Don Geppi, una nuova stella splende in costiera sorrentina
Al Majestic Palace di Sant’Agnello si respira un’aria d’altri tempi. L’edificio degli anni ’60 conserva gli interni e gli arredi del tempo. Un tuffo nel passato con i suoi saloni cozy, le sedie da giardino restaurate, i pavimenti di marmo che brillano.
Un inaspettato giardino nel mezzo del centro abitato con la piscina che fa da corte e alle spalle un appezzamento di terreno ancora più ampio dove è stato messo a dimora l’orto che in questo periodo regala meravigliosi pomodori cuore di bue.
L’albergo accoglie gli ospiti anche con due ristoranti. Il Don Geppi è il fiore all’occhiello dell’offerta gastronomica messa a punto da Giulia Rossano, architetto – e si spiega la puntigliosa consapevolezza della ristrutturazione degli spazi, e Lucio D’Orsi, maître e sommelier.
Ai fornelli c’è Mario Affinita che si rivela granitica certezza di una cucina di tradizione che guarda al gusto contemporaneo con intelligenza.
Lo avete capito subito. Al Don Geppi starete benissimo per questo raffinato blend di atmosfera, servizio, proposte e finanche scelte di art de la table che mettono in scena una squisita composizione. La dolce vita in costiera sorrentina, insomma.
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La sorseggiate discreta a bordo piscina che farà felice la voglia di freschezza anche fuori dall’acqua. La gustate a fondo in una sala ovattata e aperta al giardino con discrezione.
Se avete voglia di mettere insieme il capitolo elegante-informale e vintage qui avete il manuale di esecuzione.
E cosa si mangia alla tavola di Mario Affinita?
Innanzitutto un pane buono con una selezione di burro naturale, al sale e al limone di Jean-Yves Bordier da centellinare per evitare di chiudere anzitempo il pasto.
Vi arriva dopo il provocatorio Finto pomodoro che la visione dei cuore di bue accende di aspettative. Una tartare di manzo fassona al limone con alici e crumble di cacao non le tradisce, anzi.
Costiera e carne? Ti legge nel pensiero Affinita che manda in tavola le Alici fritte ripiene di provola con insalata di alghe e maionese al wasabi. Da riempirci un cuoppo e portarselo in spiaggia per provare e riprovare la millimetrica frittura in un classico di queste parti.
La parola divertimento è quella che dovrebbe costantemente dominare una tavola. Si va al melting pot dei ricordi e delle sensazioni con la Brioche croccante alla genovese dolce di cipollotto.
Alta cucina come arte o artigianato? Propendo per la seconda che tende a una serializzazione verso l’alto anche in questa versione dripping di un comfort food come Seppie e piselli con la verdura di pane e un’esplosione di sapori da raccogliere a cucchiaiate.
Melanzana perlina o polpetta? Lascio a voi l’esegesi mentre vi assicuro sulla bontà del matrimonio con provola e kefir di bufala.
Abbiamo giocato e continuiamo a farlo con i Tortelli al merluzzo dentro e fuori.
Vado in visibilio estetico per le Candele Gerardo di Nola al ragù partenopeo e croccante di lardo. Wow, dirette ti stendono. Meriterebbero la vittoria per ko alla prima forchettata su tutti quelli che si siedono con l’intento di scoprire magagne in un ristorante se non fosse per quel filino di cottura in più (ma io sono della schiera del non è mai troppo al dente).
Sogliola? Sì, se è questo sandwich alla mugnaia con zucchine belle sferzanti grazie all’aceto di champagne.
Il percorso si siede un attimo sulla Guancia di vitello con crema di fagioli cannellini e cicorietta stufata ben eseguita ma che non può confrontarsi con i fuochi pirotecnici precedenti.
E con quelli che seguono con il Pane, burro e marmellata, un soffiato con burro alla vaniglia e marmellata di arance amara che funge da pre dessert.
Ripiombiamo nel vintage con un Fior di fragola che ha un cuore di fragola. Ottimo dessert.
Chiudiamo con una scenografica piccola pasticceria in cui spiccano i macaron croccanti di riso allo zafferano
Che diresti Vincenzo ai lettori di Scatti di Gusto?
E che vuoi che dica Guido (Ferraro)? Accendete la scelta del Don Geppi come prossima tappa di un vostro percorso gastronomico in costiera sorrentina.
Da queste parti avete già un altro “saranno famosi” e un famoso pronto a diventare più famoso.
Al massimo, aggiungete una camera perché si beve anche bene e un light lunch a bordo piscina dovrebbe soddisfarvi ulteriormente. Un’unica calda raccomandazione: prenotate perché il Don Geppi ha meno tavoli di quanto possiate pensare.
Prezzi: il menu degustazione base della Tradizione costa 55 €. Quello con sette portate a scelta dello chef, 90 €.
Don Geppi. Corso Marion Crawford, 28. Sant’Agnello (Napoli). Tel. +39 081.8072050 +39 081.8072050