpaccio di pesce bianco (22 €)
Tartare di pesce bianco (22 €)
Sauté di cozze (16 €)
Frittura di moscardini (22 €)
Frittura di alici (20 €)
Catalana di crostacei (120 € al kg)
Catalana di aragosta (180 € al kg)
Tataki di tonno (26 €)
Primi piatti
Tagliolini fatti in casa con
Aragosta (180 € al kg)
Astice blu del Mediterraneo (180 € al kg)
Astice (150 € al kg)
Cicala del Mediterraneo (180 € al kg)
Paccheri al sugo di pesce di scoglio (24 €)
Spaghetti alle vongole veraci (24 €)
Linguine ai ricci di mare (26 €)
Pescato
Spigola, orata, dentice, pezzogna, fragolino, San Pietro, rombo, sogliola, scorfano, gallinella, ombrina (100 € al kg)
Dolci
Gioco al cioccolato (12 €)
Limoncello (12 €)
Magnumisù (12 €)
Fruttini gelato di Lancusi (18 €)