Dolci di San Gennaro: il contest è diventato quasi un affare di sole donne
San Gennaro faccia gialla fai il miracolo anche in pasticceria con i dolci. Prima che tacciate di blasfemia codesto articolo sappiate che al miracolo del 19 settembre partecipano le cosiddette “parenti di San Gennaro”. Sono le anziane donne che la leggenda vuole discendenti di Eusebia, la nutrice del santo che raccolse il sangue nelle ampolle. E il cui scioglimento è il miracolo.
Le parenti si rivolgono direttamente a San Gennaro per esortarlo a non ritardare lo scioglimento e il miracolo. Per evitare nefaste profezie, le parenti di San Gennaro si rivolgono direttamente a lui prima con parole dolci. E poi man mano qualche epiteto colorito che Matilde Serao definì “vezzeggiativo scherzoso“. Fino ad arrivare alle parole offensive, urlandogli con quanta voce avessero in gola, in un modo che mai mi sarei immaginata adatta ad un Santo“. Come ricorda l’attrice Tina Femiano.
Il miracolo che richiede ai 7 concorrenti il contest dedicato ai dolci di San Gennaro è di preparare un dolce buono, buonissimo. E trasportabile. Oltre che ad avere precisi riferimenti alla figura, alla devozione e alle leggende che accompagnano il Santo.
E per questa edizione 2021 di “San Gennà… Un dolce per San Gennaro” sono soprattutto le donne chiamate a iscrivere nell’albo d’oro un nome femminile.
Le donne e gli uomini dei dolci di San Gennaro
Di 7 partecipanti, 4 sono infatti donne.
- Chiara Cianciaruso della pasticceria Mon Sciù di Napoli
- Ilaria Inchingolo dell’Open light caffè di Andria.
- Nancy Sannino di Celestina a Pollena Trocchia,
- Valentina Silvestri, titolare dell’ Home Food Services di Falconara Marittima.
Si sfideranno con
- Luigi Avallone della pasticceria Avallone di Quarto (NA)
- Ciro Cascone, primo pasticcere di Pane, Amore e Sapori di Angri (SA).
- Antonio Manfredonia, pasticcere di Matinée Cafè di Bologna
A giudicare i dolci di San Gennaro, lunedì 6 settembre sulla terrazza dell’Hotel Mediterraneo di Napoli, tre super esperti.
Sal De Riso, presidente dell’Ampi (Accademia Maestri Pasticceri Italiani)
Luigi Biasetto, Relais Dessert
Antimo Caputo, mugnaio dell’omonimo mulino di Napoli e ideatore dell’iniziativa.
“Il nostro Pastry contest pensato per colmare un “gap gastronomico” che registrava da 1700 anni l’assenza di un dolce dedicato a San Gennaro, è diventato uno degli appuntamenti più popolari di settembre, nell’ambito dei festeggiamenti dedicati al Santo.”, spiega Antimo Caputo. “L’evento ha avuto una ricaduta molto positiva sulla creatività dei pasticceri campani: oggi quasi tutti i maestri pasticceri si pregiano di proporre una propria versione del “dolce gennarino”.
Che per vincere deve essere “trasportabile” in modo da portare i dolci di San Gennaro ovunque.