Dandini chiude l’Arcangelo per farlo più bello e porta Supplizio a Parigi
Sembrava un periodo di ripresa in sordina, e invece ogni giorno una novità: l’ultima in ordine di tempo riguarda Arcangelo Dandini.
Il noto e amato chef romano ha preso di sorpresa tutti con un post. Su Facebook ha annunciato la chiusura del suo ristorante L’Arcangelo, tempio della tradizione capitolina a tavola.
“Per un po”‘, ci ha spiegato, “giusto il tempo di rifarsi il look“.
Il locale che dal 2003 accoglie gli amanti della cucina romana e ‘giudìa’, quella colta, con la ricerca degli ingredienti antichi, quella del garum, dell’abbacchio e delle puntarelle, del baccalà e del quinto quarto, dei cannellini e delle trippe, con il lockdown ha mostrato le sue fragilità. “Mi sono svegliato“, ci ha spiegato lo chef, “e mi sono accorto che non è un tipo di cucina che incontra i romani“.
Via Belli, la sede de l’Arcangelo, è in pieno quartiere Prati, in una zona che 10 mesi l’anno pullula di turisti, manager, professionisti da tutta Italia. “I miei clienti erano principalmente di fuori, ora che gli spostamenti sono scoraggiati faccio fatica a coinvolgere il pubblico locale“.
Supplizio raddoppia
Mentre Supplizio, al contrario, sta andando alla grandissima. “Evidentemente – continua lo chef – è giunto il momento di dare una svecchiata al ristorante, un po’ nel design, che sarà piu moderno, ma anche al format. Sto pensando a un’offerta piu agile, dinamica, e potenzieremo la carta dei vini. Voglio fare dell’Arcangelo un’eno-osteria di qualità“.
L’Arcangelo quindi saluta Roma martedì 7 sera per l’ultimo servizio e entra nella crisalide per spiegare le ali più bello di prima. Ma intanto, dal 20 luglio, aprirà in versione estiva in una location ancora top-secret. “Non è che c’ho i segreti, è che il Comune è lento, le delibere ancora non sono firmate e fino all’ultimo nun lo vojo dì” scherza lo chef.
Eravamo al telefono, ma sono certa che abbia toccato ferro da qualche parte.
Non è questa l’unica novità che riguarda le attività dell’instancabile Dandini, che si prepara a conquistare Parigi con una raffica di supplì. Il locale di via dei Banchi Vecchi, dopo la chiusura per infiltrazioni d’acqua del suo gemello a Trastevere e la vendita del terzo locale a via dei Coronari, è rimasto un unicum nella capitale.
A settembre però arriverà un fratellino, anzi un petit frère: Supplizio aprirà nella ville lumière con intenzioni bellicosissime: “Gli stranieri adorano lo street food romano” confessa Dandini, che da Supplizio non offre solo le inimitabili crocchette di riso dal cuore filante, ma anche capisaldi della cucina italiana in versione take away: lasagne e carbonare, polpette e così via.
Siete d’accordo che Parigi val bene un supplì?