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25 Maggio 2020 Aggiornato il 26 Maggio 2020 alle ore 09:59

De Magistris avverte De Luca: baretti aperti dopo le 23 a Napoli

Il sindaco di Napoli contro il Governatore della Campania per i bar chiusi dopo le 23. Intanto c'è l'ordinanza che apre gli agriturismi
De Magistris avverte De Luca: baretti aperti dopo le 23 a Napoli

Non c’è pace in Campania con le ordinanze restrittive di Vincenzo De Luca, Presidente della Regione, che le sforna come se fossero sfogliatelle. Parola di Luigi De Magistris, Sindaco di Napoli, che dopo mesi di silenzio è partito al contrattacco.

Così, mentre De Luca piazza in nottata la nuova ordinanza, per le cronache la n. 51 del 24 maggio, con cui ribadisce la chiusura dei “baretti” e della movida alle 23, ma concede l’apertura a partire dalle 5 del mattino a favore dei super nottambuli, De Magistris annuncia intervenendo nel programma Omnibus di La 7, che farà di testa sua.

In pratica, è pronto ad emettere un’ordinanza che liberalizzerà per tutti gli esercizi commerciali di Napoli l’orario di apertura che potrà essere anche H24.

Il Primo Cittadino, conosciuto per la restrizione alla circolazione dei veicoli sul lungomare, diventato “Lungomare Liberato”, è pronto al via libera tutti mentre il suo collega Beppe Sala è preoccupato per gli effetti della movida e ha chiesto un incontro urgente al Prefetto per cercare di regolare il fenomeno che produce sostanzialmente mancato rispetto delle regole di distanziamento sociale e mancato utilizzo della mascherina.

Un cocktail che a molti amministratori sembra micidiale più delle ubriacature di felicità dei giovani e meno giovani.

Così se a Chiaia e al Vomero sembra che gli assembramenti non siano un problema, ai Navigli la preoccupazione è che l’Rt, cioè l’indice Ro di contagio misurato nel tempo, possa riportare le lancette dell’orologio nel bel mezzo dell’emergenza.

Veramente difficile orientarsi in questa babele di ordinanze e contro ordinanze che hanno portato il Sindaco di Perugia a imboccare la strada della massima prudenza con l’ordinanza che vieta la movida nei giorni festivi e ha stabilito la chiusura di tutte le attività di ristorazione senza servizio al tavolo.

Al sud, i più prudenti ragionano che sarebbe il caso di evitare nuove chiusure e subire un’ondata di contagi dopo aver evitato la prima. Gli ottimisti invece ritengono che il virus sia meno forte e quindi è possibile allentare ancora di più i freni anche in vista dell’estate che tra ultravioletti e iodio promette una barriera naturale al contagio.

Intanto questa settimana sarà cruciale per stabilire se le Regioni potranno aprire i confini a far data dal 3 giugno e se lo potranno fare tutte indistintamente.

Per orta la voglia di tornare all’estate 2019 è sintetizzata dal traffico su via Caracciolo a Napoli completamente intasata fino alle 4 di notte. Anche se le Forze dell’Ordine ribadiscono che sono stati effettuati solo due interventi e nulla più.

La risposta al video che l’avvocato Carlo Grezio ha rilanciato su Facebook per testimoniare l’imbottigliamento di Mergellina.

In attesa di conoscere chi la vincerà nello scontro De Luca – De Magistris, è bene sapere che la stessa ordinanza n. 51 della Regione apre anche gli agriturismi.

Dal 25 maggio insieme alle strutture alberghiere complementari e quindi anche B&B, affittacamere, villaggi, campeggi e case vacanze.

A loro è dedicato un protocollo specifico che potete scaricare qui.

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