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27 Novembre 2015 Aggiornato il 31 Marzo 2019 alle ore 12:35

Natale 2015. Pioggia di stelle Michelin e di farina Oro sui dolci dedicati a Carolina Bonaparte

“I dolci delle feste dei grandi interpreti, tra tradizione e innovazione: omaggio alla Francia di Carolina Bonaparte” è questo il tema scelto per la
Natale 2015. Pioggia di stelle Michelin e di farina Oro sui dolci dedicati a Carolina Bonaparte

dolci di Natale

“I dolci delle feste dei grandi interpreti, tra tradizione e innovazione: omaggio alla Francia di Carolina Bonaparte” è questo il tema scelto per la quarta edizione dell’evento natalizio che si svolge il 1 dicembre all’hotel Romeo a Napoli.

Dolci di Natale

Saranno presentati dolci della tradizione siciliana, toscana e campana accanto a qualche nuovo nato, ispirato agli stilemi neoclassici introdotti a Napoli dalla sorella di Napoleone Bonaparte, durante il regno di Gioacchino Murat.

I pasticceri che hanno risposto all’invito sono Sal De Riso, il toscano Paolo Sacchetti, Alfonso Pepe, il palermitano Santi Palazzolo e Salvatore Varriale, Sabatino Sirica, presidente onorario dell’Associazione Pasticceri Napoletani, Stella Ricci, Galileo Reposo, Antonino Maresca e Aniello Di Caprio della scuola di formazione Dolce&Salato di Maddaloni.

E ci saranno anche gli chef.

Innanzitutto il padrone di casa Salvatore Bianco, Executive Chef de “Il Comandante”, il ristorante stella Michelin del Romeo hotel.
Ad accompagnarlo ci saranno Gennaro Esposito, due stelle Michelin alla “Torre del Saracino” di Vico Equense; lo chef del ristorante “Indaco”, Pasquale Palamaro, stella Michelin al Regina Isabella di Lacco Ameno (Ischia); Giuseppe Stanzione stella Michelin al ristorante “Le Trabe” della Tenuta Capodifiume di Capaccio Paestum e, ancora da Vico Equense, Vincenzo Guarino, chef del ristorante stella Michelin “L’Accanto”.

Protagonista di tutte le realizzazioni dei maestri pasticceri e degli chef stellati, la farina Oro del nostro sponsor Molino Caputo.

“Questa manifestazione, anno dopo anno, ci offre nuovi input legati alla creatività e alla professionalità dei nostri ospiti. Si tratta di un’ottima occasione di scambio di saperi e tradizioni tra tecnici e artigiani. Il confronto è alla base di quel costante miglioramento che tutti noi perseguiamo sempre nel nostro lavoro e che auspichiamo per l’intera filiera produttiva dell’arte bianca, e non solo”, conclude Antimo Caputo, mugnaio e AD del Molino Caputo.

[Immagini: Stefano Renna, iPhone Vincenzo Pagano]

 

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