Davide Oldani apre un nuovo ristorante e un chiosco a Expo
Davide Oldani sbarca sul Wall Street Journal, la Bibbia economica americana che dedica allo chef stella Michelin un lungo articolo dal titolo che non ammette repliche: espande il suo impero.
Davide Oldani si appresta ad aprire il suo nuovo ristorante prima dell’estate.
Un ristorante più ampio del D’O ma non con un numero maggiore di posti a sedere e questa non è una bella notizia per i tanti appassionati dello chef di Cornaredo che ormai sono rassegnati a tempi di prenotazione che solo il Noma di Redzepi può vantare.
Il ristorante non cambierà luogo. Sara accanto al vecchio D’O che chiude i battenti, almeno per il momento.
“In molti mi hanno chiesto di fare un D’O 2”, spiega Oldani, “ma il D’O deve essere uno solo”. Il nuovo ristorante avrà quindi un format diverso e infatti il D’O non sarà operativo. “Mi devo concentrare sul nuovo progetto e mettere in parallelo due ristoranti sarebbe impossibile”, continua Oldani a margine della presentazione del nuovo autocaravan Marco Polo della Mercedes che lo ha visto cucinare in vista di Expo 2015.
La Mercedes è davanti ai cantieri e Davide Oldani ha fatto assaggiare agli operai il suo piatto “flagship”: il risotto zafferano milanese D’O – Expo 2015.
Un piatto dal nome lungo che sottende il nuovo corso dello chef che ha riscosso l’attenzione del WSJ (articolo di lunga gestazione a sottolineare l’importanza delle mosse dello chef italiano).
Flagship è il nome indicato dal WSJ per il nuovo ristorante che è stato disegnato da Piero Lissoni. Un abbinamento tra alta cucina e design che mette l’accento sulla nuova stagione della cucina italiana. Che avrà un prima e dopo Expo.
Davide Oldani sarà a Expo con un chiosco pop d molto milanese: panettone, riso e zafferano. Tre ingredienti per costruire tre piatti salati e tre piatti dolci.
Probabile che si griderà al geniale soprattutto dopo l’apertura del “Flagship” a luglio che sarà soft.
Intanto ci assaggiamo questo ridotto che abbassa drasticamente i quantitativi di grasso grazie a un blend di due Risi Carnaroli di diversa stagionatura. “Ma sto andando avanti sulla sperimentazione per mantecare il risotto con un frullato di riso stracotto”, continua Oldani. Finirà in carta un piatto del genere nel nuovo ristorante?
Probabile. Anche se Oldani non si sbilancia il nuovo ristorante potrebbe avere caratteristiche ancora più avanzate dal punto di vista nutrizionale.
La semplice constatazione di un risotto che cuoce 20 minuti e un pistillo di zafferano che si riscalda per 20 centesimi di secondo prr restare se stesso spiega la filosofia di cucina.
Anche il maialino con centrifugato di carota e anice o la fragola cotta in osmosi del dessert tracciano la via a una leggerezza che si sposa alla soddisfazione di stare bene a tavola.
Se con una parola dovessi tracciare la cornice del nuovo ristorante di Davide Oldani sceglierei “leggerezza”.
Un nuovo ristorante a Cornaredo, il chiosco a Expo, un altro ristorante, Food a Manila nello Shangri-la Hotel.
L’impero Oldani si sta espandendo senza tradire le origini e il dialogo con altre materie come il design.
E ovviamente la filosofia Pop che gli permette di cucinare in un cantiere di Expo.
Voi scommettereste su un nuovo ristorante Top che non faccia più dell’incredibile rapporto qualità prezzo la sua arma di convincimento di massa?
[Immagini: Manuela Vanni]